1945 al Congresso di Carrara: oppos1Z1one a qualsiasi tentativo di ricostituzione dell'U .S.I. Ma se fin qul l'opposizione della F.A.I. all'U.S.I. si è manifestata con il sabotaggio ed Il boicotteggio, con l'iniziativa attuale di Carrara si entra In pieno nella farsa. Per quei compagni ohe desiderassero informazioni su ciò che in queste ultime settimane è avvenuto a Carrara con il pomposo annuncio di una ricostituzione dell'U.S.I. possono rivolgersi alla Fed. Anarchica di Massa-Carrara presso il gruppo Pietro Gori - Via Canal del Rio No. 8 - Carrara, dove da anni ha sede ed ha sempre funzionato l'U.S.I. di Massa•Carrara. E se poi i compagni degli altri paesi vogliono sapere FINESTRA APERTA EPITAFFIO PER LA GAZZETTA Notiamo la morte della "Gazzetta" di Boston quale giornale in lingua italiana. La scomparsa non suscita grande rimpianto perchè il decesso era stato previsto da molto tempo. Nei suol ultimi mesi la cosiddetta sezione italiana era una cosa molto povera. Addirittura pietosa. Anzi, faceva vergogna. Quattro notiziole cavate con le forbici da bollettini pervenuti dall'Italia. Nessuna notizia di cronaca locale, nemmeno il commento più sbiadito. Un cumolo di fieno. Peggiore delle sforbiciate dell'altro anemico giornaletto eh'~ compilato sfacciatamente del suo borioso direttore tartassando le pagine del "Corriere della Sera", "Oggi" e altre pubblicazioni italiane. Maniera comodissima e non costosa per buttare fuori un giornale che serve semplicemente per far tirare avanti Il padrone e alimentare la sua vanità. La colonia può farne a meno. Infatti, ne fa a meno. Che nell'uno o nell'altro giornale manchi la cronaca coloniale, non ce ne dispiace affatto perchè la cronaca si riduce a resoconti di banchetti e qualche ricevimento In cui i cafoni e le pacchiane arricchite fanno mostra dei loro grugni, ed il Console sorride con grande Indulgenza. La colpa non è sua se la botte dà il vino che ha. La "Gazzetta" del defunto Jlmmy Donnaruma, col quale spesso lncvociammo le armi, è ora un meschino organo di politicanti locali, specialmente gli irlandesi. VI si leggono brevi o lunghe colonne di banale "gosslp" da comari chiacchierone. E qualche velata minaccia. Se I lettori di quel monoton:> gazzettino del basso politicantume dovessechi sono gl'inizlatori di detta farsa sindacale, basta sapere che uno dei principali fondatori di detta iniziativa è un'impresa padronale che sfrutta diecine di operai cavatori del marmo. Rlsum teneatls, amici! E cosi dopo aver impedito, quando le condizioni erano propizie per la resurrezione di un forte movimento sindacale a sfondo rivoluzionarlo e libertario, oggi, quando i buoi sono fuggiti, ecco che si presentano I vaccari per chiudere le porte. Ma quel che è peggio, con uno sfondo farsesco: l'U.S.I. sotto l'usbergo dei padroni e degl'impresari di cave di marmo. ILARIO MARGARITA Torino, 25 Luglio 1965 ro dipendere dalle sue informazioni o commenti, non conoscerebbero nemmeno il nome del Presidente nè l'esistenza della guerra nel Vietnam, o tra India e Pakistan. Se non altro il fogliettuncolo di un altr:> vicoletto, ruba quelle notizie dai giornali d'Italia--eosl ci ha detto Pasquale, quello con la "bancarella" in Hanover Street. Confessiamo di non leggere quel settimanale. Anni fa Il redattore di quel tempo sudò quattro camlcioni per dirci che la "Gazzetta" in italiano sarebbe risorta. Nessun epitaffio, disse quell'ottimista. Invece l'epitaffio è stato scolpito dal "publisher" che cl tiene di esser chiamato ... "big man"! • • • • La scomparsa è avvenuta senza nemmeno dire tre parole di commiato ai vecchi lettori. Del resto, chi le avrebbe scritte quelle parole? Non il direttore publi8her, Il quale non sa scrivere tre parole In italiano. Il redattore? Ma un redattore non esisteva più da mesi! Adesso i sedicenti giornali italiani di Boston, e forse anche in qualche altra città, sono compilati senza redattori, bastano le forbici, ed una bottiglia di colla, più una grande dose di sf<acciataggine. Almeno cinquant'anni fa un "direttore" Incapace di scrivere, impiegava qualche spretato o un ex furiore o ex frenatore. Ed anche qualche autodidatta che finiva con lo scrivere meglio dei presunti dottori e professori di dubbia scartoffia. Oggi si vuole essere direttori con_lo scopo precipuo di raccattare un po' di pezze. E darsi dell'importanza, senza accorgersi che le persone Intelligenti ridono. Osservatore CONTROCORRENTE - Boston, Autumn 1965 19
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