LA LEGGE E L'AUTORITA' (Continuazione del numero precedente) La prima rivoluzione, quella dei Comuni, non riusci ad abolire che una parte di queste leggi; poichè le Carte dei comuni affrancate sono la maggior parte un com• promesso tra ·1a legislazione signorile o episcopale e I nuovi rapporti creati nel seno del comune libero. E tuttavia, quale differenza tra queste leggi e le nostre di adesso? Il comune non si permetteva cli imprigionare o di ghigliottinare dei cittadini per una ragione di Stato: esso si limitava ad espellere colui che complottasse contro I nemici del Comune e a radergli la casa al suolo. E per la più parte dei pretesi "crimini e delitti", Imponeva semplicemente delle multe; si trova anche che il Comune del secolo XII praticava nel suo sistema giudiziario questo principio cosi equo, ma dimenticato ai nostri giorni, che tutto il Comune risponde pei misfatti commessi da ciascuno dei suoi membri. Gli uomini d'allora, considerando Il delitto come un accidente o una disgrazia - è l'Idea del nostro contadino russo - e negando Il principio della vendetta personale, predicato dalla Bibbia, comprendevano che la colpa di ogni misfatto ricade fatalmente sulla società Intera. Ci volle tutta l'Influenza della Chiesa bizantina, che importava nell'Occidente la crudeltà raffinata del despoti dell'Oriente, per Imporre al costume dei Galli e dei Germani la pena di morte e i supplizi orribili che s'lnflissero più tardi ai pretesi delinquenti; ci volle tutta l'Influenza del Codice civile romano - sorto dalla putredine della Roma Imperiale - per imporre quelle idee sulla proprietà fondiaria illimitata che distrussero Il costume comunistico del popoli primitivi. E' noto che I comuni liberi non poterono man tenersi, e diventarono preda della monarchia. E a misura che questa cresceva in potenza, il diritto di legislazione passava sempre più nelle mani della camorra di corte. L'appello alla nazione non sl faceva che per sanzionare le Imposte volute dal re. Dei parlamenti, convocati a due secoli di intervallo, secondo Il beneplacito e il capriccio della corte, del "Consigli straordinari", delle "Assemblee di notabili" nelle quali i ministri appena ascoltavano le "lamentele" dei sudditi, - ecco che cosa erano i legislatori. E più tardi ancora, quando tutti I poteri sono accentrati in una persona che dice "lo Stato sono io", - è "nel mistero del Consigli del sovrano", -secondo la fantasia d'un ministero o d'un re imbecille, che si fabbricano gli editti cui bisogna obbedire sotto pena di morte. Tutte le garanzie giudiziarie sono abolite; la nazione è schiava del potere reale o di un branco dl cortigiani; le pene più terribili, la ruota, Il rogo, lo scorticatolo, la torture d'ogni specie prodotti dalla fantasia maiala dl monaci e di pazzi furiosi che cercano la loro voluttà nelle sofferenze delle vittime: ecco i progressi che caratterizzano quest'epoca. L'onore di aver cominciato la demolizione di quest'ammasso di leggi che li feudalismo e la legalità ci avevano trasmesso spetta alla grande Rivoluzione. Ma essa, dopo di aver demolito alcune parti del vecchio edi· .fizio rimise il 1)0tere di far le leggi nelle mani della borghesia, la quale, a sua volta, incominciò ad emanare un nuovo cumulo di leggi destinate a perpetuare la sua dominazione sulle masse. Nel parlamenti essa legifera senza fine, e delle montagne di cartaccia s'accumulano con una sorprendente rapidità. Ma che cosa sono In sostanza tutte queste leggi? La maggior parte non ha che uno scopo: quello di proteggere la proprietà Individuale, vale a dire le ricchezze acquistate per mezzo dello sfruttamento dell'uomo, di aprire nuovi campi di operazione al capitale, dl sanzionare le nuove forme che prende lo sfruttamento a seconda che il Capitale accaparra delle nuove branche dell'attività umana: ferrovie, telegrafi, luce elettrica, industrie chimiche, letteratura, scienza, ecc. il resto delle leggi, In Condo, ha sempre lo stesso scopo, cioè la difesa della macchina governativa, che serve per assicurare al capitale lo sfruttamento ed li monopolio delle ricchezze prodotte. Magistratura, polizia, esercito, istruzione pubblica, finanze, tutto serve lo stesso dio: Il Capitale; tutto ha lo stesso scopo: quello di proteggere e facilitare lo sfruttamento del lavoratore da parte del capitalista. Analizzate tutte le leggi fatte dopo la Rivoluzione, e non vl troverete altro. La protezione delle persone, che si pretende 34 CONTROCORRENTE - Boston, Summer 1965
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