Controcorrente - anno XX - n. 42 - mag.-giu. 1964

TRIBUNALIBERA Quando lnlzlammo questa rubrica. era nelle no• stre lntenztonl dare al compagni che dJssentono dalle oplruonl espresse dal nostri conaboratorl un angolo per esprimere le ragioni del iloro dissenso. L'ana.rchlsmo come lo .senUamo noi, rtoonoece il diritto di dl21:senttre. Per questa ragione a.bb!A..• mo ritenuto fosse necessa.rto riservare un angolo In cul sta possibile "a.rteggta.re" 11 dissenso senza. limitazioni. Noi siamo convtntl che Wlo dalla. discussione condotta serena.mente e lnttlllgente• mente, dovrebbe uscire la conclusione baaata sul buon senso. Queato e' IO scOPo preciso di questa. rubrica. Negll ulUmt tempi il concorso del compagni nel manifestare oplnion1 d.Jssenzlentl si e' fatto plu' tnslatente. Cto' fa piace-re. In alcuni casi si e' fatto uso dl rtsentlmento personate. Abblaml declao di non pubblica.re. Quando Il rtsenUmento ;piglia il posto del '1 buon senso, la. discussione e' resa. superflua. Non nrve a nulla. e a neasuno. Noi slamo determinati a non incoraggiare tl per80Tlallsmo. Fino ad ora abbia.mo ;pubblicato tutto queno che poteva Indurre ad Incoraggiare discussioni d'idee e Interpretazioni di evenU. Abbiamo anche ;pubblJcato cot1e che, secondo noi, tanno a cozzi con la. logica. e 11 buon e:enso. Abbiamo pubblicato commenti di persone che, come e' J1saputo, difendono regimi che tanno Blrame della llberta' e farebbero 10 i.te.isso con la nostra vita, 88 ne avessero la possiblJlta'. Abbiamo voluto dimostrare che ll nostro concetto della llberta.' non e' elastico e opportunistico. Questo spiega perche' qualche volta. pubbllcbJ&mo ìettere che non 81 possono gtusUftca.re In nessun modo. Continueremo a. pubblicare le lettere pro· testa.tarle che cl giungono. Naturalmente prete• riamo che esse stano firmate con nome e cognome. E' giusto che chi scrive asswna la iresponsablllta.' di quello che scrive. Se si preferisce, puo' essere usato un pseudonimo, pu.rche' tl nome sfa da nol conosciuto. A coloro che scrivono raccomandiamo brevlta' e obletttvita'. * A "Contrcorrente" -Aldino Felicani, Editore Boston, Mass. Nelle "Noterelle Allegre", apparne nel No. 41 di "Oontrocorrente", appare chiaro che h. r., fallito nel tentativo di distruggere con la calunnia la buona reputazione di uomini più in vista del movimento avanzato in Italia, cerca con l'ausilio della stampa estera, uccidere col ridicolo coloro che non vogliono ignorare il fango che emanano nazioni e istituti in cambio alla loro "ospitalità". Una tale proposizione re ridere i polli e 1110ngli uomini di cervello sano di indiscussa reputazione politica e morale. Non ebbi con h. r. mai contatto personale nè rnpporti epistolari. Non conosco la sua vera paternità. Lo ringrazio per i suoi saluti e dichiarazione di amicizia, a mezzo di terze persone, ma sembra che il camt!- ratismo è per lui atto di ipocrisia. Mi si disse che è giornalista che si nasconde sotto diversi pseudonimi. · Il suo ginepraio di parole rivela che nell'arte dell'imbroglio non si differisce dai suoi colleghi che fanno con le belle frasi mercimonio per il dollaro. Egli sa cambiare con facilità i termini ma io non lo invidio. Chi ebbe occasione di conoscerlo durante la sua permanenza negli S.U. mi avverte a non accettare le sue provocazioni: potrò cadere nella trappola. Voglio credere che egli agisca per impulso di vanità e quindi pre<ndo il fastidio di rispondergli. Gli estensori degli scritti da lui "incriminati", apparsi sul No. 40 di e.e. noll/ hanno bisogno delle mie difese. Mi limito a chiarire il periodo della mia lettera. Scandalizzato h. r. scrive: "Creare il tutto dal nulla ... una tale affermazione avrebbe fatto morire di rabbia anche Albert Einstein". Sembrami di trovarmi di fronte al teologo Latllalllzio nel Concilio di Salamanca ... Sono fortunato che il novello inquisitore h.r. non ha il potere ,per rermi incenerire. Arturo Giovannitti, eccelso poeta e scrittore in prosa e per giunta sociologo e non affiliato al partito comunista, affermò che: "La rivoluzione di ottobre seppe creare dal nulla il tt,tto". Einstein, scie<nziato e non dogmatico, non morì di rabbia in quel tempo e non sarebbe morto se avesse letto che "Stalin non restò al potere per i suoi delitti ma perchè seppe creare dal nulla il tutto". Non vi sono bilance che pesano le parole. Esse vengono interpretate dalla logica e buon senso. Il periodo fu scritto in termini politici-economici-sociali in relazione alla credenza del popolo russo. La chimica e biologia hanno solo valore relativo nel soggetto. La mia tesi è la seguente. Madre Natura ha dato risorse ovunque ma esse furono svilu'l)pate solo in minima parte. Le ricerche scientifiche sono subordinate al profitto e vengono addirittura ignorate se non tol'nano a beneficio di chi le finanzia. La Russia, malgrado le ~-ue immense risorse naturali, col sistema economico capitalista e quello politico Czarista, restò nazione economicamente arretrata; il suo popolo politicamente schiavo e ignorante, simile alle nazioni al dominio di imperialisti. Una volta sostituito il vecchio sistema con quello Sovietico-Comunista, si creò la nuova base economica di condizioni favorevoli allo sviluppo in tutte le attività dello scibile umano. Si estressero minerali e materiali dalle viscere della terra; si crearono istituti culturali che a loro volta scrutarono il cosmico; sfruttarono le correnti atmosferiche; rivoluzionarono la tecnologia e CREARONO dal NULLA il TUTIO. Oggi la Russia può competere con la nazione più sviluppata del Pianeta Terra e rispondere agli attacchi dei reazionari, coalizzati sia contro di essa che contro le altre nazioni. Se Cuba non diverrà un duplicato del Brasile, e le colonie diverranno libere, parte di credito spetta alla Russia Sovietica. Deploriamo che essa non ha dato il socialismo ma non 'l)Ossiamo negare ai comunisti il merito di aver saputo ottenere più di noi. E' questa la ragione perchè milioni di Russi depongono fiori sulla tomba di Stalin a dispetto di Nikita. 18 CONTROCORRENTE - Giugno 1964

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==