T IBUNALIBERA Quando lruzlammo questa rubrica era nelle no- •tre tntenzJoni da.re a.I. compagn.t che dJ.uentono dall• opinioni ee:pnue dal no,trt collabora.tori un a.a.goto per •PrtmeN le rag1oa1 d•l loro d!laenao. L'a.na.rebt.tmo come lo aenti&mo DOL, rtoonoace 11 diritto 41 d.LuenUre. Per queata ragton,e abbilt.- mo rltenuto toue neoeNarlo r1Hrva.re un &Jl&()lo In cul s1& poulblle '• &rte&Ci&N'' U d.laseoao aenza. 11.mita.slont. Nol ■lamo COGvtDU che aolO dalla d..Llcua1tone condotta. aerenamonte e t.nteUl&'ento-- mente, dovrebbe uaclN La conclu.tone baeo.ta •ul buon aen,o, Queato •• lo' 8QOPo J)l'ecac> di queata rubrtca. Negli UlUml tempi U cooooreo del eompa.gut nel m&nltNtaN oplnlonJ d.lasenzlenU et •• tatto plu' t.o.tatente. Cto' fa pl&cere. In alcunt cu.l a1 •• fatto uao 41 rlaentlmento penon&J.e. Abbl&m:> deei.o di non pubbllcan. Quando 11nMZlUmento plS1.la U Poeto del · buon ,eneo, la d.lacuaaione e' rea& auperaua.. Non eerve a nulla. e a neeauno. Noi slamo determinaU a non tncora.ggt&N ll per800&11.sm.o. B'tno &d ora. abbiamo pubbllca.to tulto quello che poteva Indurre ad 1ncoT8.gglan diacu.9• 1lonl d'ldM O lnterpretu.toni di evenU. Abbiamo a.nehe pubbltca.to ooae che, eecondo 001, fanno a oout con la logica. e li buon MD.IO. Abbiamo pubblicato eommeou dJ peraone ehe. ooma e' r1aa.- puto, dJCendOno reglml che t&nno etrama della llberta' e ruebbero to trteAO con 1a noatra. vtta, •• ne a.veuero la poaatbl.llta'. Abbiamo voluto dlmo.ltza.N ehe u nostro c:oocetto della. Ubert&' non e' eluUco a opporum.l1tico. Queato aplega perehe• qualche volt& pubbllcblamo tette.re che non al poaaono gl\l.lllfte&N tn neuun modo. Coa.Unueremo a. pubbllc&re le leUe.re protut&ta.rte ehe cl ctunc-ono. Na.turalmaite preferiamo che u .. atano armate COJl noma e cognom.e. E' gluato che chi aerlve uauma la. J'UpOl:Ul,LbWt&' d.t quello che scrive. Se 11 preferteee, puo' e.aere UIQ.to un paeudommo, purob.e' U nome aia da. noi cono1eluto. A coloro cbe aerlvono ra.ce<>mandlamo bNMt&' • obletttvita'. In tema di monumentie .. . semantica "DUE PICCIONI CON UNA FAVA" Rispondendo alla mia osservazione pubblicata nel numero precedente di e.e., relativamente al monumento innalzato ad Alberto Meschi a Carrara. Hugo Rolland. da Firenze, e Lorenzo Gamba, da Genova, riepilogano l'incidente, il primo con la semantica ed il secondo col farmi passar per bugiardo perchè ho qualificato il compagno Meschi organizzatore dell'Unione Sindaca!e nell'epoca in cui Armando Borghi ed Alibrando Giovannetti erano alla segreteria dell'Unione Sindacale Italiana. Con la mia solita calma, e senza intenzione di offendere nluno del due critici, cercherò, in più breve spazio che sia possibile, rispondere in un sol flato, all'uno e all'altro, con la piena convinzione che alla fine ci troveremo d'accordo o, tutt'al più, essi rimananno anarchici, tali e quall come lo sono sempre stati, ed io rimarrò il vecchio I. W. W., o sindacalista, come lo sono stato fin dal 1912, e col reciproco rispetto Ira me e loro. Prima rispondo ad Hugo Rolland facendogli osservare a mo' d'introduzione, che ritornando indietro ai tempi della prima guerra mondiale e leggendo il suo recente opuscolo intitolato "ALCUNI COMMENTI A MEZZO SECOLO DI GLORIE DI ARMANDO BORGHI", ritorna alla mia memoria una fioritura di •lotte che lo e lui, l'uno a fianco all'altro, · sotto l'orifiamma dell'Industriai Workers of the World, affrontammo in occasione dello sciopero degli scaricatori del porto di New York. E gli scioperi dl quei tempi non erano delle bagattelle, crune lo sono oggi, ma piccole armate, inquantochè si dovevano affrontare i padroni, bene armati ed equipaggiati, la polizia, privata e cittadina al loro servizio, la malavita coloniale, armata fino ai denti per proteggere i padroni che li pagavano ed i crumiri che prendevano i posti degli scioperanti e, trattandosi di scioperi dellI.W.W., molte volte avevamo contro di noi i mandarini delle unioni dell'A.F. or L. i quali vedevano nell'avanzarsi dell'I. W. W., con l'ausilio degli anarchici organizzatori, come te, caro compagno Rolland, e dei socialisti alla Eugenio Debs, una minaccia alle loro sinecure e dominio. Mi dimenticavo di menzionare che In quel periodo avevamo anche le camicie nere, che nascevano come I funghi dopo una notte piovosa. In quei tempi io e te, caro Rolland, consideravamo la semantica de1 Sindacalismo e dell'anarco-sindacalismo tale e quale come la considero lo oggi e come viene considerata da tutti i sindacalisti del mondo Intero anche oggi. Potrei citare diecine di dizionari moderni, di enciclopedie inglesi ed italiane, riprodurre opinioni di centinaia di I.W.W., di sindacalisti europei o di anarco-sindacalisti per dimostrare che Il significato e il programma del sindacalismo non è cambiato di una sola virgola. Più giù ti dirò chi ha tentato di usare la semantica per proprio tornaconto e consumo. Per ora mi limito a citare alcune righe di Emma Goldman, raccolte ln '\In opuscolo pubblicato nel 1930, con una prefazione del poeta Arturo Glovannittl. Alla fine del suo scritto la Goldman dice: 2!! CONTROCORRENTE - Boston, Sttmmer 1965
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