Controcorrente - anno XXI - n. 44 - inverno 1965

svariate e impure salse, come è sempre stato uso e consuetudine di famiglia, nonchè da Carmine Di Sapio. A Boston ospite dell'ex governatore Volpe, si incontrò col governatore Peabody e con il cardinale Cushing e con a:cune dozzine di sfaccendati in cerca di reclame gratuita. Ebbe colloqui con l'ex presidente Eisenhover e con Clara Booth Luce, prima di portarsi a Philadelphia, ove interrogato sull'Italia, cosi si espresse: "Sono sempre pronto a tornare a servirla se il popolo italiano mi vorrà, però ciò !arei solo se l'espressione di richiedermi dovesse venire democraticamente nei limiti della più piena legalità". Tanto riportiamo per dimostrare che questa visita, e ben lo sanno quelli che la organizzarono e finanziarono, ebbe lo scopo di sondare e preparare i piani di come rialzare le azioni della spodestata monarchia sabauda. In questa visita oltre oceano il reuccio è stato in cerca di aiuti e di sostegno, e lo spasimare dei preti, dei politicanti e di tutti gli altri scalcagnati che si sono prestati al gioco, dimostra chiaramente il tentativo di voler rimettere in mostra l'avariata merce sabauda, colla speranza che possano maturare gli eventi per un suo ritorno al Quirinale. Ci dissero che la visita non aveva alcun carattere politico. Noi dicemmo il contrario, e gli ultimi avvenimenti ci danno ragione. Si calmino i bollenti ardori del fedelissimo sfelucato, ancora e sempre ministro della rea} casa in esilio marchese Falcone ' Lucifero, e dei suoi assisten_ti, principe Francesco Ruspoli e conte Dino Ohvero, che tanto si strapazzano e si danno da fare nel vano tentativo di riportare a galla il più che dimenticato e naufragato lasagnone e il suo casato di infelice memoria. Si mettano l'animo in pace i cardinali esteri e nazionali, i politicanti senza spina dorsale in cerca di avventure, e gli sbarbatelli del cinema Capranica. Ma più di tutti si tranquillizzi l'ex reuccio e dedichi i pochi anni rimasti alla sua salute e alle cose intime. Nel bel suolo italico tutto potrà avvenire, ma mai più una restaurazione monarchica. Perchè non c'è più nulla da restaurare, bensl tutto da rifare dalle fondamenta. E tanto vale anche per le altre pochissime ·teste coronate, o in attesa di troni, che presto o tardi dovranno andare a Cascals ... a fare compagnia al nostalgico re di maggio. Dal 1953 ad oggi, come da Informazioni da Madrid della C.D.N. risulta che gli Stati Uniti hanno ricostruito due terzi della forza navale di Spagna, per un ammontare che va da oltre 550 milioni di dollari. Sono state modernizzate 32 navi da guerra, cinque vecchi "destroyers" degli S. U. e una flotta di sottomarini sono stati dati alla Spagna, più due navi per trasporto di truppe e altre navi accessorie, che compreso gli aiuti economici portano ad un totale di un miliardo e otto milioni di dollari. Il tutto in cambio di quattro - Strategie Air Command Bases-concesse da la Spagna agli Stati Uniti, in base ad un patto di difesa stipulato fra le due nazioni. Queste installazioni, per quello che si rapporta, costano ali" America 370 milioni di dollari. Nel 1898 gli Stati Uniti distrussero la flotta spagnola.. Oggi gli Stati Uniti la ricostruiscono. Allora la Spagna dava molestie all'America, oggi, benchè dominata e controllata dal sanguinario dittatore Franco, l'America ha bisogno della Spagna per la tutela dei propri interessi, e cosi ne ha ricostruita la potenza navale, e cercato di sollevare la caotica situazione economica incurante che cosi facendo, contribuisde a prolungare ll dominio della dittatura falangista, al danni di tutto un popolo oppresso e maltrattato, che tanto desidera liberarsene. E' questa la politica dei due pesi e due misure, cara al ,politicanti del dollaro e mai abbandonata, perchè prima di ogni altra cosa e considerazione, gli affari sono gli affari. E cosi che Tito ... vale Franco ... come Franco vale Tito, mentre si fa l'occhio torvo alla Cina e Cuba, e la serenata a Mosca. Tanto per dire dei paesi maggior!. Come e quando poi poter credere alla saggezza politica antidlttatoriale di questo paese? Da qualche tempo l'Istituto lnternazio• nale che va sotto il nome di •Nazioni Unite", versa In difficili condizioni finanziarie, e questo a causa che parecchi membri di questa istituzione, e più ,precisamente la Russia e la Francia, si sono rlflutate e continuano a rlflutarsl di pagare la loro quota parte. Mosca dovrebbe pagare la non rndlfferente somma di 52 milioni di dollari, 36 CONTROCORRENTE - Winter 1965

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