Controcorrente - anno XX - n. 40 - gen.-feb. 1964

RIVISTA DI CRITICA E DI BATTAGLIA. Fondata nel 1938 - Direttore: ALDINO FELICANI Indirizzo: CONTROCORRENTE, 157 Mlllt Street, Boston 9, Mass. CONTROCORRENTE ls publidled bl-ly. Mail adchss: 157 Mllk SL, Boston.AldinoFtllWII, Ultor 111d PlbllN .. Olflco al publiatk>n 157 'Mllk StrHt, Bostm 9, Mass. 5-ld•clus mali prMI- IUlhorlztdal Bmton, Mass. Subsalptlm $3 a -· Vol. 20-No. 4 (New Series #40) BOSTON, MASS. Jan.-Feb., 1964 PANORAMA Poche settimane fa, commentando la tragica morte del presidente Kennedy, abbiamo rilevato quanto delicata fosse la situazione politica degli Stati Uniti. Per altro si poteva prevedere allora che, almeno perchè la commozione sentita in tutto Il mondo per la tragedia di Dallas avrebbe frenato emozioni e manifestazioni contrarie alla politica degli Stati Uniti, un breve periodo di calma avrebbe permesso alla nuova amministrazione di fare un assestamento della situazione prima di dover confrontare decisioni di fondamentale importanza. Invece le nubi, sul campo della politica estera in special modo, si sono venute addensando; ed anche per quanto si riferisce alla politica interna le tensioni sono andate crescendo. Poichè questo generale peggioramento avviene proprio all'apertura della campagna presidenziale, le sue conseguenze possono essere molto serie. Difatti I prossimi mesi apriranno le porte a ogni sorta di accuse e contro accuse fra I contendenti nelle elezioni: ma senza dubbio favoriranno le posizioni più demagogiche, Impediranno una valutazione calma degli eventi, intimidiranno coloro che tenteranno di prendere una posizione che apra la via ad aggiustamenti fra le potenze in conflitto, e inviteranno i più estremi attacchi ad ogni programma politico che non operi nella sfera dell'Intransigenza più testarda. • • • Nella sfera Internazionale, ove la tempesta va più paurosamente addensandosi, la tensione fra le nazioni sud-americane e gli Stati Uniti, esistente fin da quando questi conquistarono, oltre un secolo fa, posizione predominante nell'emisfero occidentale, si è accentuata ancor più per gli avvenimenti del Panama. Gli incidenti colà scoppiati, per la stolta provocazione di alcuni studenti a proposito di esposizione di bandiere nella zona del canale, Indicano uno sdegno ed una Insofferenza per una si tuazlone in tollerabile della popolazione locale che va ben al di là dell'incidente che dette origine ai moti. Se elementi sovversivi presero occasione dell'agitazione, come certamente non mancarono di fare, AMERICANO essi solamente sfruttarono una situazione che la loro propaganda non aveva creato. Ed li fatto che il presidente Chiari, certamen te ben !ontano dai sovversivi per Ideologia ed interessi, sia costretto ad assumere un contegno di sfida agli Stati Uniti, è indice che egli non può divergere l'opinione pubblica da una campagna popolare contro gli Stati Uniti. Ma il malcontento non è limitato al Panama: soltanto poche settimane fa il governo argentino !u condotto dalla pressione pubblica a nullificare patti che garantivano a compagnie petrolifere straniere, controllate in larga parte da interessi americani, benefici e privilegi che l'opinione popolare Indigena ritenne carpiti ingiustamente attraverso a pressioni su un debole precedente governo. In tutto il resto del continente sud americano, pure escludendo naturalmente Cuba, la situazione politica sta deteriorando con estrema rapidità. Il Brasile, come estensione territoriale, popolazione e potenziale ricchezza la potenza più grande del Sud America, è in completo collasso economico e sociale. Il suo governo stesso può ad ogni momento essere costretto a provvedimenti rivoluzionari, che gli Stati Uniti non possono, nel loro presente modo di vedere, far altro che temere. In Bolivia la miseria dei minatori di stagno e di argento dà conforto ad una propaganda di odio contro un ordinamento sociale, la cui permanenza viene attribuita agli appoggi di interessi stranieri. In Venezuela, la più ricca nazione dell'America del Sud, in proporzione alla popolazione, l'iniqua distribuzione della ricchezza e del potere sociale condanna la grandissima parte della popolazione alla fame, in cospetto del lusso sfacciato di una infima minoranza, mentre, giustamente o ingiustamente, le compagnie petrolifere e minerarie straniere, In maggioranza di nuovo sotto controllo americano, vengono accusate di esaurire le ricchezze naturali del paese, e di perpetuare in potere una classe locale di sfruttatori. In ogni altra republica sud-americana la situazione politica è oltremodo precaria: in essenza la proprietà terriera, che attraverso all'economia della produzione di basici prodotti,

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