INTEMADICOMPLICIT.A' Dunque l'organo del Vaticano piange ( forse sarà la coscien2la del torto che lo farà piangere) e nello stesso tempo rintuzza circa il libro, e il film "Il Vicario" e del suo autore Rolf Hochhuth, il defunto Pio XII - e quindi la chiesa romana - per non aver levato voce di protesta contro lo sterminio nazista degli ebrei. L'"Osservatore Romano" risponde: Rolf Hochhuth ha fornito un pretesto ed un'arma agli avversari della chiesa senza per questo riuscire nell'intento di procurare un alibi ai veri responsabili dello sterminio. Noi - ,prosegue l'articolo - non giudichiamo il signor Rolf Hochhuth anche se non è facile liberarsi dalla persuasione che egli con un tentativo di chiamata di correo, voglia deviate certe responsabilità storiche, 'O quanto meno renderle meno schiaccianti, quel che invece vogliamo e il valore "storico" della sua opera. Il giornale poi entra in polemica per l'atteggiamento assunto in proposito dai comunisti italiani e scrive: "OggeUo di meraviglia è che i comunisti osino formulare denunce di connivenza con il ,nazismo proprio alla chiesa, a colei che fin dal primo manifestarsi prese posizione contro l'eresia anticristiana ed antiromana, è stupefacente che a muovere accuse del genere, siano proprio i comunisti, coloro che non sconfessarono mai il patto germano-sovietico dell'Agosto 1939, causa determinante ed immediata del secondo conflitto con tutti gli orrori che esso portò con sè". Vi fu allora - e durò per circa due anni - una complicità pubblica tra nazismo e comunismo e non cessò se non quando gli aggressori che la diplomazia sovietica aveva incoraggiato (e ricambiato) si volse contro coloro che avevano dato un 'COntributo decisivo a scatenarla. Fin qui all'organo del Vaticano non gli si può dare torto, e cioè, che anche i comunisti varcarono i limiti dell'etica è più che giusto. Ma ora voltiamo pagina e vediamo se anche essa, la chiesa cattx>lica romana vi ebbe complicità o meno. Incominciamo col dire che se non fosse perchè la chiesa vorrebbe forse una verginità cui non ha mai avuto, sarebbe inutile citare episodi veramente scandalosi che sono a conoscenza di tutti. Inutile dire che nessuno più della chiesa ebbe tanua complicità ed affinità col fascismo fino al punto che Pio XI ebbe a dire che Mussolini ci era stato mandato da Dio, pur sapendolo un avventuriero senza scrupoli e senza onestà, ladro ed assassino. Noi non abbiamo simpatia ,per i comunisti, ma tantx> meno ne abbiamo per l'aborrita chiesa cattolica, la quale pone sugli altari l'umanità, l'altruismo ed il sacrificio, e poi per convenienza ed opportunità politica il successore di Pietro si getta a corpo perduto nella braccia dell'uomo che lo aveva cosi oscenamente descritto, ma che essendo privo di scrupoli e di onestà divenne •ad un tratto l'uomo della provvidenza, colui che doveva restaurarlo nel potere temporale e gettarle nelle bramose canne circa due miliardi di lire come compenso del suo appoggio morale, e che quella refurtiva doveva essere succhiata dalle vene dell'affamato popolo it1aliano. Per cui egli, il sommo padre, doveva chiudere il suo infallibile occhio anche allo scempio sanguinoso dei buoni della chiesa, tra cui l'austero rpadre Don Minzoni sfracellato dalle nozze fasciste di Italo Balbo, il quale perciò convinto di assassinio dal tribunale di Roma con sentenza del 24 Ottobre 1924 e poi rilasciato ed esaltato ai più alti ranghi. Come vedete, se è vero che i comunisti varcarono i limiti dell'etica, è anche vero che la sozzura morale che si nasconde sotto il lenzuolo funebre del clero è tale che anche fra molti secoli chiunque vorrebbe sollevarne quel velo ne sentirebbe il fetore. Ritornando al caso triste e doloroso degli ebrei, sono circa duemila anni che contro quella p-overa popolazione si è allevato una mandra di belve assetate di sangue. San Giovanni Crisostomo - non di grata memoria - fondatore della chiesa d'oriente, parlando a proposito di essi in Antiochia nel 386 ebbe a dire che ,gli ebrei sono una razza di bestie luride e selvagge, che ci hanno ucciso Cristo, che le loro sinagoghe sono case del diavolo e che il loro giudaismo· è un obbrobrio, ma parodia è una disgrazia. Per cui lo storico Parker ci dice che la violenza dei suoi sermoni infami rpuò ben ,paragonarsi a quella di Martin Luther (i giudei e le loro bugie). Non a torto Federico Nietzsche diceva: chiamo la cristianità una grande maledizione, una enorme e profonda perversione, un grande istinto di vendetta. Cui nessun mezzo è più velenoso, più clandestino, più sotterraneo e più meschino. Ohiamo una macchia immortale dell'umanità. Questo per Pio ~I. Ora veniamo a battaglia anche con Pio XII, altro campione di sudiciume anche lui che solo Papa Paolo ha tre facce proprio come il suo Dio della santissima trinità può avere il compassionevole coraggio di dire che Pio X1'1 fu una delle figure principalissime e più spiccate che in quello scannamento generale elevò vibrante la sua voce in nome della dignità umana calpestata e che lavorò incessantemente e perdutamente ,per la pace. Aggiungeremo che Pio XII non era tra nubi diverse di quelle di Pio XI. Egli segui meravigliosamente la sua politica ed in un primo tempo tutta la sua opera preziosa si rivolse solo a pregare il suo ,buon Dio e restarsene allegramente con gli innumerevoli angeli del cielo occupatissimi anche loro nell'ufficio di emigrazione di tutte quelle giovani anime che venivano improvvisamente lanciate nell'infinito e nell'ignoto dalla mi traglia dello stato. Quando poi si accorse che anche Dio ci aveva abbandonato, e che nemmeno l'oste di pace di Nazareth voleva più saperne - forse perchè si ricordava che per quella eresia era finito in croce anche lui - allora cambiò ricetta e i giornali da allora ci dissero che si era chiuso nel silenzio del suo studio in Vaticano e sognava e lavorava. Il suo sogno - 24 CONTROCORRENTE - Giugno 1964
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