Archivio AmilcaCrieprianei llceronacdhee1l 888 Glacchè l'attenzione pubblica è ancora una v.olta ridestata dal nome di quest'uomo in fama per la ferrea tempra del suo carattere e per le disastrose vicende della ~ua vita e giacchè, d'altra parte, molti dei nostri lett.ori di lui sanno appena quel poco che si riferisce alla sua detenzione nell'ergastolo di Portolongone non sarà loro discaro, crediamo, l'avere oggi un profilo biografico. Amilcare Cipriani era un operaio imballatore, di idee radicalissime, anzi comunardo. In relazione con Garibaldi e con Mazzini, militò nella guerra del 1859; sergente nel 47.o reggimento, disertò da Tortona per raggiungere Garibaldi. Si distinse nella guerra delle Due Sicilie; • incorporato nel predetto reggimento nel 1862 disertò di nuovo alla testa dl 35 sergenti, suoi compagni, e raggiunse Garibaldi al bosco della Ficuzza. Fu ad Aspromonte. Stette per alcun tempo fuggiasco sul monte di Gibilrosa, poi imbarcatosi a Palermo sopra un brigantino greco, sbarcò in Atene al momento della fuga di re Ott.one: prese parte alla rivoluzione ellenica, fu esiliato dal governo di re Giorgio, rper la qual cosa si ricoverò in Egltt.o, ove fu impiegato della banca Ed. Dervienoh e C. La sera del 12 •settembre 1867 trovandosi in Alessandria d'Egitto, si vide immischiato in una rissa e riportò tre ferite; ma la mattina seguente furono trovati morti sulla strada un tal Santini e due kafi,r, guardie ausiliarie della polizia di Alessandria, un misto di basci-bouzuk di albanesi, di serbi, di montenegrini, di rumeni ed altri. L'indomani della rissa, Cipriani abbandonò Alessandria d'Egitto. Nel 1870 prese parte ai fatti della Comune di Francia. Un di nel gennaio del 1881, il comunardo venne in !talla per abbracciare il padre morente, ed a Rimini fu arrestato sotto l'accusa di cospirazione, e rimandato poi alle Assise per rispondere dopo 14 anni della uccisione commessa per legittima difesa, çontro un tradimento ordito a suo danno. Venne fatto il processo; un processo in cui non si trovano che testimoni d'accusa; Amilcare Cipriani quelli in sua difesa o non furono citati affatto o non lo furono in tempo. Militava a favore dell'accusato la prescrizione, essendo trascorso dall'epoca del fatto a quella del processo un certo numero di anni, per cui non si poteva procedere contro di lui. Ma i giurati - per biechi rancori politici - lo condannarono. La difesa Cipriani ricorse in Cassazione ed anche questa - grazie a certi cambiamenti di giudicanti - confermò la sentenza. Cipriani diventò un numero, diventò galeotto di Porto Longone. E fu allora appunto che, in Romagna specialmente, cominciò l'agitazione per lui. UN PROCESSO L'incidente Cipriani continua a interessare vivamente i crocchi politici. Ci si domanda: come mai è possibile che il Governo ignorasse la vera situazione di Cipriani tanto da ordinarne il rilascio in libertà, mentre tale rilascio è legalmente impossibile? Alcuni credono che il Governo reputasse la condanna peJ reato di diserzione sanata dall'amnistia del 1868. Ma si doveva però sapere che quando l'amnistia venne conCONTROCORRENTE - Boston, Spring 1966
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