della somma fattaci pagare arbitrariamente a Kishinev. Vi sarà risposta?) ARGOMENTI Come a Ticeverci, alla stazione di Odessa ci ·accompagnava una giovane, donna. La signorina mi ha chiesto delle impressioni della visita. Preferendo non rispondere, adducevo a ragione la brevità del soggiorno. Dovetti cedere alle sue insistenze. Le dissi che, ad esclusione degli Stati Uniti, avevamo viaggiato considerevolmente in Europa e nell'Oriente. In nessun paese, incluso l'ergastolo che è la Spagna, nel Viet Nam del Sud, nella Camboge, Tailandia e Formosa, tutti paesi con regimi dittatoriali, eravamo stati ristretti nei nostri movimenti, obbligati a risiedere e prendere i pasti in determinati luoghi, costretti a pagare prezzi esosi per servizi scadenti, aver paura a fare fotografie anche delle cose le più innocenti. Della città parlai della sua scialba e deprimente apparenza, strade e marciapiedi mal tenuti, la quasi totale assenza di traffico di automobili e altri veicoli meccanici; la pochezza di quanto era possibile acquistare... la penuria di ogni necessaria comodità di vita ... Accompagnatici sul treno ci lasciò salutandoci freddamente, senza attendere che il convoglio fosse pronto a partire. * * * * Sei ore più tardi eravamo di nuovo a Kishinev. Questa volta l'attesa del treno Mosca-Sofia sarebbe stata soltanto di tre ore. Un agente dell'Inturist ci attendeva. Lo informammo subito che saremmo rimasti in stazione in attesa del treno. Disse che sarebbe ritornato per accompagnarci alla vettura nella quale erano assegnati i nostri posti. Ritornò un paio di volte per domandarci se si aveva bisogno di qualcosa, e una ventina di minuti prima del treno era con noi. "Ebbene, come è andata la visita, quale impressione ... ? Di nuovo avrei voluto tacere. Impossibile. - Senta, giacchè insiste, le dirò questo tanto. Il signor Krusciev ha detto e ripetuto insistentemente che in pochi anni il vostro paese raggiungerà e sorpasserà gli S. U. con l'economia e tutto il resto. Ve lo auguro di cuore ma ne dubito assai. Non basteranno duecento anni e poi duecento ancora e cosi all'infinito. "Ma lei non deve fare simili comparazioni, senza tener conto che abbiamo avuto - Anche gli S. U. han combattuto una una rivoluzione e poi una guerra". guerra, anzi due. La seconda, quella di Korea. Peranche per la prima, gli S. U. han pagato la maggior parte delle spese, - molte delle vostre comprese. A fine .avete ripudiato il vostro debito. E montinua oggi il mio paese a pagare quelle spese, dopo aver aiutati vinti e vincitori a Tiprendersi economicamente. Guardate all'Italia. E' stato un paese sconfitto e semidistrutto. Oggi è pieno di vitalità, rigoglioso e prospero, e, anche se dominato dalla chiesa, vi si respira tanta aria di libertà. Dome manca la libertà manca tutto ... "Allora lei ignora i nostri progressi nel campo dell'educazione e delle scienze". - No, non l'ignoro. So che tutto il vostro sistema educativo, dalle elementari alle più eccelse accademie, è disegnato primieramente al servizio dello Stato. I vostri Sputnik, i vostri voli nei lontani spazi, meravigliosi in se, non producono pane e libertà di cui più di tutto il popolo abbisogna. "Dal suo parlare è evidente che lei partecipa del tutto per il sistema capitalista". - Questo voi non sapete comprendere. Il capitalismo borghese e il capitalismo statale sono ugualmente aborrenti. Con una differenza. Contro il primo gli sfruttati possono rivoltarsi, mentre contro il secondo, - come diceva Mussolini, - lo Stato è il poliziotto e contro il poliziotto la ribellione non è permessa. Avrei voluto che il treno fosse in ritardo di almeno un'ora. E' tanto interessante parlare con questi giovani che nulla sanno del mondo al di là dei confini e pochissimo del loro paese. LA PERQUISIZIONE Chi viaggia da Sofia a Kishinev e viceversa, comodo, lindo e inappuntabile il servizio di questo treno internazionale, a notte riposa poco. E' un continuo susseguirsi di ispezioni di passaporti e bagaglio. All'uscita della Bulgaria, all'entrata nella Rumania. Indi all'uscita da questa e 'allo entrare nel territorio sovietico. I primi due fanno le cose piuttosto alla svelta, benchè i rumeni, - come nel caso nostro, - pur non scendendo affatto sul loro suolo, esigono in scritto, una dettagliata dichiarazione monetaria e la descrizione del contenuto nelle valige. I •russi sono tutt'altra cosa. Dopo l'esame meticoloso dei documenti, è la volta della ispezione di tutto quanto si è in posse5:10; •Libri, riviste, giornali e finanche taccum1 d'appunti vengono ritirati per l'esame del contenuto. Si vuol sapere se si è in possesso di lettere da recapitare a altre persone. Si esige riempire un foglio-dichiarazione dettagliata e esatta del denaro che si ha indosso specificandone tipo e nazionalità. Lo ste~o per il contenuto del bagaglio. Ogni omissione può causare la confisca del denaro e degli oggetti non dichiarati. Son cose che occupano e fanno perder tempo e causano necessarie noie. Se siete un cittadino degli S. U., e per giunta pensionato, la supposizione è che per tenervi occupati in qualche modo, vi dilettate a fare la spia. Questo ci ha detto una giovane russa che viaggiava su lo stesso treno. E' uno dei tanti stratagemmi per tenere i cittadini sovietici lontani dagli stranieri. Questa giovane lo sapeva e se ne rideva. •Prima di lasciare il territorio russo, siamo stati forzati a fare la conoscenza di çONTROCORRENTE - Winter 1965
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