ciascuna volta. Mi è parso molto migliore di come lo avevo immaginato; un uomo sincero, onesto e bene intenzionato a secondo il suo modo di vedere e pensare. Certo è che se lui ci crede colpevoli, è uomo da riconfermare la sentenza di morte. Io non posso comprendere come potrebbe ritenerci colpevoli con tutte le prove che abbiamo in nostro favore. Però la mia paura è che lui non creda ai nostri testimoni, che sono in gran parte italiani e che si lasci convincere dal fatto che i nostri due giuri sono tutt'ora convinti della nostra reità. Temo anche che non riesca ai nostri cari ,e comprendere dall'arruffata grande massa di verbali e altri documenti legali del caso, le viziosità, iniquizie e ostilità del giudice e del prosecutore contro di noi. Ad ogni modo, sembra che le cose vadino prendendo migliore piega e avvocati e amici nostri sono molto più incuorati e confidenti in questi ultimi giorni che nel passato. Il Governatore ha detto che io ci ho fatto buona impressione e gli piaccio assai. Mi dicono che Lui e la commissione annunceranno la loro decisione sabato prossimo e voi la imparerete prima di ricevere questa mia. Ad ogni modo, state calmi e fatevi coraggio. Il vostro aff. fratello vi bacia e abbraccia con tutto il suo cuore. BARTOLOMEO VANZETTI • • • • Famiglia Vanzetti. Villafalletto, Prov. di Cuneo, Italy. August 4, 1927 Miei Carissimi: Ho saputo che Luigina si è imbarcata per l'America all'Havre. Io sto abbastanza bene; sono calmo e preparato a tutti gli eventi. Siate forti anche voialtri. Questa sera sapremo la decisione del Governatore. <Comunque essa potrà essere, la difesa e gli amici continueranno a fare tutto ciò che la situazione consentirà di fare in nostra difesa. Vi giuro la mia completa innocenza di questi o di qualsiasi altro crimine. Non vergognatevi di me. Verrà un giorno in cui la mia vita sarà conosciuta qual'è, e allora chiunque si chiamerà Yanzetti sarà lieto e orgoglioso del suo nome. Già tutti quelli che mi conoscono mi amano e mi rispettano... Ho scritto la mia pietra -inebre con un ventennio di vita sacrata alla giustizia e alla libertà per tutti. E se dovrò morire per suprema ingiustizia di uomini e di cose, potete stare sicuri che nessuno dei miei nemici sarà pianto come sarò pianto io. Ma io non voglio che i miei amici piangano. Voglio che essi siano sereni e forti e continuino per me l'opre della vita. Io voglio che voi tutti mi cantate, anzichè piangermi e che mi facciate vivere nei vostri cuori che devono essere saldi, bravi e lieti - per letizia di vita. Lotterò fino all'ultimo per vincere. Fatevi dunque animo. Vi abbraccio tutti con cuor di figlio e di fratello. Vostro figlio e fratello, BARTOLOMEO VANZETTI LEPOLEMICHE Alcuni lettori italiani hanno dato segno di vita. Hanno protestato per le critiche pubblicate contro alcuni uomini noti nel movimento anarchico italiano. Prendiamo atto della protesta. Cogliamo anzi l'occasione per ripetere delle cose risapute da tutti. CONTROCORRENTE è una pubblicazione che non ha mai chiuso le sue colonne a nessuno. Quando qualche compagno ha ritenuto necessario denunciare attitudini ritenute avbitrarie e ingiuste, non abbiamo esitato ad aprirgli le colonne perchè registrasse la protesta come la sentiva. Le critiche pubblicate recentemente e in questo numero è giusto siano conosciute da tutti coloro che si interessano del !uturo del movimento. Informare i compagni sulle cose che alcuni ritengono storte, è parte della nostra funzione di propaganda. Le cose storte devono essere denunciate e corrette. Quando si scorge la minaccia di soperchierie da parte di un gruppo che tende imporre degli atteggiamenti che fanno a cozzi con i metodi di libertà che sono fondamentali, allora bisogna insorgere. Noi siamo sempre stati contro i metodi dittatoriali. Rifiutando di pubblicare queste critiche diventeremmo noi stessi parte del gruppo che cerca di buttare alle ortiche i compagni che hanno osato sollevare delle proteste. Noi esortiamo i compagni a meditare sulla critica da noi pubblicata. Troppo sovente si addiviene a conclusioni che hanno la caratteristica di linciaggio, contro compagni che meritano di essere ascoltati. Nel nostro movimento dovrebbe essere accordata la libertà di parola e di difesa. Per questa ragione noi mettiamo 11, disposizione dei compagni le colonne della rivista. Coloro che sono criticati, se lo desiderano possono fare uso delle nostre colonne per mettere a posto le cose - correggere errori e fatti che non corrispondono alla verità. CONTROCORRENTE-Agosto 1963 9
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