anarchici italiani. I miei scritti su quella rivista sono stati un "reportage" di eventi europei e italiani e di commenti su gli stessi. Vi ho pubblicato articoli nei quali ho esaltato l'azione degli anarchici nella " resistenza ", vi ho acerbamente criticato le mene politiche di tutti i partiti, incluso il "saragattiano" Saragat, e quel che più ha dato fastidio ad alcuni, sono state le mie critiche al comunismo e castroismo. Dalla stessa rivista sono stato più volte insultato e con uno solo dei suoi collaboratori ho dìscusso. Gli altri non ho degnato di un mio commento. Perchè se mi è permesso commentare o criticare gli atti di altri, è proibito discutere gli atti pubblici degli anarchici? Io ho semplicemente discusso e commentato ciò che certi anarchici han fatto o detto pubblicamente. Non ho rivelato nessuno degli inesistenti segreti, ma discusso cose di pubblico dominio. Se con qualche mia critica ho colpito nel segno, tanto meglio. E' dacchè ho incominciato a criticare pubblicamente il filo comunismo di certi maggiori esponenti dell'anarchismo italiano che altri han preso coraggio e, l risultati si vedono dal graduale cambiamento che può notarsi in U. N. So che Borghi ha voluto e imposta la firma alla mia condanna di tre che si rifiutavano farlo. Come altri pensano, incomincio a credere io pure che Borghi ha sollecitato la " segnalazione" dalla California, per poi limarla e imbellirla per ·ottenere lo scopo che si prefiggeva. Cosa ha vinto? Se Armando Borghi o qualcuno dei suoi scolaretti hanno veramente qualcosa di serio da dire sul mio conto, lo facciano specificando fatti e dandone le prove. E che firmino i loro nomi. Tutto il resto potrà essere soltanto roba da fogne. Siano quelle di Roma o quelle di San Francisco. Il che non so se risponderà a quella particolare specie di " educazione anarchica " n " costume anarchico " di cui qualcuno ha scritto. Hugo Rolland ------------- SACCO E VANZETTI Leggo su " Lotte Nuove" di Cuneo dell'll novembre un articolo su " Sacco e Vanzettl " in cui si annuncia che la De Laurentis Film ha accantonato il film già iniziato sui due martiri italiani vittime del capitalismo americano. Non posso ancora credere che il Dr. De Laurentis dopo varie e chiare dichiarazioni sia alla radio, che alla Televisione che alla stampa di effettuare questo film ora, forse pressato da sollecitazioni americane (paura:) si sia deciso di accantonare (per non mai farlo?) questo film. Ricordo che rotocalchi hanno pubblicato, ed il Dr. De Laurentis ha mai smentito, in occasione dell'inaugurazione dei nuovi stabilimenti della sua Casa Italo-Americana, De Laurentis assicurò che il primo film girato da questa Casa sarebbe stato proprio la tragedia dei due italiani che a 43 anni dal suo inizio è ancora cosi viva nell'opinione pubblica mondiale. Questa decisione dell'accantonamento mi ricorda una confidenza ricevuta da un grande attore italiano durante il ciclo di rappresentazioni del dramma " Sacco e Vanzetti" di Vincenzoni e Roli. Quel caro attore mi disse " Si ricordi che Dino De Laurentis non farà mai un film su Sacco e Vanzetti se non verrà prima almeno la riabllitazione da parte americana, ed il fatto che abbia acquistato i diritti da Vincenzoni e Roli conferma che non vuole che il film possa essere girato da altri. Tutti conoscono i legami che ha De Laurentis con l'America capitalista per non capire queste cose. Giuro che allora queste parole mi fecero tanto male ma le giudicai un po' troppo pessimistiche. Ora ml risovvengono e mi stanno convincendo che quell'amico aveva, forse, purtroppo ragione. Se questo accadrà vorrà dire che Sacco e Vanzeti dopo essere stati giustiziati da PUGNALATAINCORA? prezzolati americani al servizio del capitalismo americano saranno uccisi una seconda volta da un loro connazionale. Non ha pensato e non pensa il Dr. De Laurentis che la sua decisione oltre a far tanto male alla causa di Sacco e Vanzettl porta nuovamente tante lacrime e dolore ai familiari dei due eroi italiani? Non pensa che sarebbe ora che gli italiani si svegliassero, e lui alla testa data la sua prominente posizione in campo cinematografico, richiedessero alla democratica America quella "Giustizia Sociale" che si attende da tanti, direi troppi, anni? Non pensa il Dr. De Laurentis che 43 anni di sofferenze e di attesa possano bastare e che Sacco e Vanzetti non potranno riposare in pace finchè " Giustizia " non sarà loro accordata? Non ha paura di mettersi dalla parte dei Thayer, dei Fuller, ecc.? Voglio ancora sperare che la notizia di "Lotte Nuove" sia stata una notizia avventata od inesatta e che il Dr. Dino De Laurentis vorrà fare pubblica rettifica chiarificatrice dando una data precisa alla realizzazione del film. In difetto dovrà constatare che il detto di quel filosofo: che, Il Capitalismo non ha pudore ne patria è sempre valido. Cuneo, Novembre 1963 MARIO FAVRO RETTIFICA Il mio articolo apparso sul no. 38 di " Controcorrente " conteneva una nota In riferimento a '"L'Agitazione del Sud"· Tengo a dichiarare che a mia richiesta mi fu inviata altra copia del giornale e che ogni disguido fu di natura postale. L'articolo in parola avrebbe dovuto esser pubblicato nel no. 37 e non essendo apparso allora. non mi son curato di rettificare la nota ed il testo stesso non aspettando la pubblicazione a cosi tarda data. NOMADE CONTROCORRENTE- Dicembre 1963 17
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