Controcorrente - anno XX - n. 41 - mar.-apr. 1964

RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Milk Street, Boston 9, Mass. CONTROCORRENTE ls publisllodbl•monthly. M•II •cldms: 157 Mllk SL, Bost.on,Aldl"' Fellcanl, Editor and PubllslM..r Office ~ publl•lon 157 'Mllk Stmt, Boston9, Mm. Stcx>nd-class nall prlvli<9'S authorlzed •t Bost.on,Mass. S.bsalpllon $3 a ,..,, Voi. 20-No. 5 (New Series ~41) BOSTON, MASS. March-Aprll, 1964 Panorama Americano UNO SPIRAGLIO, FORSE Nelle ultime settimane alcuni fatti nuovi sono avvenuti sulla scena politica americana. Possibilmente una nuova era nei rapporti internazionali è stata aperta da tre importanti dichiarazioni di personaggi in posizione di importlanza fondamentale: il presidente Johnson, ed i senatori Fulbrlght e Mansfield. Dei tre, il più esplicito fu il senatore Fulbright, un intelligente conservatore, che, in politica estera, più che in quella interna, ha saputo più di una volta rivolgere ai suoi connazionali una parola di saviezza, purtroppo non sempre ascoltata. Fulbright ha pronunciato una critica acutissima dei principi fondamentali che ispirano la politica estera degli Stati Uniti. Egli dichiarò che essi, dominando il mod-o di pensare dei suoi dirigenti da quasi vent'anni. sono ridotti a miti, isteriliti da preconcetti i quali, se pure furono validi un tempo oramai lontano, il che molto sovente noi rigettammo, sono oramai inciampi formidabili ad un realistico giudizio della situazione. Egli ha criticato il sistema che, iniziato da Byrnes e da Acheson, ha 4rovato il suo più rigido esponente in Dulles; esso fu il sistema che condusse l'America a costruirsi un sistema di alleanze diretto a neutralizzare da prima la minaccia di pressione militare russa nell'Europa immediatamente alla fine della seconda guerra mondiale, a contenerne poi l'espansione e a tentarne la riduzione con distinto insuccesso. Se il timore di una minaccia militare russa verso territori devastati. sconvolti da fame. rovine, sopraffatti dai problemi immensi della ricostruzione, avent avuto una ragione di esistere nell'immediato dopoguerra, esso però aveva diretto la Politica americana su un binario morto, quello che non ammetteva altra ragione per i successi degli elementi di sinistra che i complotti sovversivi di Mosca. i tradimenti dei progressivi illusi, senza nemmeno voler scorgere che, alla base dell'inquietudine mondiale stava la necessità di superare un sistema politico e sociale Inammissibile. Fu questo spirito che fortificò il periodo infausto di McCarthy, che produsse la rigida dottrina di Dulles, la quale divise il mondo fra uomini ispirati da Dio e uomini ispirati dal diavolo, e rigettò la morale possibilità di una posizione neutrale nel conflitto di due concetti costruttivi della società umana. Fulbrigh t ha esscnzialmen te messo in questione la sanità del perseguimento di una politica che non riconosce quali sono i bisogni essenziali di una gran parte dell'umanità, di togiiersi cioè dai ceppi di sistemi feudali o coloniali forgiati per proteggere i privilegi di minoranze e la miseria delle grandi masse, ha accennato ai fatali pericoli di una politica che si allea ad ogni dittatore reazionario pur di distruggere ogni movimento che richiede una rapida evoluzione sociale, non fosse altro che per fornire i piani e i mezzi collettivi per la modernizzazione della produzione, e che infine ingigantisce la minaccia di ogni regime non conforme ai più cauti piani dello State Department, fino a provocare nel paese una atmosfera di isteria che proibisce ogni ragionevole compromesso. In simile vena il presidente Johnson, parlando alla Conferenza delle Unioni (.\FL-CIOl dei lavoratori delle costruzioni ha manifestato la necessità di considerare quali sono i bisogni degli altri popoli, prima di lasciarci indurre a rigide posizioni dottrinarie o ~ ricorrere a .manifestazioni di forza, fatalmente dirette a un confronto di violenza, da cui nessun sistema non può uscire che debilitiato, in mezzo alla ecatombe di quasi tutta. l'umanità e alla rovina delle risorse penosamente raccolte nei secoli. Sono queste manifestazioni che noi non possiamo che applaudire; che anzi avevamo atteso da tanto tempo, che oramai eravamo indotti a ritenerle impossibili, al di là di ogni speranza. Esse anzi vengono in un momento di speciale significato. La prossima apertura della campagna presidenziale, come ogni altra precedente, darà via libera' alle più acerbe critiche. e sopratutto alle critiche che sollevano più facilmente

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