APiombo E' passato un altro "Labor Day". Esso originalmente era la data dedicata in questo paese, a simboleggiare la forza del lavoro organizzato, alla pari di quelJa del l.o Maggio celebrata internazionalmente. Nei tempi che furono essa era servita per passare in rassegna le conquiste operaie fatte nel campo economico e sociale, e a preparare la classe lavoratrice per ottenere sempre maggiori benefici e diritti, e per il riconoscimento di più ambite libertà, sempre negate alla gente del lavoro. Era la giornata dedicata alla rivendicazione di tutti i diritti umani, sociali e morali, alla lotta contro tutte le nefandezze e gli abusi del capitalismo perpetrati ai danni della classe lavoratrice. Ma gli anni hanno purtroppo, cambiato uomini e cose, e la lotta di classe si è impantanata ai margini di un capitalismo furbo e sempre esoso più di prima, che ammantato del pelo d'agnello, continua a sfruttare, tiranneggiare e tenere sotto controno le forze del lavoro con la somministrazione dello zuccherino ... che ne ha addolcito la bocca e fatto cascare i denti. .. Cosi questa data ha perso completamente le sue finalità, la sua vera fisionomia, e si è ridotta ad una qualunque festa che serve solo a far fare discorsi addormentati ai vari capi e sottocapi deJJe varie unioni ed a dar luogo a sparute manifestazioni paratorie, ove è assente la stragrande maggioranza della gente del lavoro mentre si esibiscono e pavoneggiano, completamente spennati, i variopinti, boriosi e poco illustri duci. .. e ducetti. .. e i caporali in ritardo, che daJJe casse del movimento operalo vengono lautamente stipendiati. Nel maggior numero dei casi essi sono gli arrivati nudi alla mèta ... e che solo questa parte possono e sanno rappresentare. Ma è meglio non di• vagare, e .torniamo a bomba. Il "Labor Day" come oggi, è una data come le altre che si celebrano in questo paese, e serve solo a dare alle genti un'altra giornata di riposo che ognuno trascorre a proprio gusto. La festa del lavoro americana, come il primo maggio hanno perso l'impulso originario, il loro obiettivo, il loro significato storico. C'è rimasto solo il nome e la data, le parate addomesticate, ammaestrate e addormentate, e le ciarle scolorite e ammuffite fatte a solo scopo pirotecnico che non trovano eco. Lo stendardo delle sempre giuste e insoddisfatte rivendicazioni proletarie è stato ammainato. Al posto del rosso garofano, simbolo di lotta, di riscossa e dl rivendicazione, oggi troneggiano le medaglie papaline, le commende e le stelle cavallerizie ... , quelle stesse patacche che ieri erano ritenute, e lo sono tuttora per quelli ancora sani di mente e di carattere, un insulto alla dignità delle persone amanti del progresso e della civiltà umana. Mercoledì 28 Agosto ha segnato una data memorabile per la storia d'America e del mondo. Duecento Mila persone, la stragrande maggioranza negri unitamente ad alcune decine di migliaia di cittadini di razza bianca, si sono ritrovati a Washington, provenienti dai più remoti angoli degli Stati Uniti, per far sentire solenne e ammonitrice la loro protesta contro il disumano, incivile e antisociale trattamento a cui è sottoposta da sempre la razza negra. La cosi detta "marcia su Washington" condotta civilmente, imponente per numero e dignità, è stata la più colossale adunata di protesta contro l'ingiustizia razziale. I negri domandano giustamente, uguaglianza di lavoro, uguaglianza di diritti. o meglio, di tutti quei diritti che oggi godono solamente i bianchi. Oltre venti milioni di cittadini americani, dopo un secolo dall'atto di emancipazione degli schiavi emanato da Lincoln, che voleva significare la fine della schiavitù e del servaggio, essi sono stanchi di essere trattati da cittadini di seconda categoria. L'editto di Lincoln scritto sulla carta e proclamato ai quattro venti non si è avverato, anzi in molti casi è stato interpretato al rovescio, e peggiorato la situazione. E' cosi che ali' ombra dell'obelisco di George Washington e del Lincoln Memoria!, 200 Mila cittadini hanno gridato il loro basta. Per essi più di ogni altro ha parlato il pastore battista Martin Luther King, che ad un certo punto del suo dire si è espresso con queste parole: "In un certo senso siamo oggi riuniti nella capitale di questa repubblica per incassare un credito. Quando i fondatori deJJa nazione scrissero le parole deJJa Costituzione fu come se avessero firmato una cambiale che permetteva il diritto alla vita, alla libertà, al ,benessere. Ma l'America non ha finora onorato questo impegno, invece ha pagato il popolo negro, con un assegno a vuoto, ma di quegli assegni su cui le banche scrivono... " restituito per mancanza di fondi". Oggi è come se il negro vivesse in un'isola solitaria di povertà in mezzo a un oceano di ricchezze. Ma sappiatelo, non ci sarà riposo nè tranquillità in America fino a che i nostri diritti non ci saranno restituiti ". Noi non ci illudiamo e tanto meno siamo facili e confonderci. La "Marcia di Washington" non avrà risultati positivi immediati. Ma essa ha scosso il macigno, e indubbiamente segna la data di svolta nei rapporti tra bianchi e negri, e l'avvio al riconoscimento del principio della dignità umana. Franco e Castro continuano a fucilare. In Spagna il generalissimo ha fatto fucilare due esponenti antifranchisti. A Cuba Castro ha fatto fucilare tre esponenti anticastristi. I due dittatori, Franco fascista, e Castro 26 CONTROCORRENTE - Ottobre 1963
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