Controcorrente - anno XX - n. 41 - mar.-apr. 1964

tempo delle recriminazioni prezzolinianc contro di lui, quindi non poteva rispondere a quella ridicola affermazioe di superiorità mal piazzata. Fu "Controcorrente" perciò ad assolvere, in qualche modo, il compito della difesa del morto; ve ne ricordate? Ora il vecchio ed irrequieto "full size professor" può distendere il suo volto in un sorriso di compiacenza. I "puri" gli hanno iteso la mano e lo hanno additato alla venerazione delle pecorelle. Chi sono i "puri"? I redattori de "L'Adunatla", s'intende! Non si proclamano essi i veri, i soli qualificati a parlare di libertà e di benessere sociale; e con pieno diritto, essendo essi i soli discepoli diletti e prescelti dal Galleani. Qualcuno però potrebbe domandarsi: - Ma quale è il vincolo ideale che unisce gli adunatisti con il professore "piena misura" che fra gli altri meriti ha quello di essere stato ammiratore, ben ripagato, del Duce buonanima? Oh! ... Le convinzioni antireligiose delle due parti. Avete visto che bella paginetta contro la religione, scritta dal Prof. Prezzolini nei suoi verdi anni, sono andati a pescare gli amici adunatisti? Questa si che è genialità giornalistica! L'incomodo di spolverare carte vecchie, ed ~ccoti pronto un pezzo che spara in tutte le direzioni: a) si fa piacere ad un amico che è utile, perchè ha ancora voce in capitolo dove i figli hanno bisogno di appoggio. b) si cementa lo spirito del gruppo, soffiando su vecchi temi e gonfiandosi di compiacenza nel vedersi in compagnia di personaggi rinomati. c) si getta ombra su quei trogloditi di "Controcorrente" che difendono morti rispettabili, quando non ne possono ricevere una contropartita sia pure morale. d) si dimostra che il reverendo vicario generale - capogruppo - allievo prediletto non sbaglia mai. Non è stato infatti costui il primo ad individuare i ribelli e a scomunicarli durante la bellezza di molte decine di anni? Ma che genio, ragazzi miei! Si potrebbe andare avanti nel puntare alle assurdità di certi •·puri" che stendono la mano pietosa agli Eichmann e •ai Prezzolini, ma si accaniscono contro compagni come Rocker, Felicani, 7Alccaria, Gozzoli ecc ... solo perchè costoro hanno osato pensare con la lord testa. Ma nulla gioverebbe. Si rischierebbe solo di lavare la testa all'asino, rimettendoci il ranno ed il sapone. NADA SERANO --*-- Serie di Domande Frostburg, Feb. 1964 Carissimo Muratore, Dal 1908, nei tempi quando Tresca era a Pitsburgh, ho passato tutti i nostri giornali a tutti coloro che ho potuto avvicinare. Lo stesso qui ho fatto e farò con la "Controcorrente". Questi miei amici certamente hanno letto tutti gli scritti di R. T. "Cosas de Cuba", e quando hanno letto in No. 38 "A Piombo", me ne hanno detto delle belle in faccia. Mi hanno detto che la "Controcorrente" non è nè carne nè pesce. Un altro mi disse che se Castro era un simile a Franco, perchè gli S. U. non lo aiutano invitandolo alla Casa Bianca? come hanno fatto sempre con tutti i lazzaroni? Ho dovuto tacere. Poi a riguardo come avete scritto in No. 39 della "Controcorrente" che non è stata farina del tuo sacco ciò che scrisse R.T. qui hai tuttla la ragione del mondo. Allora il colpevole chi è, Felicani? che non ha cestinato i tuoi o gli scritti di R. T.? Allora se un prete vuole mettere un articolo nella "Controcorrente" per aiutare la chiesa può fare ciò? e l'editore del giornale dorme? Questo mi fa rammentare una favola: un giudeo fu fermato da un italiano sulla strada. Cominciarono a parlare. Avevano parlato due ore. Il giudeo era stanco e disse: Caro amico son sicuro che tu non hai capita un'H e nemmeno io di ciò che abbiamo parlato el sicuro sono che ci deve essere un fesso: o tu, o io. Poi, ciò che scrisse il signor Gozzoli nel No. 38, veramente cosa de Cuba, dicendo che sarebbe stato doveroso una cosa bella per gli anarchici di aiutlare i profughi. Ma veramente il Gozzoli non sa che roba sono quei profughi? Roba da chiodi. A riguardo come io la considero, la cosa è questa, senza girare a lungo: se il governo di Washington era amico di Castro come era con Battista allora Castro era un nemico dei lavoratori, ma è al contrario. Poi cosa vogliamo che Castro avesse fatto l'anarchia? Cosa hanno fatto gli altri? nula. Statevi sempre sano e saluti a Felicani. tuo F. TACCINO --*-- Lettera aperta al compagno Brand Caro Brand: Non avertela a male se ti do un consiglio, lo faccio per evitarti di fare mal sangue, mi piace saperti allegro e senza pensieri cattivi che ti possano disturbare la salute. Il mio consiglio è questo: Non dare retta a quel bolscevico di Michele Valente, se lui ti attacca è perchè come tutti i bolscevichi di questo mondo vuole avere sempre ragione. Non ci far caso, sono tutti uguali, pronti a battere sul medesimo tasto, tutti allo scopo di cavar fuori lo stesso suono. \'alente dice: "l Giudici hanno sempre ragione". Non è vero, mio caro, lui non vuole dire questo, quello che lui vuole dire è "I Bolscevichi hanno sempre ragione". Proprio cosi, come quel famoso ex marxista romagnolo. Te lo ricordi come lui diceva e faceva ripetere ai suoi scagnozzi? "Il Duce ha sempre ragione!" Ed ebbe ragione fino a quando non finì a Piazza Loreto. Gli altri hanno sempre torto, solo loro hanno sempre ragione. Sempre! Sempre! Sempre! Amen! CONTROCORRENTE-Aprile 1964 23

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