DI UNA VERTEN2A AI COMPAGNI AMICI E NON AMICI ·AI QUALI LO SCRITTO ACCLUSO POTRA' INTERESSARE 10 Ottobre 1963 Ho creduto fare alcune copie dello scritto redatto da Giuseppe Rose e Piero Riggio acciocchè esso raggiunga e sia noto agli anarchici delle Federazioni e Gruppi ai quali mj è possibHe inviarlo. Ringrazio i due estensori del documento, Giuseppe Rose e Piero Riggio per l'opera da loro svolta nel tentativo di sbrogliare una matassa resa più intrigata da maldicenze e cattiveria. Era inevitabile che ai due inquirenti non fosse possibile colmare certe lacune e vedere con chiarezza per meglio giudicare quegli eventi dei quali mancano dei necessari elementi di prova. In un prossimo tempo un mio scritto in risposta a insinuazioni o libelli borghiani farà luce su molti dei punti oscuri della vertenza. La prossima pubblicazione di una biografia di Alberto Meschi da me compilata, dirà della parte avuta dal defunto compagno nel movimento " garibaldinista" e più tardi, un altro lavoro in preparazione, farò la storia completa di quell'episodio sfortunato, la parte da me ed altri compagni avuta in esso. Posseggo sul soggetto una ricca raccolta di documenti e pubblicazioni che al tempo si interessarono del movimento e in modi vari furono coinvolte nella polemicaccia che ne sca turl. Tutto questo materiale, non appena avrò fiinito di servirmene, sarà da me donato alla raccolta di Studi Sociali dell'Istituto Feltrinelli. Prossimamente, prima delle pubblicazioni sopra accennate, darò dei chiarimenti su alcuni punti che a Riggio e Rose non è stato possibile elucidare. Di nuovo ringrazio Riggio e Rose per il tempo dato per giungere a quel che han potuto, con un lavoro paziente, per quanto difficile, sgradevole e disinteressato. Hugo Rolland ALLA COMMISSIONE DI CORRISPONDENZA DELLA FAI - TORRE DEL GRECO - A UGO ROLLANO, VIA ROSSELLINO, 7 SETTIGNANO, FIRENZE - LORO SEDI Con lettera del 15 marzo 1963, Hugo Rolland, richiamandosi ad alcuni scritti contenuti in U.N. del 25-3, 6-5 e 29 luglio 1962, nonchè del 10-2-1963, ritenuto che gli scritti in questione contenessero "apprezzamenti, commenti ed insinuazioni calunniose", sfociati successivamente nella pubblica diffida da parte della C. di C. della FAI (U.N. del 3 marzo 1963), chiedeva a noi un " giurì d'onore " " per accertare se le accuse contenute negli scritti di U. N. e nella " bolla,. della FAI " fossero "basate o meno sulla verità"· Il Zl marzo stesso mese, noi sottoscritti, allo scopo di poterci "avvicinare " ai veri motivi che avevano determinato la pubblica diffida della C. di C. ci rivolgevamo al Rolland per conoscere quali fossero - a suo modo di vedere - le ragioni che avevano potuto originare la presa di posizione della predetta C. di C., presa di posizione che ci appariva inusitata e giustificabile soltanto con motivi di massiccia gravità. Nei mesi successivi - dall'aprile ad oggi - abbiamo " cercato" di venire a conoscenza degli elementi di fatto che potessero comunque, costituire la base sulla quale inquadrare la vicenda ultima e, cosi, tentare di dare quel giudizio concreto, per il quale eravamo stati investiti. Dobbiamo, preliminarmente, dire che poverissimi ed insignificanti sono stati gli elementi !ornitici direttamente, per modo che, soltanto alcune pubblicazioni dell'epoca, alla quale rimonta - secondo noi - la prima " rottura " ufficiale tra il "movimento anarchico" ed il "diffidato", ci è stato possibile "apprendere " quanto segue: a)-che il " diffidato " Rolland aveva, allora, altro nome; b)-che lo stesso fu uno dei " dirigenti" del " movimento garibaldinista "; c)-che per la sua attività in seno al detto "movimento garibaldinista" il Rolland fu aspramente criticato, tanto che si rivolse ad un compagno per " costituirgli un giurì d'onore" per provare che quanto egli " aveva fatto e faceva " (si era alla fine dell'anno 1926) " era prodotto dalla sua perfetta buona fede ". d)-che il Rolland, sin da quell'epoca, era da ritenersi sostanzialmente messo fuori dal "movimento anarchico" Italiano, in America ed in Italia. Non ci è stato possibile, per il periodo successivo, colmare la lacuna temporale che va dal 1927 al 1962 ed anche se il Rolland afferma di essere stato collaboratore di giornali e riviste anarchiche, con la firma di " Sigfried ", questa circostanza ci appare irrilevante ai fini della vicenda presa in esame, giacchè - ammesso, per ipotesi, il contegno censurabile del Rolland nella vicenda del " garibaldinismo " resterebbe da dimostrare se i redattori delle pubblicazioni anarchiche fossero o meno a conoscenza che sotto lo pseudonimo di " Sigfried " si celava uno dei " dirigenti " del "movimen• to garibaldinista ", dalla storiografia più accreditata messo in una luce oltremodo "equivoca"· Alla fine del 196:1 ed ai primi mesi del 1963, il Rolland pubblicava, in riviste non anarchiche, alcuni scritti critici su alcune posizioni del "movimento anarchico", in seguito ai quali, e più specialmente con riguardo a quello contenuto ne " La Parola del Popolo " dicembre 1962 - gennaio 1963, scaturi la segnalazione e quindi la nota di U.N. del 10 febbraio 1963. Se non fosse stato per il titolo di "Giù la maschera" - che lasciava trasparire un 14 CONTROCORRENTE - Dicembre 1963
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