Socialismo Fin dall'"Equilibrio degli Egoismi" io posi il dito sulla piaga: chi ha un impiego nel socialismo e percepisce uno stipendio ha in saccoccia tanto di socialismo quanto è lo stipendio che percepisce. Ho spiegato più ampiamente nell'ultimo di "Venti anni dopo• ohe cosa intendevo dire. li socialismo degenera nell'organizzazione. Dividendo i credenti in organizzatori e organizzati, in mantenitori e mantenuti, rifà nel socialismo quel che fecero I preti nel cristianesimo degli Esseni al conciglio di Nicea. •Lo rifà nel partito prima di rifar lo stato, identico e anzi forse peggiore dello stato borghese, se può impadronirsi dello stato, come accadde in Russia. "Tutto il potere ai Soviets" disse Lenin. Ma lo concentrò - il potere - nel soviet supremo e si impadronì lui del Soviet supremo. !Noi vogliamo il socialismo per difendere il prodotto del nostro lavoro, non per mantenere dei vagabondi. Noi vogliamo il socialismo per demolire lo stato non per costruire un altro stato cambiando uomini e nomi di !unzioni, ma lasciando intatta l'inpalcatura di autorità e di sfruttamento. Anzi peggiorandola. Di molto. I commissari del popolo a Mosca hanno le loro mantenute piene di brillanti nel Bosco d'argento. E nel quartiere del Bosco d'argento non può entrare il popolo. vifendono l'ingresso soldati con la baionetta inastata. In un secolo lo czarismo impiccò per reati politici 129 uomini. Lo chiamavano il regime più nefando d'Europa "la santa Russia degli impiccatori". Lenin e Stalin, per affogare ogni tentativo di ribellione al loro Zarismo, hanno forse assassinato venti milioni di uomini. Mai nessun tradimento all'idea fu più ignominioso. E Il comunismo italiano e il suo servo sciocco il PSI si prestano a far da quinta colonna all'esportazione russa della schiavitù integrale e all'ultima invasione barbarica. Io ho il diritto e 11 dovere di fare qualcosa. Ma posso farlo solo se qualcuno mi segue. Noi dobbiamo liberare Il socialismo, rifarlo, rigenerarlo. Stiamo formando una Alleanza di uomini liberi. Vogliamo conoscerci tra noi, stare da un lato contro la probabilitài del dolfussismo, dall'altro contro la probabilità di uno czarismo rosso. Non vogliamo nè tessere, nè segreterie, nè impiegati, nè autorità, nè gerarchie. Yogliamo Che il socialismo ritorni ad essere quello che era ai tempi di Bakunin e di Andrea Costa. (Milano 12-6-948) Pitigrilli Si è messo in una posizione falsa credendo di fare una speculazione, tradendo la sua razza e la sua religione. Fra l'altro è bigamo e vorrebbe continuare ad essere bigamo e cattolico. E a farsi appoggiare dai preti come prima tentò di farsi appoggiare dai fascisti. Vuol stare con tutti i trionfatori dell'ora che non lo vogliono mentre io combatto tutti i trionfatori• dell'ora con gravi sacrifici miei. Oue posizioni completamente diverse. Ma lui. .. si diverte pure a fare capriole. Io ho cinquant'anni di spina dorsale rigida. (Milano 20-3 1949.) Educazione politica Qui se si radunano trecento persone, dugentonovantanove sono disoccupati che cercano un impiego qualunque da un ideale qualunque. Entrano, guardano obliquo, annusano se c'è quattrini; se si illudono che ce ne siano spifferano una lunga chiacchierata inconcludente per dar prova della loro idoneità oratoria, se s'accorgono che non ce n'è spariscono per riservarsi ad un altro partito. La miseria ci ha reso miserabili. L'Italia si cristalllzza in due grandi campi, i quali non sono nemmeno essi sinceri perchè mascherano la totalità fascista di ieri: clericali che venderebbero Gesù per meno di trentatrè danari e comunisti che tradiscono scientemente o incoriscien temente il comunismo auspicando a l'Italia una oppressione cosacca che è schiavitù orientale e sfruttamento a sangue peggiore dello sfruttamento capitalista. In fondo sono i fascisti di ieri mascherati da preti o da stalinisti. Quelli che non si sono mascherati, per paura e per stare con chi comanda o con chi sperano possono comandare domani, urlano ancora nelle dimostrazioni fasciste di Roma e applaudono a Graziani. Il giornalismo è tutto fascista o russo la magistratura è 'ancora tutta fascista, la scuola tutta fascista, la letteratura tutta fascista; fa esercitazioni stilistiche nel vuoto e inventa ismi non potendo inventare nè la dignità, nè il carattere. Non c'è nulla da fare, c'è soltanto da sperare che queste due maree di malafede, ignoranza e ferocia passino e che lo stallone che ci ha sempre aiutato, nonostante tutte le nostre fesserie o codardie, ci aiuti ancora una volta. (Milano 7-11-948.) Giovanni Ansaldo La nomina di Giovanni Ansaldo a direttore del "Mattino" di Napoli può influire ben poco sull'indirizzo del giornale. Giovanni Ansaldo legherà l'asino come vuo'.e il padrone e non farà nulla di diverso di colui che lo precedeva nel posto. Ha anzi precedenti socialisti e io lo ricordo perchè ai miei tempi era a Genova tirapiedi di Canepa. Dopo, naturalmente, per vivere fu felicissimo di diventare il tirapiedi di Ciano, ma credo che domani. dietro congruo stipendio, diventerebbe anche il tirapiedi di Togliatti. · E' insomma un ·italiano del Novecento. (Milano 7-3-950.) 26 CONTROCORRENTE - Boston, Aut1iml.n 1965
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