Controcorrente - anno XXI - n. 43 - lug.-ago. 1964

sociale: Più Anarchici! Questo sì. Sò anche che gli Anarchici non hanno Inquisitori per incenerire i loro •avversari, questo è un metodo del Sant'Ufflzio e del Bolscevismo: Camillo Berneri, e tantissimi altri ne hanno ,provato le delizie •.. Concludo con l'esprimere la mia meraviglia a te caro Felicani, perchè, per un improprio senso di "equità" hai ritenuto di pubblicare lo scritto di S. E. sua eccellenza Piesco invece di gettarlo nell'unico posto adatto: nel W.C. perchè se è giusto il diritto al dissenso, come tu scrivi, tra compagni, questo diritto cessa quando si sostengano tesi antianarchiche e dittatoriali, e chi le sostiene non rpuò essere considerato Anarchico. Saluti cordiali, CARLO BIANCHI --*-- La tragedia di Cuba Scituate, Mass., Luglio 1964 Carissimo Direttore, "How Cuba has changed" ~ è il titolo di un articolo del noto giornalista ed editore della rivista "Atlas" del Brasile, signor Louis Wiznitzer. L'articolo in questione è apparso sul "Patriot Ledger" di Quincy, ed è stato scritto in occasione della sua terza visita a Cuba. Dice il giornalista: "se Fidel Castro è colpevole di qualche crimine o no, bisogna riconoscere che ha cambiato radicalmente il clima sociale della sua nazione". Giuochi, prostituzione, corruzione e l'analfabetismo sono stati virtualmente liquidati dalla rivoluzione di Castro, maestro "Brand". In Las Villas v'erano marciapiedi per i bianchi, per i neri, per i mulattos, ai tempi dello scellerato Battista, anche questo è scomparso. I castelli lussuosi dei milionari di Marinas e Miramar, che lasciarono ,per prendere la via dell'esilio non potendo continuare a fare gli affari che facevano ai tempi del sanguinario Battista, oggigiorno sono dormitori gratuiti per migliaia di "beoados", studenti dai 12-18 anni, alloggiati e mantenuti dal governo. Caro Brand, si vede chiaro che la fonte di informazione sia di Brand che de Il Muratore sono falsi informatori, o si fanno guidare dall'odio che sentono per il socialismo o il comunismo. Trattandosi di cose della massima importanza, prima di lanciare attacchi ingiusti e false accuse, si dovrebbe fare come il proverbiale San Tommaso - vedere e toc: care prima di imbrattare le colonne d1 CONTROCORRENTE, che per noi ha un glorioso passato. Una pubblicazione come CONTROCORRiENTE non dovrebbe, a mio avviso, dar posto a tutti coloro ere criticano senza aver visto con i propri occhi e senza aver parlato con i cubani per sapere i benefici che godono oggigiorno, dopo la rivoluzione di Castro, e che non ebbero dal gangster Battista. Certamente, nel vasto programma di riorganizzazione ha commesso degli errori che Castro stesso ammette. Dopo una rivoluzione ci sono momenti di confusione, come tu mi insegni, maestro Brand. Questi attacchi ingiusti sono sempre stati la rovina del nostro movimento. Nella incontrollabile rabbia si fanno delle accuse che non corrispondono alla verità. Non è vero che tutto quello che ha spossessato Castro ai potentati del metallo ,giallo, l'abbia fatto a scopo personale. Tutta la t?Spropriazione di Castro è stata a favore dello stato di cui ne godono i nullatenenti. Grazie della pubblicazione. LA LANTERNA RIESINA --*-- Per un monumento Brooklyn, N. Y., Luglio 1964 Carissimo Felicani:- Non conosco di persona l'amico Hugo Rolland e non ho interesse d desiderio di saperlo. Vedo spesso i suoi scritti su e.e., ed essendo egli un assiduo collaboratore ed io conoscendo te da moltissimi anni, son convinto che H.R. gode la tua fiducia. Non credo, quindi, di errare se lo chiamo amico. Non lo dico compagno inquantochè, secondo il suo ragionamento relativamente al monumento che a Carrara intendono innalzare al defunto compagno Alberto Me- ~chi, io non sono della sua congrega. Non ebbi mai la fortuna di conoscere Meschi personalmente, ma fui in corrispondenza continua con lui quando ero alla ammini·strazione de "Ii Proletario" e Meschi faceva l'organizzatore dell'Unione Sindacale Italiana, alla cui segreteria, in differenti epoche, erano stati Arm·ando Borghi ed Alibrando Giovannetti. Quando reciprocamente ci scambiavamo il titolo d~ compagno, nè l'uno si sentiva degradato, nè l'altro promosso di grado (anche se H. R. non è d'accordo). Eppure tutti e due facevamo parte di due organismi pressappoco identici, lui dell'U.S.I. ed io dell'I.W.W, (a mo di parentesi io ancora faccio parte e sono il medesimo sin dal 1912) tutti e due miranti a migliorare le condizioni di lavoro della classe lavoratrice fino alla durata della presente società. H. R, o chi si nasconde sotto tale pseudonimo ha tutti i diritti di questo mondo di rpensare quel che vuole dell'idea politica del compagno Meschi, e non sarò io certamente a contestargli questo privilegio. E' anche padrone di sentirsi degradato quando gli anarco-sindaoalisti chiamano Meschi sindacalista soltanto, sen?a prima mettere "ANARCO". Ma anche noi (dico noi, essendo convinto che quando dico Sindacalismo o Unionismo Industriale nella sostanza siamo tutti gli stessi) abbiamo il diritto di dire ad H. R. che, sia pure in buonissima fede, egli cade nell'istesso madornale errore in cui cadono (per opportunismo) la maggioranza dei caporioni delle unioni di mestiere di qui e d'·Europa, dirette CONTROCORRENTE - Agosto 1964 19

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