Controcorrente - anno XXI - n. 43 - lug.-ago. 1964

TRIBUN·LAIBERA Spiegazione Quando 1nlztammo questa. rubrica era nelle OO• ■tre tntenzloni dare ai compagni che dt.saentono da.Be oplnionl eapre.,ae dal nostri colla.boratori un angolo per esprimere le ra.glonl del tloro dtasenso. L'anarchismo come lo aenuamo n.ot, riconoace U diritto d.1 dissentire. Per queata ragtone a.bblA.• mo ritenuto fosse neceaaarlo riservare un angolo tn cui aia. posslblte "ariegS"la.re" 111dlssenao senza limitazioni. Not sta.mo ooovtnU che eolo dalla. dtscwsatone condotta. serenamente e intelligente• mente, dovrebbe uscire ,Ja. conclusione baeata aul buon aenao. Questo e• 10'acop,o preciso di questa rubrica. Negli ulUml tempi il concorso del compagni nel manifestare oplnloni disaenzlenU al e' fatto plu' tnalatente. Clo' fa piacere. In alcuni cast al e• fatto uso dl rlaenumento personale. Abbtam:, declso dl non pubblica.re. Quando li rtaentlmento ptgJta ll 1)08to del ":buon senso, Ja. discusalone e' resa aupertlua. Non serve a nulla. e a neaauno. Noi alamo determinati a non incoraggiare U peraonaltsmo. Ftno ad or& abbiamo pubblicato tutto quello che Poteva Indurre ad incoraggiare dlacuaslonl d'idee e lnterpretaz.lonl dl evenU. Abbiamo anche pubblicato co.se che, secondo nof, fanno a cozzi con la logica. e f1 buon -senso. Abbiamo pubblicato commenU di persone che, come e' risaputo, difendono reglml che Wlllo strame della llberta' e farebbero ilo Rtesso e.on la noatra vfta, ee ne avessero la PosslbWta'. Abblamd voluto dimostra.re che U nostro concetto della ltberta' non e' eta.stico e opp0rtuntst1co. Queato spit.G"a perche' qualche volt& pubbllchJa.mo lettere che non al po880no glu.&U.8.ca.rfen nesaun modo. Continueremo a pubblicare le lettere protestata.rie che et giungono. Naturalmente preferiamo che esse siano firmate con nome e cognome. E' giusto che chl scrive assuma ~a iresp<>nsabllita.' di quello che scrtve. Se si preferisce, puo• essere usato un pseudonimo, purche' Jl nome sia da nol conosciuto. A coloro che scrivono raccomandiamo brevfta' e oblett1v1ta.'. * Stalin: dittatore feroce Ancona 11-8-1964 Caro Felicani, Chiedo ospitalità sulla rivista ,per esporre alcune considerazioni sullo scritto di S. E. Piesco, -apparso sul No. 42 di e.e. che dovrebbe, nelle intenzioni di cotanto autore, rispondere alla opinione di H. R. sulla questione Cubana. Non voglio entrare nel merito della situazione esistente a Cuba, lo farei se ritenessi che ne valesse la pena, e se le opinioni fin qul espresse, non fossero state spesso accompagnate da evidente risentimento che nulla hanno a che fare con una sana e sacrosanta critica, senza la quale è ridicolo parlare di Anarchismo, di Libertà, e diritto di esporre le proprie Idee. Ma l'esperienza che gli Anarchici hanno fatto, pagando dur<amente, nella illusione di una possibile convivenza post rivoluzionaria con i bolscevichi, ci danno l'irrinunciabile diritto di considerare pessimisticamente gli sviluppi, a prescindere da quanto costa, e lo statizzarsi in senso staliniano della Rivoluzione Cubana. .Essa fu difesa, ed esaltata con manifesti, da tutti noi qui di Ancona, quando era lotta tra il popolo di Cuba e il suo oppressore Batista, protetto dalle compagnie nord Americane e dai negrieri dello Zio Sam, ma fummo i primi a levare la voce, nel Movimento e fuori, quando, col fatale inizio della dittatura si trasformava la Rivoluzione Liberatrice in Maledizione Autoritaria, e in un motivo di più di speculazione politica, per il dominio sul Mondo da parte dei due blocchi EGUALMENTE IMPERIALISTICI. Ma per Sua Eccellenza Piesco, queste sono sciocchezze, lui, <pur deplorando (a parole) i "tatti di sangue", sottoscrive, in nome del fine, che per lui, crune per tutti i gesuiti, autoritari o no, giustifica i mezzi, tutti i massacri che Stalin ha compiuto durante il suo impero! Anche il "fine" di Hitler e del Sant'Uffizio era ottimo (secondo loro) per questo non guardavano troppo per il sottile ai mezzi. Per Piesco, la Rivoluzione di Ottobre seppe "creare dal nulla il tutto". Anche Ailè Selassiè in Abissinia, seppe creare da meno che nulla, moltissimo, ma che? Qui sta il punto. LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE SEPPE LIBERARE IL POPOLO RUSSO, COL CONTRIBUTO GRANDISSIMO DEGL'I ANARCHICI!.. . Sig. Piesco, la controrivoluzione staliniana la sfruttò, la schiacciò con lo sterminio dei suoi oppo- ~itori politici, in nome ... della libertà! Oggi, continua il nostro stJalinista onorario, la Russia può competere con la nazione più sviluppata del pianeta (sono certo che Ticeverà un ringraziamento dai negrieri Nord Americani) Si, ma in che campo? In quello Sociale o in quello delle armi per distruggere ogni ,parvenza di vita sulla Terra? Stalin, poco prima di morire, affermò iniziato l'avvento del Comunismo in Rlussia. Della possibilità quindi, di completo soddisfacimento delle esigenze del popolo nella libertà; Krusciov dopo sei anni dichiarò che l'Unione Sovietica, "Tra qualche anno" avrebbe avuto burro e uova quante ne avevano l'Inghilterra o gli S. U., ed è di quest'anno il suo mònito ai russi a prendere atto dei sistemi dei paesi capitalistici e a chiedere quel grano che non ha piantato, ad essi! Cannoni e missili no! Quelli ne hanno da vendere! In una cosa si deve dare atto al nostro bolscevico onorario, nel riconoscere che il suo "dio di tutte le russie" ha saputo invigliacchire fino alla fine anche coloro che solo dopo morto, ne hanno fatto una completa biografia con fini tutt'altro che lodevoli. Io non sò, se i nostri metodi saranno più pacifici, ma è certo che saranno prn aderenti al fine di Libertà e di progresso 18 CONTROCORRENTE - Agosto 1964

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