Controcorrente - anno XXI - n. 46 - estate 1965

Quando Sacco e Vanzetti verranno riabilitati?!? Quando dopo un'altra guerra mondiale (che USA e URSS hanno già iniziato Vietnam) che sarà tremenda, l'America penserà seriamente ai fatti suoi ed inizierà da casa sua ad applicare la vera Giustizia, ad insegnare il vero Amore. Non con i cannoni, con la forca o sedia elettrica, con la fame, con la segregazione razziale come fa ora ma con la vera fraternità senza distinzione di colore, di razza, ceto o confine. La riabilitazione di Sacco e Vanzetti potrà solo venire dagli USA per iniziativa degli U.S.A. e redenzione loro, autori del tragico misfatto. A di lei disposizione sperando di essermi spiegato un po', certamente non come avrei voluto, mi ipermetta porgerle i miei sinceri ossequii e la mia riconoscenza unitamente a quella dei familiari di Bartolomeo Vanzetti e del Comitato per quanto ha fatto e farà per la riabilitazione di Sacco e \'anzetti e mi creda suo obblig.mo FAVRO MARIO Via Matteotti 26, Cuneo Un commento di TV Illustrazione RendiamGoiustizia Saccoe Vanzetti Il Vi~ Presidente della Rai-TV, dottor Italo De Feo, ci ha dichiarato che il dramma dei due italiani giustiziati senza colpa negli Stati Uniti sarà trasmesso entro la prossima estate. Non si può però trattare "Sacco e Vanzetti" alla stessa stregua di un qualsiasi show, La l·unga agghiacciante agonia dei due accusati, nelle 'lettere che vanzetti scrisse ai familiari. "Vi giuro la mia completa innocenza di questi e di qualsiasi altro crimine. Non vergognatevi di me. Verrà giorno in cui la mia vita sarà conosciuta quale è, e allora chiunque si chiamerà Vanzetti, sarà lieto e orgoglioso del suo nome... E se dovrò morire per suprema ingiustizia di uomini e di cose, potete stare sicuri che nessuno dei miei nemici sarà pianto come sarò pianto io. Ma io non voglio che i miei mi piangano. Voglio che essi siano sereni e forti e continuino per me le opere della vita. Io voglio che voi tutti mi cantiate, anzichè piangermi, e che mi facciate vivere nei vostri cuori che devono essere saldi, bravi e lieti, per letizia di vita". Sono parole contenute in una delle ultime lettere che Bartolomeo Vanzetti scrisse alla famiglia prima di salire sulla sedia elettrica insieme a Nicola Sacco. Sono parole che la televisione italiana tiene chiuse in uno scaffale ormai da quasi un anno. E sono parole di un uomo onesto il quale, durante la sua interminabile agonia, ha dato prova a tutto il mondo di rettitudine di pensiero e di grandezza d'animo. Perchè, dunque, la televisione, non ci ripropone il ricordo di un uomo di cui tutti noi italiani dobbiamo andare orgogliosi e che, dopo morto, è continuato a vivere nel cuore della gente onesta? Nel numero scorso abbiamo rivelato che la nostra TV ha paura di trasmettere il dramma "Sacco e Vanzetti", dell'americano Reginald Rose. In effetti, dal momento che un'opera si ispira a un fatto così umano, cosi educativo, sia lasciata nel dimenticatoio, ogni aspetto è valido. E, per avere notizie sicure, ci siamo rivolti al vice presidente della RAI-TV, il dottor Halo De Feo. 'Questi era all'oscuro della vicenda fino al momento in cui non gli abbiamo sottoposto l'articolo di "TV Illustrazione". lnsensibilita' E, dinanzi a noi, si è informato presso i responsabili dei programmi: "Non c'è alcuna questione politica che abbia impedito finora la trasmissione del dramma - ci ha detto il dottor De Feo - è soltanto un fatto tecnico organizzativo, uno spostamento nel tempo di una trasmissione che dovrà essere mandata in onda. Nè si deve parlare di complesso d'inferiorità nei confronti degli americani in quanto. per esempio, i servizi di Enzo Biagi sul razzismo negli USA sono stati una vera e propria requisitoria. E' soltanto un problema di scorte. Il dramma, state sicuri, sarà mandato in onda. Quando? Per ora non posso dare una data precisa. Ma sicuramente entro la prossima estate". Esclusa dunque una ragione di carattere politico, e la esclude uno dei massimi dirigenti della RAI-TV, rimane da considerare l'insensibilità, quanto meno, del nostro ente radiotelevisivo il quale mette nel calderone delle scorte un dramma come quello su Sacco e Vanzetti, alla stessa stregua di un CONTROCORRENTE - Boston, Summer 1965 25

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