Quondolo dice Pupo Poolo e' vero E' stato col più vivo compiacimento che nelle gioconde feste di Natale abbiamo visto Il Papa Montini col saio rosato e con la pecorella fotografato in tutti i giornali i quali ci hanno detto che egli - bontà sua - volle dedicare generosamente e larghissimamente tutto il giorno di Natale fra gli ammalati e i poveri di Roma. Confortandoli e rallegrandoli del lieto evento del dolce babbino nato fra un bue e un asinello in una stalla di Nazareth il 25 Dicembre 1963 anni fa, e morto assassinato nell'età di 33 anni per la stupida malvagità degli uomini abbrutiti e per mandato specifico di suo padre. Non sappiamo se anche per consenso di Maria madre legittilna, di suo padre e poi anche sua. Ma non lo crediamo poichè dalla leggenda biblica si apprende che egli nella sua dipartita la lasciò nel lutto e nel dolore. Ma ora lasciamo la trinità che non ci riguarda e veniamo a Paolo. Abbiamo già detto che volendo dedicare quel giorno agli ammalati e al poveri di Roma, si assumeva il pesante compito di uscire fuori del Vaticano e recarsi sotto una pioggia gelida - come se ci fosse andato a piedi - in un quartiere di Roma dove tre su quattro voti favorirono il comunismo. Colà visitava l'ospedale dei bambini e poi proseguendo ancora fra gli altri ammalati e poveri di Roma gli furono parsidoni con lo stesso spirito con cui i pellegrini della terra santa erano onora ti nei secoli passa ti. Fuori della chiesa dell'arcangelo San Michele i ragazzi gli regalarono fiori, una pecorella, un cestino di frutta e una bottiglia di vino <non c'è male! diciamo noi). In una chiesa nella sezione di Tiburtino, roccaforte dei comunisti celebrò una messa anche per il riposo delle loro anime ed espresse dolore e rincrescimento che vi sono ancora delle persone che si ribellano al pensiero di annettere il vero significato morale unico ch11 Natale è la festa dei bisognosi e dei poveri. Poi per mettere le sue parole In azione camminò a poca distanza dalla chiesa fra un gruppo di case ad un solo plano e visitò una famiglia che spendeva il Natale In povertà e malattia. Romolo Proietti era senza lavoro. La sua famiglia di otto, vive in due camere. Una sua figlia di 27 anni, Emilia, è a letto per malattia di ossa da 15 anni paralizzata. Il Papa Paolo pregò al suo capezzale e poi le domandò se avesse qualche desiderio speciale per Natale. Al che essa rispose che avrebbe desiderato una casetta decente per la famiglia. Egli si chinò sul letto e replicò, ma la sua parola non fu udita. La baciò sulla fronte e poi con dolcezza carezzevole si accomiatò. Quanto al desiderio di lei, di preghiere quante ne volete, di casa mai. In via di ritorno al Vaticano si ferma anche all'ospedale dei ragazzi storpi e fra le altre cose dice anche a loro che Natale è la festa dei bambini. Rientrato in Vaticano onde mettere fondo e coperchio nella sua nobile missione, si reca nella basilica di San Pietro, celebra una messa alla presenza di 15 mila fedeli e poi dà loro la lieta novella che Natale rivelò Dio non in forma di forza, bellezza e splendore, ma in forma d'amore e di bontà. Con questo finisce la sua giornata, chiude il suo cuore ed augura a tutti buon Natale. Parlando poi del suo messaggio di Natale onde meglio illustrare <tutto lo sfondo luminoso tracciato su quella tela, daremo la parola ai giornali d'informazioni. Ecco alcune frasi: "Il suo messaggio è stato umanissimo, toccante e profondo come una pagina del vangelo. Egli si è rivolto come Cristo augurando pace, serenità, letizia, fiducia e felicità. Tutte queste cose belle -ha detto lui - si possono ottenere solo con l'arma spirituale della preghiera, con la volontà divina e la bontà cristiana". Come vedete un discorso veramente polletrico e anche con i cavoli... Il quale se non fosse perchè noi tizzoni d'inferno alle stupide preghiere ·non ci crediamo, lo accetteremmo di buon gusto anche noi. Intanto il più che possiamo dire è che Paolo è un pantheon di mota e un cesso di ipocrisia ancora più sporco e più schifoso dei suoi predecessori; un furbo di sette cotte; si è dato alla politica, conosce tutti gli alberi compreso quello della cuccagna e non ha altra virtù che la pirateria più raffinata, più evoluta e più ingorda. Il suo Dio anche se vellutato di moda fa sempre parte della consegna della notte di San Bartolomeo, e cioè, uccidete tutti. Egli saprà scegliersi i suoi. Ecco ciò che i preti accettano e che Paolo glorifica. La notte di San Bartolomeo fu benedetlla dal Papa e decorata con una medaglia cattolica: "Pro Hugonotorum strage". Medaglia, coniata a Roma nel 1572. Il viaggio in terra santa. Terra santa è terra anche di schioppettate. Non si è fatto certo accompagnare da una ciurma di poliziotti perchè aveva paura del malocchio, ma perchè non gli fosse capitato quello che alle volte capita agli ospiti mal voluti. La tradizione biblica ci dice che la prima volta che Gesù incontrò Pietro, Giovanni e Giacomo, fu nella spiaggia del mare mentre essi pescavano. Li fece apostoli e disse loro che da allora in poi li avrebbe messi a pescare uomini. Egli fedele alla tradizione ha fatto lo stesso, e cioè, ha lasciato di pescare pesci nell'acqua sporca del Vaticano e se n'è andato a pescar uomini nel torbido della politica in Palestina. Ci auguriamo buon atterraggio e buona fortuna. Quei popoli hanno dovuto sentirsi come sotto un soffitto basso murato fra l'ignoto e l'inatteso. Avranno sentito l'avvicinarsi di una catastrofe e la presenza d'un malfattore. Tra quelle tenebre avranno visto serpeggiare il tradimento, e nessuno può prevedere a quali orribili effetti condUITà un pensiero delittuoso una volta posto sulla 22 CONTROCORRENTE - Febbraio 1964
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