due giovani africani ben vestiti e di distinta apparenza, - più neri non avrebbero potuto essere, - si avvicinarono per entrare. Il portiere ha loro sbarrato il passo. E' seguita una convesazione assai breve. Cosa è stato detto io non so. I due han fatto marcia indietro, e mentre uno si torceva le mani, l'altro si mordeva le labbra. Sono pentito di non averli raggiunti su la strada mentre si allontanavano lentamente in direzione opposta alla nostra. Me ne ha fatto astenere il pensiero che essi potessero credere ch'io fossi uno dei segugi del regime, oppure, se spiati - come avevo ragioni di credere, - non avrei potuto creare a loro e a noi dei seri fastidi? Varie persone che sono state in Russia per periodi di tempo più lunghi del nostro, alle quali ho raccontato questa nostra esperienza, mi hanno detto di altre consimili da loro osservate. Già a Kishinev da un agente dell'Inturist, da altra persona sul treno e poi ancora a Odessa da una terza personalità del regime, mi erano state fatte curiose domande concernenti l'intelligenza, la mentalità del "neri". SI aspettava da me la conferma che i "neri" erano per natura fisicamente e mentalmente deboli. Alle mie risposte negative son seguite conversazioni oltremodo interessanti. Se fosse stato possibile registrarle su nastro magnetico. Dai campioni dell'uguaglianza razziale (a chiacchiere), i quali sostenevano e sostengono l'inferiorità mentale dei neri in rispetto ai biatichi, ho inteso ripetere gli stessi argomenti usati dai più accaniti razzisti del Mississippi e Alabama. Le discussioni sul problema razziale erano iniziate con l'evidente intento di giustificare I recenti conflitti avvenuti a Mosca tra neri e biatichi. E' un soggetto sul quale anche i bulgari mantengono la stessa attitudine. Questi almeno, sentendone vergogna, preferiscono non parlarne. A Kishinev accettammo I servigi della guida per non iniziare con dissonanza la nostra visita nel "paradiso terrestre". A Odessa, mia moglie consenziente, rifiutai decisamente, aggiungendo che ci saremmo avvalsi del servizi d"una guida se ne avremo inteso il bisogno. Volevamo gironzolare da soli, con quel poco di libertà permessa. Nostro interesse non era quello di vedere quel che si voleva noi vedessimo, ma di CONSTATAZIONI New York, 18 Maggio 1964 In quanto alla teoria e pratica? Ml sembra che l'uomo pratico sia quanto l'indagatore teorico; perchè il materiale fornito dalla pratica scolal.tica, possa venir presentato ad altri in forma adatta riguardo ! problemi necessari: quelli che si verificano In certe speciali condizioni. Per esempio: nel 1799, nei più miserabili quarosservare, senza la presenza di occhi e orecchie inopportuni, come vivono i russi. Vedere e apprendere da noi stessi, dove abita la gente, cosa fa, quanto guadagna in ricompensa del suo lavoro, quanto la sua felicità ... Evidentemente questo non è piaciuto. E' stato un atto di ribellione non più permesso, commesso proprio nella città In cui nel 1905 avvenne una delle più sublimi ribellioni che registri la storia. In altri tempi Odessa è stata una città portuale meravigliosamente nitida e attraente. La sua incantevole posizione sul Mar Nero la rendeva l'anello di congiunzione con tutto il mondo esterno all'impero Czarista. Fu a Odessa, nel suo porto, laddove gli eroici marinai dell'incrociatore Prothomkin immortalarono per sempre nella storia la rivolta di un popolo anelante di libertà. Oggi, a suscitare vecchie nostalgie, rimane la scalinata del Prothomkin. A poca distanza, il palazzo dell'Opera nel quale si possono ancora ammirare dei superbi e impareggiabili balletti. • ... • * Al giungere In una città russa, al turista viene consegnato un libricino nel quale sono elencate le regole di generale comportamento. Più di tutto importante è l'elenco di cosa è permesso o proibito fotografare. Agli americani almeno, non è permesso fotografare guardando il porto o altre masse d'acqua. Nel porto, al momento, tre piroscafi americani scaricavano grano. Con alcuni marinai ci siamo trattenuti una sera nel ristorante del Krasnaya. Il grano veniva succhiato direttamente dentro i carri ferroviari e spedito laddove il bisogno era ,più urgente. Principalmente nelle città che durante la stagione turistica serviranno per Impressionare favorevolmente i visitatori. Odessa non ha nulla della gaiezza delle città bulgare. Essa produce allo spirito un aspetto deprimente. Su I suoi marciapiedi poco puliti, abbiam veduto vendere scarpe, stoffe e scarseggianti derrate alimentari alla stessa maniera che abblam veduto mercanteggiare a Namur su le sabbie algerine. Sol differenza, a Odessa mancava la sabbia. Hugo Rolland (CONTINUA) tierl di Londra, il famoso letterato Dean Owen, apri scuole per scrivere e leggere e fare i con ti esigendo a metà prezzo su tutti gli altri maestri. Il suo metodo fu che alle famiglie degli alunni poveri faceva risparmiare di comprare libri. Applicando ad un fusto un solo libro di testo, e facendo copiare ai suoi alunni sulle piccole lavagnine ed anche col dito nella sabbia. E cosi continuò sino a poter rendere l'insegn·amento gratuito, destando sorpresa, stupore e meraviglia, che un uomo solo bastasse per migliaia di alCONTROCORRENTE - Agosto 1964 9
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