CHICAGO - A.C. - La mia lettera ti avrà spiegato il perchè del ritardo di questo numero. Ripeto, è nostra intenzione di m:gliorarci. I compagni che sono ,affezionati alla. rivista dovrebbero darci una mano. Per quello che ci riguarda, siamo sempre pronti a fare la nostra parte. Sa.uta i compagni. * NA·POLI - MILO - Hai ragione. Il caso Sacco e Vanzetti non è stata la sola trama ordita dalla polizia. La polizia è uguale in tutte le parti del mondo. Le cronache giudiziarie italiane sono piene di casi di innocenti condannati all'engastolo, in seguito a macchinazioni poliziesche. Potremmo citare casi a non finire. Uno dei processi ove si distinse la zelanteria della po:izia fu quello contro gli internazionalisti di Firenze, nel 1879. Gli arrestati, sotto l'accusa di aver fatto esplodere una bomba in via Nazionale a Firenze, furono condannati all'ergastolo Fu un processo clamoroso. Fra gli arrestati erano i noti internazionalisti Cesare Batacchi, Giuseppe Scarlatti, Agenore Natta, Aurelio V•annini, Natale Nencioni Pietro Corsi... Furono tutti ,, condannati su false testimonianze e man• dati all'ergastolo. Un comitato organizzato in loro difesa, condusse una meravigliosa campagna per far rifulgere l'innocenza dei condannati. Furono documentate le false testimonianze. Coloro che erano ancora vivi poterono ritornare in libertà dopo alcuni anni. L'enormità di quella ingiustizia sollevò l'indignazione del pubblico. Non era possibile dimenticare quel verdetto assassino emesso per rappresaglia politica. Molte di queste ingiustizie sono state dimenticate. Non si riesce sempre a provocare l'indignazione che certi linciaggi legali dovrebbero sollevare nella coscienza dell'uomo. Questa è una ragione per cui noi ricordiamo sovente i delitti più noti commessi in nome della legge. Conside• riamo nostro dovere non far dimenticare i martiri che il sadismo e la ferocia della polizia Tiuscirono a segregare dal mondo dei vivi... Il discoTSO potrebbe continuare a lungo. * HARTFORD SOLO - Tu vorresti che noi mettessimo una pietra sul passato, e non parlassimo ,più della ferocia usata dai fascisti e dai nazisti. Non possiamo accettare il tuo consiglio. Le crudeltà com• messe durante il dominio di quelle bestie impazzite, è impossibile dimenticare. Oggi sappiamo quali metodi hanno usato i fascisti e i nazi contro gli ostaggi loro prigionieri. Abbiamo letto articoli e libri che ci hanno fatto conoscere i dettagli di quelle torture, nelle prigioni, nei campi di concentramento, a Buchenwald, Dachau, Oswig e gli altri luoghi di tortura e di annientamento. I racconti che abbiamo letto delle sevizie alle quali sono stati sottoposti i nostri compagni - le fustigazioni a morte, le unghie strappate, gli occhi accecati, i marchi impressi nella carne viva, con ferri arroventati, popolazioni decimate. Il prossimo numero troverai la documentazione del massacro di Marzabotto. Per certi episodi non vi può essere sostituto per il documento. Ci auguriamo che certi delitti non siano mai dimenticati. Saluti rossi. * NEW ARK - R. - Il complotto organizzato dallo spione Amedeo Polignani che offri il pretesto alla polizia per arrestare Abarno e Carbone, ebbe luogo il 2 marzo 1916. Fu in que[a data che il poliziotto Poligmmi, indusse :Abarno e Carbone, due anarchici, a deporre una bomba nella cattedrale di San Patrick, a New York. Il movimento radicale di quei giorni era vivo. Le condizioni sociali esistenti rendevano necessario che la collera contro i delitti del capitalismo, si manifestasse solenne e ammonitrice. Furono queste le ragioni che resero possibi'.e quell'incidente che doveva costare anni di segregazione ai compagni che furono presi nella trappola dell'agguato poliziesco. L'ambiente di quei giorni era tanto diverso. E' quasi impossibile poter fare un confronto con le condizioni esistenti allora. Il movimento radicale era numeroso, composto di elementi insofferenti ansiosi di affrettare la rivo- ' luzione sociale. Le deportazioni in massa che seguirono la prima guerra, segnarono la fine del movimento radicale e soffocarono gli aneliti che dovevano portare alla trasformazione sociale. Pochi sono i sopravvissuti all"uragano della reazione scaturito dalla ,prima guerra. Oggi è veramente raro trovare qualcuno che vuol ricordare quel lontano passato. Il tuo suggerimento di ricordare quelle vecchie cronache ha i suoi meriti. Bisogna riconoscere però che sono pochi coloro che sono veramente interessati sulle attività del movimento radicale d'America di mezzo secolo fa. CONTROCORRENTE - Winter 1965 47
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