e regalare all'Italia una repubblica di tipo Salò. Oltre all'accozzaglia che va attirando nel suo nuovo partito, l'aspirante ducino va sbraitando di avere dalla sua pallte anche degli "anarchici". La qual cosa ha indotto finanche "Umanità Nova" a rompere il suo silenzio su le geste pacciardiane. O meglio, per precisazione e correttezza, sono stati alcuni anarchici di Carrara a protestare l'affermazione di Pacciardi. E chi potrebbe . GENTE 48 - Pagina di Diario <Lettera ad Alba Genisio) Cleveland, Ohio, Aprile 1914 1. Carissima Alba- ... L'esperienza de "Il Rompete le File" è la più bella pagina della mia vita. Le persecuzioni venute da parte delle autorità come conseguenza di quelle mie attività mi hanno fortificato. Hanno contribuito a rafforzare le mie convinzioni, ad aprire nuovi orizzonti. Hanno pol'tato la visione netta dell'importanza della propaganda contro il militarismo e la guerra. Ho lasciato l'Italia senza rimpianto. Il tuo invito di narrare questa esperienza in dettaglio mi piace anche perchè non ci ho ma~ pensato. Potrà servire a scopo documentari o. Incomincio col riferirmi ad alcuni particolari dell'attentato Masetti, avvenuto il 30 Ottobre 1911. Riandiamo a quei giorni. L'Italia ha dichiarato guerra alla Turchia. Le truppe italiane hanno invaso la Cirenaica. Il nazionalismo italiano è rumoroso, festoso e tumultuante. La stampa ufficiosa, l'oraggiam. dai mercanti di carne umana, eleva osanna alla guerra, nonostante le sconfitte subite fin dall'inizio dall'esercito italiano, comandato dal generale della monarchia sa!}auda, Carlo Caneva. Siamo al 30 Ottobre 1911. Il colonnello Stroppa arringa una compagnia di soldati nella Caserma Cialdini di Bologna, Impartendo Istruzioni alle reclute in partenza. Mentre parla il soldato Augusto Masetti di San Giovanni in Persiceto, Impugna il fucile e lo scarica contro di lui, imprecando contro la guerra. Al momento dell'atto Masettl incita i compagni a sparare pur essi per vendicare i fratelli soldati caduti in Tripolitnnia. li colonnello, seriamente ferito ad una spalla, è portato d'urgenza all'ospedale. L'attentatore, Augusto Masetti, è un operaio muratore, anarchico. Risiede a San Giovanni in Persiceto, provincia di Bologn·a. Dichiara di avere sparato al colonnello per protestare contro la carneficina immane. Non è difficile immaginare l'attitudine della stampa patriottica di fronte a questo attentato. L'elemento nazionalista è in subbuglio. Si vuole la fucilazione del solloro dar torto quando si danno, la qualifica di anarchici? L'incomprensibile è che certi altri "anarchici" s'impennano in difesa del ducino e circolano un volantino che di'ce molto e nulla a un itempo; e, a dire il meno, così facendo, si danno la zappa su i piedi. Quali colori sventolerà la bandiere della "seconda repubblica pacciardiana? Paonazzo guarnito di giallo? h. r. dato ribelle. Si invoca il capestro per gli anarchici e gli oppositori alla guerra. La feccia razionalista rigutlgitJa e rumoreggia. L'esaltazione dell'esercito e della monarchia arriva al parossismo. Diversi anarchici sono arrestati a casaccio, in seguito alla pubblicazione di un numero speciale de "L'Agitatore", settimanale anarchico di Bologna, completamente dedicato all'attentato. In esso era fatta l'apologia del gesto ribelle. L'atto di Masetti è considerato la più eloquente protesta contro il militarismo e la guerra. Fra gli arrestati sono Maria Rygier, Domenico Zavattero, Comunardo Vedova, Pietro Dainesi, Adelmo Pedrinl, Mario Satltl. Sono stato arrestato anch'io e rilasciato il giorno dopo. Sono ricercati Giuseppe Sartini e Armando Borghi. (Quest'ultimo è riuscito a farla franca. Ho saputo che Borghi è stlato portato al confine con l'automobile dell'On. Giacomo Ferri, il deputato socialista di Persiceto che era accorso per primo al capezzale del Col. Stroppa, per congratularsi con lui dello scampato pericolo). Le oche spennacchiate del nazionalismo schiamazzano. Si attende che Masetti - a rigore delle leggi prevalenti in una n·azione in guerre - venga da un momento all'altro fucilato. Si temporeggia. La guerra non è popolare fra le masse Italiane. Giolitti lo sa. Fucilando Masettl, come conseguen:oa dell'attentato puramente politico, sarebbe significato valorizzare la protesta iconoclasta. Bisognava squalificare quel gesto che aveva avuto l'effetto del fulmine ammonitore fra I soldati che dovevano partire per il fronte di guerra. Come riuscirci? L'unico modo era quello di dichiararne pazzo l'autore. Lo Stato Maggiore dell'esercito e il governo han deciso di far rinchiudere Masettl in un manicomio, senza targli Il processo. Masetti è quasi immediatamente mandato al manicomio criminale di Reggio Emilia. Avevo cominciato a lavorare con Zavattero da qualche settimana. Gestiva la tipografia della Scuola Moderna, In via Pietramellara, vicino la stazione. Con l'arresto del personale della tipografia ero rimasto solo. Non avevo nessuna familiarità con l'azienda. Ero nuovo della città. I miei contatti erano limitati. Le persone che conosceV'Oerano quasi tutte arrestate o al largo, in attesa di esserlo. Era la prima mia esperienza con la polizia di Bologna. L'invasione della tipografia al momento degli arresti produsse l'effetto di un terreCONTROCORRENTE - Aprile 1964 9
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