politico, cioè nella sempliée propaganda· e pratica antielettorale. Un rivoluzionarismo permanente con tutti i possibili rischi e patemi d'animo è assurdo psicologicamente prima che storicamente. D'altro canto, è ancora psicologicamente spiegabile come, non rivolgendo verso l'esterno il loro bisogno costituzionale di rivolta, gli anarchici "correnti" lo rivolgano verso l'interno, cioè contro la propria compagine, dando luogo a quel "frazionarismo" che oggi, purtroppo, è la caratteristica prominente di ciò che rimane del glorioso anarchismo. E' pietoso constatare come gli anarchici non trovino di meglio che accanirsi ,gli uni contro gli altri. .. Ma questo ha anche altre cause che ora vedremo. Per meglio comprendere l'assurdità della possibile tattica dell'astensionismo governativo (non mai politico) elevata a principio, cioè ad atteggiamento pel'Illanente, occorre considerare i tre momenti storici del "fatto rivoluzionario": a) Prima della rivoluzione. Gli anarchici cercano di indurre gli uomini del potere a tenere sempre più conto dei bisogni del popolo, con gesti di protesta, con manifestazioni pubbliche, con denunce attraverso la stampa, con scioperi, e similmente. Inoltre, nell'ambito del loro movimento vige la legge del condizionamento generale, che si manifesta anche con forme di autorità, di soggezione e perfino di ostracismo per gli ... eretici. b) Durante la rivoluz·ione. Gli anarchici assumono un potere che nessuno ha loro conferito: il potere che è la foria della rivoluzione stessa, che, in caso di successo, diventa potere dittatoriale. c) Dopo la rivoltizione. Se non vogliono buttare a mare le eventuali conquiste rivoluzionarie, gli anarchici sono costretti a "custodirsele rivoluzionariamente", cioè col potere della forza, ovvero "dittatorialmente". Ovvero: non devono mollare il ... potere che si son preso non dalle mani del popolo (democraticamente), ma in nome del. .. diritto naturale. Nella più ... anarchica delle ipotesi, essi allargano la partecipazione popolare al potere amministrativo-protettivo della comunità progressivamente fino a instaurare una forma di democrazia diretta, cioè fino a fare ad un livello quasi perfetto quello che si rifiutano di fare oggi. Pare che l'esperimento spagnolo abbia insegnato ben poco agi! anarchici legati alla tradizione. Prima di quella rivoluzione, i "voti anarchici" determinarono la maggioranza repubblicana alle famose elezioni, causa occasionale della rivoluzione stessa. Durante la rivoluzione si organizzarono militarmente ( !) con tanto di capi e di gregari, esercitando l'autorità e l'obbedienza, imponendo e subendo la disciplina delle armi. Dopo (e cioè, ancora ... durante), fecero anche della politica vera e propria diventando ministri e cittadini governati. Le famose comunità furono "isole condizionate dagli stessi fronti della guerra civile". Conquistata la Spagna, gli anarchici si sarebbero trovati davanti al dilemma di organizzarsi politicamente o di rinunciare alla ... Spagna. Non si tratta di errori, ma di conseguenze inevitabili, perchè naturali, come è naturale che un movimento non organizzato abbia di fatto dei dirigenti, dei caporali e delle masse: perchè, infine, l'anarchia è un punto di arrivo e non di partenza ed essa non è la negazione della fisiodinamica dell'attuale vita sociale, ma un'espressione più armonica e più perfetta della stessa, alla quale si arriva necessariamente per sviluppi, non per salti. Oggi, di che si occupano gli anarchici? Di beghe interne per questione di influenze personali ... , di giudizi di valutazione sulle "rivoluzioni fatte da altri", come per il caso di Cuba e di atteggiamenti puramente teorici e cartacei (anarco-sindacalismo o anarchismo "puro", individualismo o socialismo anarchico, e cosi via) . Oggi gli anarchici litigano sulla storia fatta dagli altri. .. Ripudiare l'astensionismo governativo come principio) (potendolo sempre accettare come tattica, s'intende) non significa nè rigettare le promesse e le finalità dello anarchismo nè accettare la lotta politica cosi come è tuttora concepita (machiavellicamente) anche da parte dei partiti sedicenti socialisti, ma significa soltanto riportare l'anarchismo sul terreno storico (storicizzarlo), cioè sbloccarlo dall'infanzia a cui è rimasto ancorato. Secondo me, compito degli anarchici è migliorare progressivamente se stessi e l'ambiente fino alla massima possibile liberazione dal bisogno, dall'ignoranza e dalla soggezione dell'uomo all'uomo. Per ottenere ciò, gli anarchici devono essere ·presenti "ovunque" è possibile contribuire comunque a quella liberazione: nelle piazze e nelle aule. Il resto è fideismo, tabù, 16 CONTROCORRENTE - Boston, Autumn 191i5
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