Controcorrente - anno XX - n. 41 - mar.-apr. 1964

moto. Le forme de "L'Agitatore" e di altro materiate composto furono completrunente distrutte. Una scena selvaggia di rappresaglia poliziesca. La situazione era tutt'altro che incoraggiante. I recenti arresti e la minaccia di altri imminenti tenevano lontani i compagni liberi. L'unica persona che vedevo era Egte - la compagna di Zavattero col piccolo Vezio, il toro bambino. Dopo alcuni giorn1 di detenzione Zavattero, esonerato dall'accusa di associazione a delinquere, è rilasciato in libertà. Segue il solito processo contro gli altri arrestati. Maria Rygier, sempre temeraria quando si tratta di affrontare le autorità, si dichiara autrice degli articoli incriminati apparsi nell' "Agitatore". La sentenza per la Rygier: tre anni di reclusione. E' trasferita a Regina Coeli a Roma. Gli altri arrestati sono rimessi in libertà dopo qualche mese di carcere preventivo. Uscito dal carcere Pietro Dainesi ritorna al suo posto di lavoro io tipografia, come apprendista tipografo. Giovane entusiasta e Intelligente. E' predomina'to dal desiderio di fare. Posa a Individualista. E' ammiratore sconfinato della Rygier. Segue Libero Tancredi, direttore de "Il Novatore", rivista individualista, pubblicata in America. Dopo alcuni giorni si riallacciano i contatti. Dainesi con un gruppo di giovani compagni insistono perchè lo mi assuma l'Incarico di riprendere la pubblicazione de "Il Rompete le File". Fino a pochi mesi prima "Il Rompete le File" era stato pubblicato ad in'tervalli, in piccolo formato, come foglietto di propaganda spicciola per i soldati. Era iniziativa di Maria Rygier. Noi tutti che lo diUondevamo, lo consideravamo il più efficace mezzo di propaganda antimilitarista. Ora che la Rygier era In galera - dicevano Dainesi e gli altri - il giornale doveva continuare ad uscire. Si insisteva. Io esitavo. Sentivo di non aver la competenza di compilare un giornale, sia pure di propaganda spicciola. Tutta la mia esperienza consisteva nell'aver pubblicato, di tempo in tempo, qualche breve articolo in "Bandiera Rossa" di Modena, ne "La Gioventù Socialista", organo del movimento giovanile sindacalista stampato a Parma, ne "Il Lavoro• di San Giovanni in Persiceto, ne "La Squilla" e ne "L' Agitatore" di Bologna. Ne parlai a 2lavattero per avere Il suo parere. 2lavattero mi Incoraggiò. Ml disse: "Il Rompete le File" è una pubblicazione per i giovani. Tu sei giovane e non vedo la ragione perchè tu non possa riuscire a !are della propaganda effloace". Con questo incoraggiamento, armato di entusiasmo e buona volontà, lanciai il giornale. E polchè si tratta di documentare riproduco qui la circolare annunciante l'uscita del giornale, spedita nel Maggio 1912, e apparsa in alcuni giornali in Italia e in America. Eccola: •In quest'ora tragica in cui il militarismo ha Inzuppato l'Italia nel sangue, trascinando la popolazione nostra nel dolore e nella miseria, noi sentiamo il dovere di reagire con la nostra umile voce, ·e di aggiungere un nostro periodico ai pochi rimasti fedeli e ribelli in questa epoca. "Proprio in quest'epoca in cui lo spettro dell'assassinio collettivo si rispecchia tragicamente net nostro orizzonte, in questo giorno in cui vedemmo gli omenoni del socialismo pantofolaio inginocchiarsi innanzi alla tanto odiata monarchia - sorgiamo. "Noi non sappiamo se sarà duratura la nostra uscita, ma lo speriamo, perchè crediamo che i buoni, coloro che sentono il bisogno di propaganda sana e rinnovatrice, non mancheranno, come è loro dovere, di venirci in aiuto. "Maria Rygier ad un compagno di fede con lei imputato, prima di essere rinchiusa nel carrozzone che la portava a San Giovanni in Monte (forse l'ultima sua dimora) diceva: "Non vi curate di me, l'unico mio desiderio è che lavoriate pel bene dell'idea e che facciate risorgere "TI Rompete le File", che tanti sacrifici costò a me ad ai compagni d'Italia. Pregate i compagni d'Italia di fare qualunque sforzo a tal uopo e non stancatevi di far propaganda antimilitarista, specie in questo momento in cui democrazia e monarchia alleate insieme, tentano con la reazione più abbietta, di sacrificare i migliori. - Sorgete e incontrerete le simpatie di tutti i compagni dltalia, di coloro che '8JlCOr non hanno rinnegato l'idea. Di!!ondete la propaganda antimilitarista nella caserma, unico mezzo per rovinare il regime attuale. Nulla vi chiedo per me. Curate la propaganda e rate ciò che spetta di fare al buoni". "Noi non seguiamo la compagna nostra nel primo consiglio, perchè sarebbe viltà dimenticarsi di questa nobile donna che si immola per l'Idea, ma la seguiremo però nel secondo, quello ciOè di far rinascere il "Rompete le File". I compagni buoni dunque ci aiutino. GLI INIZIATORI * * * "N.B. - Con 'apposito comunicato preciseremo la data dell'uscit:a e intanto preghiamo i compagni di venirci in aiuto, richiedendo le schede di sottoscrizione e ritornandole piene, acquistiando le catitoline, organizzando reste a pro del "Rompete le File". Preghiamo Inoltre I compagni detentori di schede di rimettercele con sollecitudine. Chi desidera copie si arrretti a farne ordinazione. Per tutto quanto riguarda Il "Rompete le File'', scrivere alla Casella Postale 91, Bologna". * * * Ognuno può immaginare l'atmosfera difficile dell'ora. Ma a vent'anni non si va per il sottile. Ogni pericolo è un invito all'ardimento. Il "Caso Masettl" è un tasto pericoloso. La gente "quadrata", "rispettabile", "assennata", preferisce ta10 CONTROCORRENTE- Aprile 1964

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==