Controcorrente - anno XX - n. 40 - gen.-feb. 1964

china degli avvenimenti che cosa mai starà per uscire da quelle tenebre nessuno può dirlo. I giornali ci hanno detto che il bacio nell'incontrarsi con i pastori d'altre mandre di pecore fu simbolico. Non ci hanno detto se fu anche patetico. Che sia stato però anche quello di Giuda, di questo non ne dubitiamo. Un viaggio a quattro passi che noi ci saremmo andati a piedi o se mai con la carreda, egli niente di meno si affitta e si fa modellare un aereoplano tutto per conto suo e con un seguito di servi di 30 persone. Meno male che l'oste di Nazareth non ritorna più sulla ,terra - forse perchè ha paura di non finire in croce una seconda volta - altrimenti non solo si metterebbe di nuovo a cambiare l'acqua in vino ma cambierebbe i connotati anche a Paolo e a tutti i suoi servi. Nel suo pellegrinaggio l'abbiamo visto nell'atto ipocrita di baciare le rocce nella cappella primazia. Se il sole potesse riscaldare tutto quel sangue aggrumito versato su quelle rocce nelle guerre di religione, vi sommergerebbe lui e tutta la sua casta sacerdotale. A Megiddo col suo rosso e ricco mantello da viaggio si è incontrato con i dignitari di Israele. Un paese antico H quale non è più abitato e che si distingue solo da rovine. Da questo ci ha fatto felicemente sapere che secondo la tradizione biblica, una grande battaglia vi sarà combattuta prima del giudizio finale, e poi il mondo sarà distrutto da una bufera di fuoco, di grandine e di sangue. Come vedete il suo sadismo allegro e feroce gl'impedisce di ricordare anche quel che dice. Prima si bea nel dire che Dio si rivelò in forma d'amore e di bontà, e poi ce lo presenta livido e sporco di sangue. Senza rimorsi e che non perdona, crudele e stizzoso che infierisce on tutta la sua sfrenata ferocia. Noi lo ricorderemo il Dio di Paolo e ci auguriamo che quella bufera di fuoco e di sangue di cui egli terrorizza l"umanità, sia rossa come il suo saio che gli copre le spalle da mascalzone, e che il primo a pregustare quel grande artificio sia lui. Lavoratori, il Papa vi gabba. Poichè la pace non fiorirà nè dalla canna secca di San Giuseppe e lnè dalle vecchie cipolle della sapienza del papa. La pace fiorirà solo quando i popoli Si rifiuteranno di marciare all'ordine di novelli Hitler e di novelli Torquemada. Finchè non ci avvicineremo più in questa mèt,a non avremo ottenuto nulla di buono e di concreto e l'umanità continuerà a vivere sempre miserabile ed infelice. LUIGI CAIRO Italia che scrivei Alberto Consiglio: Camorra. Editore Cino del Duca. Milano Solamente Alberto Consiglio con la sua intelligenza non comune poteva presentarci un saggio storico sulla Camorra in modo esauriente, brillante e piacevole. L'autore ci introduce con questo libro nella "onorata società" attraverso le sue leggi ed il suo gergo rivelandoci e facendoci comprendere questo popolo napoletano la cui fama si è diffusa nel mondo quasi a simbolizzare l'italiano. * * * Ferdinando Petruccelli della Gattina: Napoli Polemica. Editore Cino del Duca Questo autore che fu patriota, uomo politico, romanziere, storico e giornalista inesauribile del secondo ottocento ci ha dato in questo suo libro postumo il vero clichè di una Napoli autentica nella sua civiltà e nella sua miseria. Una fotografia dal vero di questa capitale del Mezzogiorno che fino ad oggi nessuno scrittore meridionalista aveva saputo dare. Gli avvenimenti, i personaggi e la politica di quell'epoca borbonica e sanfedista sembra che trovino una rispondenza con i tempi attuali. L'editore del Duca non poteva fare un regalo migliore alle generazioni odierne con la pubblicazione di questo libro che in una viva narrazione conchiude con un capitolo brillantissimo sulla rivoluzione napoletana del 1848. Segnaliamo il volume a tutti coloro che si interessano ai problemi economici-politici-storici del mezzogiorno. * * * Malaparte: Don Camaleo Editore Vallecchi, Firenze L'editore Vallecchi da tempo sta curando l'opera omnia di Curzio Malaparte. Questo cvolume che da poco è stato messo in vendita è forse quello più caratteristico del romanziere scomparso. Infatti esso contiene tre romanzi satirici: Avventura di un capitano di sventura, Don Camaleo, Storia di domani ed un inedito: Il grande Imbecille. Qui la novità e la sorpresa, del tutto Inaspettate, per questo volume che vede la luce per la prima volta. Il grande Imbecille è Mussolini già coperto di ridicolo precedentemente nelle pagine di Don Camaèo e che qul viene beffato talmente dalla foga dello scrittore toscano che ci fa perdonare, a distanza di tempo, l'attacco di cortigianeria rivolto a Malaparte venti anni or sono. Kronos LETTORE - Se &ei d'accordo con noi aiutaci. Ollre alla contribuzione manda un indiri:;:;o. lerci in condi:;ioni di fare meglio e di piu'. Manda oggi &teuo la tua contribuzione. Que,ta e' la maniera pratica per metNon la&ciarci &oli. CONTROCORRENTE - Febbraio 1964 23

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