compagni, sia per le spese, che per altro, e si eviterebbero cosi tante porcherie che sono avvenute a scapito del movimento. Se i compagni dovessero rimanere indifferenti in questa delicata questione di VOLONTA', sarebbe indice che l'anarchismo in Italia è in stato preagonico, e non ci resterebbe che abbassare la saracinesca come un negoziante fallito, e non parlare più di anarchismo, per non fare oltraggio all'Ideale ed offendere la memoria dei nostri Maestri. Ai compagni tutti che leggeranno questo scritto, dettato dal cuore, e nello stesso tempo con l'animo avvilito nel dover conFinestra aperta RIVOLUZIONI FRODE Stiamo assistendo ad una vera epidemia di rivoluzioni. . . somuniste-socialiste. In una parola: marxiste. E che cosa sono queste "rivoluzioni" marxiste? Rivoluzioni fatte dai proletari operai e contadini per liberarsi dallo sfruttamento e dall'oppressione capitalista? Che tu stai sognando, proletario! In queste rivoluzioni i proletari c'entrano poco o niente. Se caso mai c'entrano come carne di cannone. Queste rivoluzioni sono fatte di "rivoluzi·onari professionali, che vivono di questa professione, sostenuti da Intellettuali generalmente disoccupati ed affama ti, aborti intellettuali che raramente hanno sufficiente cervello da guadagnarsi la vita in una professione legittima e si buttano nella professione di mestatori di folle, come la più facile per farsi carriera, e di soddisfare la loro vanità, e riempire la loro pancia. La politica è piena di questi aborti intellettuali che sl spacciano per riformatori di costumi, sanatori di corruzione politica, crociati contro l'ingiustizia sociale, e paladini della redenzione proletaria senza redenzione proletaria, se il loro giuoco di bussolotti gli succede in abbagliare le masse lavoratrici, le quali gli dovranno servire da truppe d'assalto per arrivare al potere. Perchè questi aborti intellettuali si buttano nel marxismo e non cercano di crearsi un nido comodo e fruttifero negli ingranaggi del capitalismo? Molti di essi lo farebbero volenti eri, se altri del medesimo genere non avessero dlggià Il piede nella torta, difendendola con accanimento contro ogni intrusione da parte di altri corsari. Rigettati, quindi, dal poter partecipare al banchetto dei pescecani borghesi, si buttano a ... sinistra, fra i pescecani marxisti che aspirano a divenire, ad arrivare al potere, invece di esserci già arrivati. Ed il marxismo ai giorni nostri è divenuto il rifugio di tutta la zavorra intellettuale che aspira a mettere le mani nella torta statare tante porcherie, li invito ad esprimere il loro punto di vista attraverso la " BUSSOLA ", ricorrere sin che si è in tempo, ai ripari contro l'invadenza ANTORITARIA che da un certo tempo spadroneggia nel movimento, poco curandosi di mandarlo alla malora, ma se non ci opporremo a questi "dittatorelli" da strapazzo, addio movimento, non ci resterà che sperare nella gioventù, in quella poca gioventù che istintivamente sente il bisogno della libertà, ed il disprezzo per i principi autoritari. ERNESTO BOZZO Genova, Novembre 1963 dello stato e a sedersi al convivio degli eletti del futuro e presente paradiso marxista. Ed osservate i più puri marxisti al potere, cioè i marxisti-leninisti - i più puri marxisti si chiamano loro stessi - e vedrete che di coscienza e umanità verso i proletari che li hanno aiutati a conquistare il potere ne hanno ancor meno dei borghesi, giacchè sorpassano questi in cinismo e crudeltà verso gli stessi proletari. E l'idealismo, lo spirito di sacrificio, l'amore per le masse che ne è divenuto in essi? Gli si è perduto per la strada nella •accanita lotta di carpire il potere ai cannibali borghesi che lo detenevano prima di essi. L'idealismo, lo spirito di sacrificio, l'amore per le masse gli si è svanito, li ha abbandonati mentre si dibattevano con unghie e denti, imposture, machiavellismi, crudeltà ed anche assassinii, massacri in massa; e poi al momento che mettevano e mettono proletari e contadini rivoltosi contro il paredòn per fucilarli, come si sta facendo da cinque anni dagli svergognati e cinici "rivoluzionari" castristi-comunisti in Cuba. Rivoluzioni frode: uguali a "rivoluzioni" comuniste-socialiste. Non vi è nulla di autenticamente genuino, onesto, progressivo in esse. La loro direzione non è verso più libertà per il proletario, i produttori di tutto, di quello che gli era permessa sotto il capitalismo. Tutto è falso, storpiato, tradimento di promesse fatte, cinismo ed indifferenza per i bisogni del popolo. L'ipocrisia invade tutto il meccanismo dello stato, ed è una corsa al trafugamento di milioni di dollari da parte dei capi marxisti, i quali li nascondono in fondi secreti nelle banche degli stati capitalisti, per maggiore sicurezza. E' la voce comune su Castro e compagnia, come su altri ~rivoluziom1ri" del medesimo tipo filibustiero. Come si sviluppano queste rivoluzioni frode comuniste-marxiste? Come si caratterizzano? Che vi si nasconde sotto la maschera "socialist.a ?" Una "rivoluzione" comunista-socialista è la festa dei burocratici marxisti. E' la cuccagna per costoro, coperta dall'insegna socialista. Senza "socialismo" la burocrazia statale si deve accontentare di pappare le tasse, che specialmente in paesi non industriaCONTROCORRENTE - Febbraio 1964 17
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