Controcorrente - anno XXII - n. 48 - inverno 1966

ma lo faceva con viva eloquenza e sentimento. Curiosa, fra l'altro, In questo articolo era l'ammissione del Turati che " nell'Incoscienza delle classi godenti e paurose, gli anarchici compiono pure questa utile funzione di rendere possibili, accettabili, quasi non sgraditi al borghesi i socialisti cosidetti legalitari". Una specie di babau, di paura del peggio, per far Ingoiare li socialismo alla borghesia! All' articolo segui una breve polemica Interna, fra socialisti, In cui intervenne anche Osvaldo Gnocch1-Vlanl, Il quale vedeva nell'anarchismo una specie di paracadute, per li proletariato uscente dalla superstizione cattolica, contro la delinquenza comune, ed anéhe una forma di ponte di passaggio per arrivare al socialismo scientifico! Avrebbero pensato le repressioni governative, poi, a eccitare le riflessioni col loro salutare timore, 'ed "a spremere dagli anarchici del nuovi socialisti non anarchici"!!! Filippo Turati In una lunga nota confutava questi concetti dello GnocchlVianl. " Anarchismo e delinquenza - egli affermava (n. 8 del 31 maggio 1891) - trovansl al poli opposti, come l'altruismo è agli antipodi dell'egoismo. Questa semplice riflessione misura tutta l'Infamia del procedimento di quel ministri e pubblici ministeri e giudici ossequenti che, artatamente e per mera vlgllaccheria non si peritano di equiparare gli anarchici a malfattori associati ... Moralmente e socialmente quindi l'anarchismo sta allo stesso livello del socialismo. Sono due correnti che con forze impari, ma non pari nobiltà di Intendimenti si disputano l'avvenire. S'Intende che parllamo delle medie tendenze del partiti, non del vizi o delle virtù speciali a dati Individui ... . • . lJa lotta fra socialismo ed anarchismo è tutta Intellettuale, come fu quella fra positivismo ed Idealismo, fra scienza e religione. Il più forte in queste battaglie vince, alla lunga, Il più debole, ma non è detto che anche li vinto non abbia dato alla causa del progresso il suo poderoso colpo di spalla". In una postilla alla stessa polemica Il Turati vedeva negli anarchici " del socialisti, o almeno rivoluzionari, che si distinguono per un metodo speciale, che pongon fiducia più degli altri socialisti nelle ribellioni Isolate o Immature, nel mutamenti repentini, e considerano come lento, perlcoso, deviatore, Il metodo di propaganda temperata, di conquiste graduali, di organizzazione operala, di lotta di classe anche pel potere politico, ecc.". Quanto vi sfa di Inesatto e manchevole o di esatto In questa specie di definizione, oggi, a trentatrè anni di distanza tutti lo sanno. Pure può essere Interessante, cosi com'è, a ricordarsene. Vale la ,pena di ricordare, anche, Il linguaggio della Critica Sociale a proposito delle esplosioni di dinamite per opera di Ravachol in Francia nel 1892 (Vedi C. S. n. 9 del primo maggio 1892). In un articolo dal titolo "Le esplosioni" e firmato La Critica Sociale, questa ricorda gli antecedenti consimili del rivoluzionari borghesi; dice che, a causa del fisco, non può esprimere chiaro e preciso il pensier suo; ma spiega Il fenomeno come una conseguenza della situazione. "Noi non siamo dei loro - dichiarava, riferendosi a Ravachol e compagni, - non slamo con loro; non abbiamo fiducia in quel metodo e seguiamo altra strada ... Ma neppure cl schieriamo con chi trincia giudizi feroci e lancia la facile e ingenerosa esecrazione su di essi. Crediamo più savio e più onesto lo spiegamento del vituperare. Anche quei socialisti che si uniscono oggi, più o meno espllcltamente, al coro delle indignazioni, faranno forse cosa che potrà parere opportuna, ma son fuori del pensiero scientifico e della ragione. Fra le forze scatenate del periodi rivoluzionari v'è differenza di modi e di valore, ma vi è, malgrado tutto, una fatale convergenza ftnale. Lasciamo le reazioni spietate al governi ed al loro valletti; lasciamo gli anatemi al pusilli e alle coscienze torbide: son cose degne di loro ... "Noi non abbiamo bisogno nè di distinguerci nè di confonderci con chi, lo ripetiamo, tiene altro cammino dal nostro ... Ma il fiume che si avanza solenne e maestoso, irrigando la pianura, rispettando gli argini, e che un giorno avrà anch'esso le sue piene irruenti e fecondatrici, non deve insultare stoltamente Il ruscelletto alpestre, che spumeggia frangendosl chiassoso nelle pietre e sradicando gli arbusti delle rive. Entrambi nacquero dalla gran vaporazione della terra madre e una legge inflessibile li trae: l'uno e l'altro metteranno al mare". Parole davvero noblll di avversari leali e sereni! * * * Anche a costo di diventare troppo lungo, desidero annotare qualche altra cosa che più specialmente può interessarci dal punto di vista anarchico, sia pure indirettamente. Nel n. 11 del 31 luglio 1891 sotto Il titolo " Anarchismo dottrinale borghese " venne riprodotta una lunga lettera di un liberale e liberista borghese, li prof. A. J. De Johannls, allora direttore dell'Economista di Firenze, Il quale in polemica con !'on. Colaiannl giungeva qu·asl a fare una professione di anarchismo. Dopo essersi dichiarato positivista e darvlnlano e non avversarlo del socialismo ma solo dissenziente su alcuni lati del suo programma, egli dichiarava di accettare ed ammettere ogni progresso, quando però sia frutto di una maggiore libertà, unica garanzia di progresso vero. " Anche economicamente - affermava il De Johannls - nessun assetto sociale può essere migliore di quello della libertà. Perchè non ho nessuna fiducia nella capacità ed onestà dello Stato. . • Il governo che senza convinzioni, senza scienza, senza concetti, si dichiara tenero delle classi lavoratrici, e manda i soldati a mietere, a fare il pane, a condurre le gondole nel casi di sciopero, è un governo che ml fa paura ... Sia aristocratico, sia teocratico, sia militare, CONTROCORRENTE - Boston, Winter 1966 29

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