Controcorrente - anno XX - n. 41 - mar.-apr. 1964

è il prodotto di un forte disquilibrio fra produzione e consumo. Si è prodotto meno di quello che si è consumato, sono diminuiti i risparmi, il costo della vita è aumentato, le azioni sono cadute e il prezzo delle abitazioni e degli affitti continuano "' salire. Il deficit della bilancia commerciale ha superato i Mille miliardi di lire, la lira ha perso terreno, e tutto questo fra la sfiducia generale della maggioranza dei risparmiatori medi che teme il peggio e sl vede sfiduciato. Ora si parla di dover sottoporre il popolo italiano ad un regime di austerità per aiutare a riabilitare l'economia della nazione in crisi, e così si dom·anda una ri{)uzione dei consumi, un aumento della produzione e susseguente aumento dei risparmi. Per turare le prime falle e quelle più immediate, l'America ha concesso un pre• stito di un miliardo e 225 mila dollari. Comunque Jl problema non è certo di facile e immediata soluzione, e si prospettano situazioni che procureranno seri grattacapi e conseguenze, che come sempre dovranno essere sopportate dalla classe lavoratrice in primo piano, con lo stringere la cintola fino all'ultimo buco. !Però fino a questo momento nessuno ci dice quanti miliardi di lire hanno varcato il confine nazionale negli ultimi mesi, che se non è stata addirittura la causa prima che ha determinata l'attuale crisi, è stata quella che l'ha aggravata. Il telone elettorale si è levato. Ne avremo fino a novembre. Intanto su questo palcoscenico sono già cominciati a comparire gli attori principali di questo lungo carnevale. Ce ne sarà per tutti i gusti. Nel campo repubblicano sono a contentersi la presidenza una buona mezza dozzina di candidati, compreso una donna. Sono già in scena Berry Goldwater e Nelson A. Rockefeller e Margaret Chase Smith. Fra e dietro le quinte si muovono Richarcl Nixon, Henry Cabot Lodge e William Scranton. Chi di essi emergerà vittorioso alla convenzione di San Francisco? I democratici dal canto loro non hanno ancora apertamente dato inizio alla campagna, benché intenso è il lavoro di sondaggio e non mancano le designazioni per la vice presidenza, perchè tutto f,a intendere, salvo Imprevisti di sommo rilievo, alla convenzione di Atlantic City, è assicurata la nomina del presidente Johnson. Avremo tempo e occasione di tornare sul soggetto. Per oggi. piaccia o non piaccia. e perchè il popolo degli Stati Uniti sarà chiamato a votare vogliamo sperare che fra i due mali sappia scegliere il minore. Dopo il suo ritorno dal viaggio in Palestina, Jllaolo VI ha 'ricevuto in udienza privata il ministro degli esteri On. Giuseppe Saragat. Il colloquio è durato 20 minuti e si è svolto :nella biblioteca privata. Al termine dell'udienza e dopo che sono stati introdotti nella sala e presentati ,al Papa la figlia e i nipoti di Saragat, l'onorevole ministro è stato insignito da Paolo VI della Gran Croce dell'Ordine del Piano. Questo è stato il premio papale al Ministro degli esteri italiano in riconoscenza del servilismo e dello zelo dimostrato nella preparazione della seicentesca e stravagante messa in scena, desiderata e voluta dalla chiesa e allestita dal governo di centro-sinistra, lodevolmente rappresentato dal ministro Saragat in occasione del recente viaggio del Papa in Palestina. A tanto onore ... il socialista democratico Saragat si è inginocchiato come una pecora, e col cappello in mano ha ringraziato il sommo pontefice. E' evidente l'influenza che la chiesa di Roma esercita sul governo del centro-sinistra, su l'Italia e gli italiani, come è altrettanto manifesto l'abbominevole comportamento di questi rappresentanti del popolo che vanno sempre più perdendo dignità, carattere e indipendenza. Nel numero 39 di "Controcorrente", ultima nota di questa rubrica, in risposta ad una lettera di F. Taccino pubblicata nello stesso numero della rivista, ho ceroato di chiarire brevemente e 1per sommi capi, le ragioni di cui alla mia precedente nota in relazione a certe "cose di Cuba". Ora è la volta di S. F. Piesco, il quale in una! lunga lettera pubblicata nel numero scorso (40) nelle colonne di "Tribuna Libera", lettera scritta in data 13 novembre 1963, dopo aver affermato a parole ... altre più discutibili cose, arriva al "Muratore" per f.argli notare, a parole, bontà sua, che ... "Il paragone non regge al lume dei fatti". Indubbiamente, S. F. •P. a quest'ora ha ben letto quello che ho scritto rispondendo a F. T. in merito, e tanto in linea generale, dovrebbe essere bastevole anche per lui. Mi piace solo aggiungere che non Caccio l'indovino e quindi non "si fa credere" l'inverosimile. Ho fatto una pura e semplice rivelazione di quello che avviene nei paesi retti a regime dittatoriale, dove è all'ordine del giorno, incatenare, esiliare, disfarsi, fucilare i nemici politici, ossia quelli che non accettano a mani giunte, il volere e gli ordini di chi domina e comanda. I due fucilati di Spagna e i tre fucilati di Cuba sono stati fucilati. Tanto stabilisce in maniera inoppugnabile che queste fucilazioni costituiscono un'azione che è comune nei paesi dittatoriali, e nel caso nei due paesi menzionati. Ritengo opportuno ripetere, per quelli che vogliono e sanno intendere, che quelJl della e.I.A. c'entrano come i proverbiali cavoli a merenda. Qui si parla e si scrive in difesa dei libertari, degli anarchici e sindacalisti, come S.F.P. negli anni che furono. Alla stessa maniera che si contestò ai reazionari del Mass. di -ammazzare Sacco e Vanzetti. Se è conveniente voler creare confusione per puro spirito di contradizione e per CONTROCORRENTE - Aprile 1964 27

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