A Piombo I Benchè al 30 giugno vi erano In America 70 milioni 319 mila persone occupate, si calcola ufficialmente dallo stesso Ministero del Lavoro, che ve ne erano anche 4 milioni 860 mila disoccupate. Con dati matematici alla mano si calcola che altri 26 milioni di lavora tori verranno ad ingrossare questa cifra al termine dell'anno 1970, mentre vi saranno nello stesso periodo di tempo 14 milioni di lavoratori che avranno lasciato li lavoro a causa di morte e per ritiro in pensione. Rimane cosi da provvedere 12 milioni di nuovi posti di lavoro, cosa che allo stato dei fatti e delle cifre, nessuno è in condizioni di prevedere come ciò sarà possibile. Al contrario le stesse fonti ufficiali, sono allarmate e ritengono seriamente difficile la soluzione di questo vitalisslmo problema. Difatti esse ci dicono che negli ultimi 15 anni sono state create 10 milioni di nuove " jobs ". Ora crearne 12 milioni da oggi al 1970, è talmente difficoltoso, che può sembrare un sogno. Risulta che a causa della automazione e meccanizzazione apportate nell'industria in generale nel periodo che va dal giugno 1962 al giugno 1963, 400 mila operai sono stati eliminati. Questo solo basta a dare una visione esatta di quello che potrà avvenire nel futuro, continuando, come è sicuro, con nuove macchine a sostituire la forza lavoro. Il Segretario del Lavoro W. Wlllard Wirtz ha rilevato che questa cifra sull'occupazione "giudicata superficialmente" sembra buona, ma più approfondite Indagini mettono in evidenza che la disoccupazione, rispetto al giugno 1948, ha seguito un andamento constantemente crescente. Nel giugno di questo anno c'erano negli Stati Uniti 1 milione e 500 mila disoccupati in più rispetto al 1948. " Ci rendiamo conto, ha detto Wirtz, che la situazione non è affatto soddisfacente se teniamo In considerazione l'andamento della disoccupazione negli ultimi 15 anni". Pur tenendo conto della sincerità nella documentazione e nei rilievi fatti dal Ministro del Lavoro, non ci è dato conoscere cosa si intende fare per provvedere a rimediare alla grave situazione che confronta la classe lavoratrice nel prossimi anni, quando un sempre maggiore afflusso di mano d'opera si riverserà sul mercato del lavoro, e quando Inevitabilmente le immancabili nuove macchine continueranno a mandare a casa altre centinaia di migliaia di operai annualmente. A Washington sono stati presentati, sia dall'amministrazione che dal lavoro organizzato molti progetti, che se messi in esecuzione potrebbero portare semmai un qualche sollievo, che naturalmente !ascerebbe li problema Insoluto alla base e maggiori preoccupazioni future. Ma oltre all'insufficienza di un programma serio e definito che mettesse fine a questa preoccupante situazione, nemmeno le vaghe promesse e paroloni dei politicanti rispondono ai fatti. Si continua a camminare con I piedi di piombo In tema di legislazione in favore della classe lavoratri• ce, mentre si continua a servire gli interessi della classe capitalista, che non intende mollare a beneficio di chi ha creato la sua ricchezza. Solo quando Il éappio sta per arrivare alla gola, essa è costretta a mollare e cedere e semmai dando con il contagocce quel tanto che basta ad abbonire la classe lavoratrice, e farla ritornare all'ovile. E tanto non basta. Lo sanno, o •almeno lo dovrebbero sapere anche i dirigenti delle varie organizzazioni operaie, alle quali essi hanno imbottito il cranio. I palliativi hanno fatto il loro tempo, e così gli aggiustamenti temporanei, che se servono a turare un buco ne aprono immediatamente altri sempre più numerosi. Occorre sostituire ai vecchi sistemi ancora vigenti un completo piano di risanamento che metta la classe operaia al livello delle innovazioni meccaniche, che permetta a questa di godere I benefici che le machine apportano. Occorre ridimensionare la distribuzione delle ore di lavoro e il relativo compenso a beneficio della classe lavoratrice. Beneficio che oggi va solo e unicamente a vantaggio della classe capitalista. In parole povere, bisogna provvedere in maniera che la macchina non sia la nemica dei lavoratori ma bensl sua alleata. E ciò si potra ottenere con una seria riduzione delle tasse a carico della gente che produce, una efficace riduzione delle ore lavorative, con la riduzione dei favolosi profitti dei datori di lavoro, con un più adeguato miglioramento della scala dei salari agli operai e con portare a 60 anni il limite d'età per la pensione, e che questa sia corrispondente alle esigenze della vita, e non a quel tanto che è solo sufficiente a non morire di fame. Solo cosi ci awieremo verso una migliore società più civile, umana e fraterna, degna dei tempi nuovi, che non possono essere più quelli della frusta del dispotismo e dello sfruttamento. A prova di quanto in parte è sopra detto, abbiamo la progettata eliminazione dal posto di lavoro di 40,000 ferrovieri adibiti al servizio di fuochisti alle dipendenze di varie compagnie ferroviarie degli Stati Uniti. L'automazione ne è causa prima. Le compagnie asseriscono che con le attuali locomotive non sono necessarie due persone, perchè basta un solo macchinista. Dal canto suo l'unione fa rilevare che per maggior sicurezza nella guida sono indispensabili quattro occhi, anzichè due. Di più le compagnie vogliono l'abolizione delle attuali regole sulle paghe e sul turni di lavoro, cosa questa che permetterebbe Il licenzia26 CONTROCORRENTE - Agosto 1963
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