Controcorrente - anno XXII - n. 48 - inverno 1966

detto per il mese di novembre, anche perchè era in programma un'interessante conferenza di una personalità del campo accademico, quindi di alta coltura e di vasta dottrina: il professor Massimo Salvadori che insegna allo Smith College del Massachusetts e proviene dall'Università di Roma e di Ginevra. "Il suo tema era Benito Mussolini e il fascismo ... Le impressioni riportate dal numeroso pubblico che era presente alla conferenza sono state delle più felici perchè il professore Salvadori ha saputo trattare il suo argomento con quella scrupolosità obiettiva che non può se non provenire da un lungo e sincero travaglio intellettuale e psicologico, ed ha saputo proiettare quella giusta luce che proviene dalla fonte più genuina della coscienza di studioso. "Il pubblico ha apprezzato il trattamento che il professor Salvadori ha fallo dell'argomento da lui scelto e lo ha dimostrato plaudendolo senza riserve di sorta perchè il Dr. Salvadori non ha voluto trarre occasione per suscitare contrasti di sentimenti nel pubblico ma ha voluto illuminare un periodo storico dell'Italia e l'opera di un uomo che può essere con traverso quanto si voglia ma che è il immerso nel cammino dell'Italia nostra come personaggio e come movimento che vanno trattati con serietà da quanti non son avulsi dal riconoscere le cause e gli effetti dei fenomeni e dei movimenti storici. "E questa è cosa che non può che far piacere a prescindere dalla maniera personale Pagine ritrovate di pensare sotto il profilo della coscienza individuale .... " Vomito continua a fare uso di un'altra incessante scarica di parole che hanno la virtù di incretinire chi legge. Quello che è evidente è che questo paranoico vuol far credere che il prof. Salvadori, la sera del 12 Novembre, ha fatto una concione fascista, tanto da soddisfare e mandare in solluchero i cafoni fascisti presenti. Questo non possiamo crederlo! Insorgiamo contro questo oleoso mollusco che scoccia la gente con la sua prosa da Dulcamara da fiera. Conoscendo il prof. Salvadori siamo convinti che egli non ha potuto dire una sola parola di approvazione e di solidarietà sul morto ammazzato di Predappio e sul fascismo. Far credere il contrario, significa voler co'mmellere un falso con deliberata impudenza. Caro direttore, favorisci pubblicare questa mia lettera nel prossimo numero. Grazie e saluti. La l'edella Cambridge, Mass., 25 novembre 1965 POSTILLA Pubblichiamo vole,,tieri la lettera de "LA VEDETTA". Non aggiungiamo nulla di nostro. Noi non possiamo parlare in ,wme del Prof. Massim,o Salvacwri. Egli non ha bisogno di avvocati difensori. Se egli crederà necessario fare Mlle dichiarazioni "CON:I'ROCORRENTE" sarà be,i lieta di c,prirgli le sue colonne per mettere a posto le cose. ROVISTANDO TRAVECCHIGIORNAL Sono stato sempre dell'opinione di Kropolkin, che una delle letture più Interessanti sia quella delle collezioni di vecchi giornali, 'non tanto de' quotidiani quanto de' periodici settimanali, quindicinali e mensili. Nel quotidiani, salvo rare eccezioni, non si trova che cronaca, molte bugie e, In quanto al problemi serii, delle trattazioni affrettate, superficiali, incomplete, spesso riferimenti di seconda mano e non di rado piene zeppe di errori e falsificazioni. I periodici e le riviste permettono invece un lavoro più calmo ed ordinato e quindi più serio. Ciò vale specialmente per le pubblicazioni di coltura, di scienza, di letteratura; un po' meno per quelle di politica. Ma lo che sono prevalentemente "animale politico" è di queste ultime che sono più ghiotto. E quando - come in questo momento - sento bisogno di riposare un poco lo spirito e astrarre da una attualità troppa opprimente e penosa, mi tuffo tra le vecchie carte, tra i fogli ingialliti, macchiati e rotti dal tempo; e là in mezzo faccio una specie di bagno ideale, da cui esco riconfortato e più ottimista di prima, - sia che I vecchi entusiasmi mi comunichino un po' della loro febbre salutare, sia che la costatazione del vecchi errori e delle situazioni peggiori di un tempo mi diano la confortevole impressione, che, malgrado tutto, Il mondo cammina e le Idee che ml 26 CONTROCORRENTE - Boston, Winter 1966

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