cato di convlnce:re la borbottante ciurma e conseguentemente il popolo americano, che per molte cose dette è stato male interpretato... che non intendeva di:re questo ma quello, che in tema di politica estera si metterà, se eletto, sotto U manto sdrucito di Eisenhower e di Nixon, che per i diritti civili, il Socia! Security e l'estremismo farà buon ragazzo, ripudiando a parole il Ku Klux Klan, ma ha lasciato da parte la John Birch Society, nella quale conta ammiratori e sostenitori di cui tanto ha bisogno. I Scranton e i Rockefeller che tanto chiasso hanno fatto nel combattere a condannare il conservatorismo del senatore dell'Arizona, si son calate le brache, e tutte le riserve e i dissensi sono stati buttati nel cestino delle immondizie. In nome di una CHISVUOTCAOSA? Il giornale che fa pompa della dicitura: " ... iniziato da Errico Malatesta ... ", potrebbe apparire divertente e ilare se non si fosse disposti a prendere seria men te certi pubblici pronunziamenti dottrinali che emanano dalle su(I' colonne. Il Numero 27 del 12 luglio di detto giornale, pubblica una comunicazione della Federazione Anarchica Romagnola che vale la pena di riportare di peso. Eccola: I compagni della Federazione anarchica romagnola, riuniti a Convegno a Campiano il 5 luglio 1964, dopo avere esaminate la situazione generale italiana e quella particolare del movimento anarchico plaudendo a "Umanità Nova" che in una situazione tanto difficile come quella italiana attuale, continua a difendere l'ideale e la coerenza anarchica; riconfermano la loro fiducia nel movimento anarchico italiano come è stato articolato e come si è espresso in questi ultimi venti anni e ribadiscono la loro avversione a ogm forma di organizzazione che svuoterebbe l'anarchismo del s-uo contenuto; non parteciperanno - perchè contrari -al convegno interregionale progettato per la Federazinoe anarchica laziale e al quale sono state invitate le Federazioni e aggruppamenti anarchici tosca.ni, emiliani, marchigiani, romagnoli, di Carrara, Pisa, Livorno, nella prima quindicina di settembre o il 24-25-26 dicembre :prossimo perchè continuano a pensare che a un Convegno o Congresso - su scala nazionale - st debba arrivare attraverso una convocazione della C. di C. della FAI dopo la sue preparazione attraverso la necessaria discussione sul Bollettino Interno della FAI". unità più apparente che reale, si son dato la mano e tutti insieme hanno fatto una bruttissima e meschinissima figura. Ora tutti uniti si accingono a fare ingoiare l'addolcito rospo agli elettori sollecitandoli a votare per questo duce, che furbescamente è stato consigliato e sollecitato a inzuccherare l'amara pillola, con il solo e preciso scopo di rabbonire la grande massa degli elettori che sembra: disposta, nella grande maggioranza, a non accettare il programma e le manovre di questi commedianti politici, e tanto meno a mandare a Washingt:on il senatore dell'Arizona, saturo di reazione, di 'boria, di intolleranza, estremamente pericoloso e irresponsabile. Il Muratore Il commento potrebbe essere: "Si contenta di niente", e fermarsi. Ma, giacchè al testo ho fatto qualche sottolineatura, credo fare qualche altro breve commento, astenendomi dal discutere la serietà del direttore del giornale "iniziato da Errico Malatesta". Chi ardirebbe contestare ai componenti la F.A.I. il diritto alla inorganizzazione nel mezzo del caotico disordine che in molti aspetti distingue la società italiana; "caos" che da qualcuno viene soambiato, con bambinesca ingenuità, per "istinto anarchico''. E sia pure; ma è lecito domandare: di quale contenuto verrebbe svuotato il movimento anarchico o l'anarchismo da una sua organizzazione? Gli amici romagnoli, quando hanno redatto il comunicato, non si sono reso conto che lo svuotamento, semmai, l'hanno fatto essi stessi, affermando un simile nonsenso. Comunque, dopo essersi dichiarati contrari, non partecipanti a un Convegno proposto dai gruppi Riuniti di Rosignano marittimo, essi, ribelli insofferenti a ogni forma di organizzazione, si dichiarano disciplinati alla mobilitazzione congressuale se deliberata dalla C. d>i C. della F A I. Il che significa obbedienza ai voleri di un gruppetto di uomini che fanno e disfanno del movimento. Si risponde con un sonoro NO alla indisciplina della Federazione Laziale, e un impegnativo SI a quelli che potranno essere i deliberati dell'esecutivo della FAI. Il "Bollettino Interno" c'entra e non c'entra, dipendendo dalla volontà o meno di chi è investito a redigerlo. La reggimentazzione non è necessariamente il prodotto dell'organizzazione. Chi sa cosa ne penserebbe Malatesta. h.r. 28 CONTROCORRENTE - Agosto 1964
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==