Controcorrente - anno XX - n. 41 - mar.-apr. 1964

dell'uomo di stato. (Alla larga da questi statisti!) Però si dice che l'ombroso mangiafranco alzò la coda perchè vide tra i presenti un individuo col quale non volle avere a che fare. Su questo particolare non so dirti niente. Non è importante perchè non vi fu scena o minaccia. DI che cosa ebbe paura quel campione del governo scalcinato dell'opportunista Moro che cacciò via Fanfani per mettersi al posto suo? Tutti i socialdemocratici sono girelle, fi. nanohe De Gasperi. Sullo ha agito da perfetto incivile. Meritava una sputacchiata. Sullo ha insultato tutti i presenti alla cena, inclusi gli invitati d'onore, cioè Console etc. Sullo merita una sculacciata. Chi gliela darà? lJa stampa italiana? No. A Roma o a Napoli non si conosce l'incidente, anche perchè la stampa italiana in America russa come sempre. Logicamente, il Console non ne farà una relazione ufllciale. Perciò siamo tutti fessi e contenti e Sullo, potrà ripetere la sua condotta quando andrà a visitare altri gruppi italiani all'estero. Oggigiorno i parlamentari italiani non hanno altro da fare che andare in giro, brindando e sbafandosi. Il Dipartimento di Stato che invita i rappresentanti di governi europei, farebbe bene a risparmiare tanto denaro, specialmente quando si tratta di delegati italiani, i quali dicono sempre "si" ad ogni richiesta americana, e dicono "sj" quando si mangia senza mettere le mani nelle proprie tasche. Dopo tutto, i ministri, i deputati, i grandi delegati etc etc. sono abituali a metter le adunche mani nelle tasche del povero Pantalone, sia esso di Avellino, di Benevento, di Salerno, di Campobasso o di Arezzo o Foggia. Done sono più gli uomini che una volta andavano a fischiare deputati e ambasciatori? Quando si apostrofava anarchicamente Podrecca o De Ambris? I più giovani sono vittime di apatia, quelli di mezz'età hanno avuto la croce o sognano di averla. I sedicenti giornalisti russano o fanno la ronda al Consolato. I proprietari dei due giornalucoli coloniali si accontentano di una manata di foraggine, un po' di reclame, tanto da poter tirare avanti. Nessuna missione. Tutto questo volevo dirti, cara "Controcorrente", sapendo che se avessi scritto altrove, sarei finito nel cestino. FANTASIO • 50 - Trombetta sfiiatata Quella trombetta radiofonica sfiatata ch'è la voce del sedicente "dottore" che ha il nome e l'apparenza di pesce (merluzzo, ad esempio) continua a lacerare l'aria in modo stridente. Dicesse almeno qualche cosa di concreto, di buono. Il pensiero è al disotto della mediocrità, la forma è banale, la voce non ha timbro maschio. "Exciting personality" - così si è fatto chiamare sui cartelloni esposti nelle vetrine dei salumieri e dei barbieri italiani. Eccitante davvero! Invita a dargli un calcio in quel sedere ch'è messo in mostra. Tommaso Nazzaro glielo tirò figuratamente con il manifestino-scudiscio, dopo lo sporco incidente del film su Mussolini. Bisognerebbe ripetere l'operazione, con un manifestino o col piede. Come si spiega la supina condotta dei membri del cosi chiamato Circolo Letterario col mantenere in carica presidenziale un disgraziato che ha conoscenza meno che pedestre della letteratura? Se i membri fossero persone serie, si rifiuterebbero di continuare ad alimentare la vanità di questo manipolatore di programmi radiofonici, ch'egli sfrutta. Questo richiamo vale anche per I commercianti che sono "sponsors" della pisciata alla radio. • 51 - Ancora Donna Rachele Aquile ari-osto-Nessuno, d'ora in avanti, potrà più sostenere che il fascismo non è definitivamente scomparso dal nostro Paese. A nessuno sarà più lecito un dubbio del genere: le retoriche aquile che volavano nei mitici cieli sono di nuovo morte e, questa volta, le 1ha uccise Donna Rachele. Le ha uccise e poi le ha spennate e cucinate in un ristorante aperto ai clienti ("senza distinzione di partito politico") da pochi giorni, a Rocca delle Caminate. Non prendetemi mai troppo alla lettera, per favore. Certo che non sono aquile. Sono polli, polli particolari. E' Donna Rachele che "autarchicamente li alleva, preparando per loro pastoncini di sua invenzione". Ma, a Rocca delle Caminate, da quella Vedova, con quel nome, che altro ordinare, entrando in quella trattoria, se non ex aquile littorie arrostite? ·A Donna Rachele Mussolini, come fate a chiedere un abbacchio? Cosciotti di lupa, invece, e, per secondo, Romolo e Remo, nella stessa padella, legati come porchette e, arrostiti, s'Intende. Come le aquile. Questa sì che è una "comanda" che si addice alla nuova trattoria di Donna Rachele. Non accusatemi di tentala ironia. Intenzioni ironiche, applicate a stiatue decapitate, diventano facilmente esercizi da iene di circo equestre. E' cronaca. Non dobbiamo rifiutarci di guardare in certi specchi. Il passato frigge ancora nelle pentole di Donna Rachele e l'avvenire non è più nostro. La mia generazione è quella che fu ingannata dal fu marito di Donna Rachele e suoi Soci. Ci sia consentito fare un poco le vittime. Andiamo, dunque in trattoria a bere il lambrusco di Donna Rachele. Sia detto subito: questa romagnola ebbe sempre un suo certo stile distaccato ed inattacca• bile anche durante il Ventennio. Proprio per ciò, per un riguardo ai fascisti (ce CONTROCORRENTE - Aprile 1964 111

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