Controcorrente - anno XXI - n. 46 - estate 1965

~DRTID~O RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Mllk Street, Boston 9, Mass. CONTROCORRENTE is published quarttrly, Mail addrtss: 157 Milk St., Boston. AldillOFelicani, Editor and Publisher. Office ot publication 157 Milk Street, Boston, Mass. 02109. Second-clas.smail privllegesauthorizedat Boston, Mass. Subsaiptlon $3 a year. Voi. 21-No. 4-(New Series 146) BOSTON, MASS. Summer 1965 CRISIDI UN'ILLUSION Gli Stati Uniti, militarmente, economicamente, politicamente il colosso mondiale che dovrebbe incutere rispetto•in ogni parte del glob'o terrestre, sta diventando oggetto di disprezzo e di amare critiche da parte di una gran parte dell'umanità. Se ciò in un certo senso può giustificarsi, o per lo meno spiegarsi, come naturale reazione di chi risente il predominio di una potenz.1 estranea, lungi dai problemi e interessi locali, la situazione è più profondamente motivata da elementi più seri e da uno sviluppo della scena internazionale il cui controllo sta sfuggendo dalle mani dei dirigenti della politica estera di Washington. Vent'anni fa la conclusione della seoonda guerra mondiale vide il mondo controllato dai due colossi, gli Stati Uniti e la Russia. Dei due però la Russia, dissanguata da 1.ma estenuante guerra combattuta sul suo territorio, con una capacità produttiva ridotta ad una frazione di quella che aveva raggiunta soltanto cinque anni prima, con una economia a quel momento, e per diversi anni a venire, tutta tesa a riparare gli enormi danni sopportati dal paese, era in una evidente posizione di inferiorità. Soltanto la grande massa di arma ti, che essa ancora avrebbe potuto schierare in Europa, poteva in un certo senso raddrizzare la bilancia in suo favore, in vista delle confuse e debolissime circostanze in cui le nazioni europee versavano, dilaniate da problemi di riassestamento politico e sociale, divise da odii giustificati da recenti ricordi, in crisi, persino nelle nazioni che con più successo avevano resistito all'uragano, come l'Inghilterra, per l'urgente necessità di rivedere tutto il proprio sistemà politico, scosso dall'enorme indebolimento della struttura imperiale. Perciò la zona di influenza russa, militarmente e politicamente parlando, fu confinata nell'area a portata di man·o del suo esercito. La pressione sociale delle masse proletarie dell'Europa occidentale fu affidata all'azione dei partiti comunisti locali, e, a giudicare a vent'anni di distanza, non si può dire che l'influenza russa possa essere considerata un successo. Nelle aree in processo di liberazione dai domini coloniali, l'influenza russa ebbe maggior fortuna, senza ,per altro costituire un evidente pericolo per l'America: in queste aree, la politica di ribellione contro i poteri imperiali, essenzialmente le grandi nazioni dell'Europa occidentale, trovò un alleato valido nello sforzo russo verso la eliminazione delle influenze coloniali, in modo particolare in ogni luogo ove gli scopi della liberazione dal giogo coloniale coincideva coi programmi, ereditati dall'impero c7la.rista, di espansione nazionale russa. Ciò fu chiarissimo nei conflitti che portarono al declino della supremazia politica della Inghilterra, ad in parte anche della Francia, dal prossimo e medio oriente e dal bacino orientale del Mediterraneo. Vent'anni fa il programma americano di contenimento dell'espansione comunista aveva delle ragioni ben chiare, in quanto l'infiltrazione russa, sostenuta dall'ideologia leninista-marxista, potente attrattiva di grandi masse in rivolta contro un vecchio ordine politico e sociale, era un ,pericolo ben definito che minacciava, sul terreno e coi mezzi che concedevano un vantaggio

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