Controcorrente - anno XXII - n. 49 - primavera 1966

dato che la maggior parte di questi compagni e i componenti delle loro famiglie, era occupata durante la stagione balneare in lavori strettamente connessi alla stagione stessa, fecero presente al compagno Simoncelli, che nell'anno prossimo, anzichè ospitare direttamente i bambini nella loro casa, avrebbero versato un contributo volontario in danaro affinchè venissero ospitati presso persone libere dai lavori stagionali. Fu così che la compagna Wiera Simoncelli, per non alloggiare i figli dei nostri compagni in una delle tante colonie assistenziali, generalmente dirette da preti e suore (visto che non era facile trovare famiglie disposte ad assisterli), pensò di istituire una colonia anarchica e lanciò il progetto in una riunione della F.A.R. tenutasi ~ Faenza nel settembre 1949. I compagni presenti furono entusiasti della proposta; la Simoncelli scrisse a vari compagni e compagne invitando gli uni e le altre a far parte del Comitato iniziatore, e tra gli aderenti vi fu anche la sottoscritta. Dopo a qualche tempo si tenne un Convegno a Cesenatico, ove nacque il comitato composto, oltre dalla stessa Simoncelli, da altri compagni e compagne. Tutti c'impegnammo di versare L. 5.000,- (cinquemila) cadauno e fu lanciato un appello a tutti i compagni illustrante la finalità della Colonia stessa. Da ogni parte giunsero sottoscrizioni e raggiunta una certa somma il compagno Simoncelli entrò in trattative col Comune per l'acquisto del terreno, versando una caparra di L. 50.000,- (cinquantamila). In seguito il compagno Turroni, suggerì alla Wiera d'interessare della faccenda anche la compagna Giovanna, che date le sue conoscenze, poteva essere d'aiuto per portare a buon fine l'iniziativa, tanto più che !'"Adunata dei Refrattari", a quei tempi, non si era dimostrata punto entusiasta della nostra iniziativa. L'anno dopo si tenne a Cesenatico una nuova riunione per decidere sotto a quale titolo intestare il terreno, trattare e progettare la costruzione dell'edificio, in breve esaminare per bene ogni dettaglio per poi non incorrere in errori, i quali in un secondo tempo sarebbero riusciti dannosi aìla Colonia stessa. Da notare che di già si era raccolta la somma di circa un milione, somma che era di già sufficiente per l'injzio dei lavori ed eravamo certi. che in breve tempo avremmo raggiunta la cifra necessaria per ultimarla. Alla riunione sopra citata; partecipò pure la Giovanna e Zaccaria, oltre la Bibbi ed altri compagni non romagnoli, che non vennero da noi invitati nè sapemmo chi fu l'invitante. Fu in quella riunione che io Zaccaria pose a disposizione un terreno di mq. 15.000, con casa e frutteto in quel di Sorrento ed ivi dar vita alla Colonia. Noi romagnoli non fummo molto entusiasti della proposta, ma poichè i presenti da noi non invitati, accolsero entusiasticamente l'offerta e di fronte alla possibilità di far funzionare subito la Colonia, :finimmo col convenirne ed accettare la ,proposta. La Wiera Simoncelli inviò a Sorrento i mobili che il compagno Cialdai aveva costruito a suo totale carico e che dovevano servire per la Colonia in quel di Cesenatico. Inoltre venne inviato tutto il materiale, prodotti di ogni sorta giuntici dall'Italia e dall'estero e la somma occorrente per la gestione nel primo anno di vita della Colonia. La Cassa restò per qualche tempo nelle mani della Wiera, :finchè, visto che le cose non andavano, dal nostro punto di vista, come desideravamo, consegnammo anche il danaro. Questa in succinto la storia della nascita e sviluppo della Colonia, che fu principalmente opera della compagna Wiera Simoncelli e dei compagni romagnoli. A solo titolo di documentazione, mi limito riportare qualche brano relativo alla Colonia, apparso su nostri giornali. Da "Il Libertario" del 21-4-951 No. 7: "La Colonia N.L.B., in conforznità delle decisioni prese nel convegno di Cesenatico del 4-9-950 sta mettendosi in marcia ... Da "Il Seme Anarchico" Luglio-Agosto 1958 No. 7 e 8: "Caro compagno, un gruppo di compagni che ha contribuito efficacemente alla creazione della Colonia M.L.B. fin dal 1950 a Cesenatico, ai quali si sono aggiunti, in sette anni di vita della Oolonia stessa, altri collaboratori, non potendo più continuare la sua opera nella sede di Sorrento, ha deciso rimanere unito, di considerarsi ancora gruppo Colonia M.L.B. e di cercare tutti i mezzi per riprendere altrove il proprio lavoro". I CINQUE MILIONI di lire mccolte in sette anni di vita della Colonia sono frutto di contribuzioni volontarie... firmati: G.Berneri, M. Bibbi, G. Borghi, D'Alessandro, 16 CONTROCORRENTE - Boston, Spring 1966

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