Controcorrente - anno XX - n. 40 - gen.-feb. 1964

dalo con le autorità fiscali, e di Luigi Antonini, tronfio presidente del Consiglio Italo-Americano del Lavoro. Antonini, che ha la mania delle onorificenze, ha pronunziato uno dei suoi panegirici imbastiti di vuota retorica. Omaggi servili. Insulsi richiami storici che farebbero arrossire finanche uno studentello di scadente punteggiatura. Ha detto che l'Italia è divenuta la repubblica di Mazzini. Ma quando mal Mazzini sognò una repubblica papalina? Il cardinale Spellman, prelato oscurantista, ha biascicato la invocazione al banchetto di New York, chiedendo a Dio misericordioso di rivolgere il suo "sguardo benigno" sul sonnolente Segni, il quale sembrava un pietoso anemico in attesa di una iniezione di ferro Zambelletti. Avete dato un'occhiata al Regresso del 18 gennaio? Da destra a sinistra: Antonini che somigliava ad un cane asmatico, tando tondo; il cardinale Spellman col suo viso di porcellino ben pasciuto; Segn'I che anela di mettersi sotto le coltri, stanco del freddacelo infame americano e delle pisciate oratorie dei prominenti. Non sappiamo se il Cancelliere tedesco, il Presidente della Francia o altri statisti europei, siri'ani, egizi, israeliti, i cambodiani siano festeggiati chiassosamente dai loro connazionali quando vengono a Waslrlngton a chiedere prestiti o a sottoscrivere la politica americana. Ma slamo quasi certi che le pubbliche onoranze sono rese da comitati composti da persone distinte e serie dello stesso gruppo etnico del festeggiato e con la cooperazione di illustri americani. Se Segni non fu informato della recentissima sconcezza di Pope col fisco, la colpa è di Sua Eccellenza Fenoalteo dal nome che sembre un lassativo, e del Console generale, marchese di Montezemolo o Semolino. Altro lavativo. Il Console avrebbe dovuto insistere che il comltato-banchetto fosse formato fuori del solito recinto in cui Pope fa ballare le sue marionette. E ciò vale anche per quella grancassa di Luigi Antonini. Ma il Console, ricordando ciò che avvenne nel passato, quando l'Ambasciatore Fenoaltea calò le brache (ciò che non aveva fatto Brosio, o ci sbagliamo?), se ne lavò le mani come Pilato, dicendosi lietissimo di addossare a Pope e ad Antonini la responsabilità di spacciare i biglietti per il banchetto. E' un male incurabile che affligge le nostre colonie. Il pesce puzza etc. etc.: il cattivo odore emana dal Consolato Generale che è in combutta con il vecchio prominentume. Ci turiamo il naso, ci sciacquiamo la bocca e con un pernacchio in direzione del marchese Semolino, del Regresso e dei miserabili giornaluncoli che non hanno avuto il coraggio di protestare, ce ne andiamo per conto nostro. SOLITARIO • 46 - I monarchici di Pacciardi Il collegio nazionale dei probiviri del PRI ha espulso dal partito l'on. Randolfo Pacciardi. Era una deci&1one ormai scontata, un puro atto di contabilità. Con esso viene archiviato il caso Pacciardi e si conclude la carriera democratica dell'ex comandante della brigata internazionale "Garibaldi". Che cosa f,arà ora Pacciardi? Appena uscito dal partito egli ha fatto appello ai rancori, ai risentimenti, alle ansie di rivalsa di tutti gli scontenti delle varie formazioni politiche italiane. Il suo è una specie di malinconico richiamo agli ex. Al nuovo movimento da lui tondato hanno infatti aderito ex monarchici, come Cesare Degli Occhi già deputato del PDIUM, ex :liberali qualunquisti, come Oddo Spadazzi, ex giornalisti criptocomunisti comej Tomaso Smith, al quale Pacciardi affiderà la direzione d'un suo progettato settimanale, dal titolo "Strade Nuove''. Fra coloro che hanno dato l'adesione al nuovo movimento di PacciardL c'è poi l'ex capo di stato maggiore generale Liuzzi che attualmente pubblica le sue memorie di guerra nella collana d"una casa editrice fascista, l'ex generale Domenico Montanari, gli ex generali Arturo De Felice e Giovanni Martini. Ci sono anche un certo numero di nobili dell'aristocrazia nera, ex dignitari in Vaticano. Quanto ai rapporti internazionali, Pacciardi ha in programma un viaggio in America e un incontro politico con l'ex ambasciatrice Clara Booth Luce. •In questa diaspora di ex che si raccoglie intorno all'on. Pacciardi, i consorziati di origine repubblicana sono pochi; tre o quattro, nomi di qualche rilievo (l'ex assessore alla Nettezza Urbana di Roma Gaetano Borruso, il deputato regionale siciliano Salvatore Sanfilippo, l'ex esponente della direzione del PRI Vincenzo Sammartino) e uno scarsissimo seguito d'iscritti della provincia di Grosseto e di Frosinone. Il nuovo movimento di Pacciardli si chiama "Difesa repubblicana" e ha come slogan "Rifare la Costituzione e costituzionalizzare la destra". In poche parole, riscrivere la Carta costituzionale italiana sui modelli dello statuto albertino. E' un finale di carriera malinconico che l'ex comandante della brigata "Garibaldi" si poteva forse risparmiare. Dal!' "Espresso'', 2-2-1964 N.d.R.-Un altro uomo finito a mare. • 47 - Ah! Il "dottore" radiofonico Cara Controcorrnete: Sono certo che avrai visto un manifestino di Tommaso Nazzaro che denunzia vari compari coinvolti nella proiezione di uno stomachevole film fascista. Roba dozzinale. Nazzaro è fortemente irritato contro un radio-annunzlatore con il nome di un povero pesce. La sola differenza è che il merluzzo non ha pretese di essere un cefalo, mentre il trombettiere radiofonico bostoniano dallo sguardo di sardina morta, si dà del dottore. Egli difficilmente balbetta l'inglese e, In quanto allo italiano, il suo monotono scilinguagnolo fa 12 CONTROCORRENTE - Febbraio 1964

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