Quaderno proletario MicheleBokounine Tessere la biografia di Michele Bakounine in poche pagine è impossibile o inutile. Inutile, se lo si voglia ridurre a un arido e scolastico promemoria di fatti e di date: nato a Twer nel 1810, morto a Berna nel 1876, etc., etc. Impossibile, se di quella vita ricchissima si voglia sviscerare il ricchissimo significato e trarne un degno insegnamento; perocchè il quadro della vita di •Bakounine, di questo russo cosmopolita, di questo pensatore soldato, di questo idealista assetato d'azione, travalica ogni confine predisegnato, spezza i limiti angusti d'ogni cornice d'ordinaria misura. Narrare la vita di Bakounine è narrare la vita del socialismo e della rivoluzione in Europa per oltre un trentennio (18401876); ogni importante processo di idee o di fatti rivoluzionarii l'ebbe aiutatore o partecipe. Vorremo guardare la vita di Bakounine sotto l'aspetto anedottico e romanzesco? Basterebbe la sua fuga dalla Siberia traverso la China, il Giappone e l'America meridionale (1860-61) - fuga dovuta al fascino personale con cui conquise il governatore Mouravieff che, incaricato di sorvegliarlo, non seppe ricusarsi ad allentargli la catena - per dare materia ad un capitolo del più vivo e del più drammatico interesse. Studieremo noi particolarmente la sua attività di agitatore e di propagandista? La rivoluzione di Dresda che egli con Wagner (allora rivoluzionario ardente in politica quanto lo fu poi in musica) organizza e dirige (1849) - la conseguente condanna a morte, onde lo salva il famigerato Nicola imperatore, per inchiodarlo prima in fortezza, poi balestrarlo in Siberia - la propaganda organatrice che egli fa In Italia nei primi anni dopo il sessanta, fondando sezioni dell'Internazionale, eccitando scioperi, redigendo giornali, andando delegato dell'Internazionale italiana al Congresso di Basilea - la parte presa nel 68 alla Lega della pace e della libertà, come membro della minoranza collettiva - l'Alleanza universale della DemJocra.zia da lui fondata a Ginevra, d'onde irraggiava col fascino e la potenza d'una popolarità portentosa, Alleanza che ha un'importanza decisiva nella storia dell'Internazionale - i vari! giornali da lui scritti o diretti, "Zemlia i Volia" a Londra, la "Fèdèration Nomande ", le "Jugement populaire ", la brillante " Egalitè" in Svizzera, quest'ultimo con Varlin, Malon, De Paepe, Rèclus, progettò ciò, spingendo la sua azione agitatrice assidua in Italia, in Francia, nel Belgio e nella penisola spagnuola, ove l'Alleanza Bakouninista trova incremento e favore, e senza mal lasciare di cospirare per la libertà della cara terra nativa - la lotta col Consiglio generale di Londra inspirato da Carlo Marx e l'azione esercitata nel MICHELE BAKOUNINE Giura Bernese (Neuchatel, Chauxde-Fonds, Locle, S. Imier, Moutier, 1869-70) dove solleva e trascina dietro di sè le popolazioni e le converte all'anarchismo - poi nel 1870 il suo intervento nella insurrezione di Lione, la breve dittatura a Bordeaux e la battaglia ingaggiata per un organamento rivoluzionario immediato del socialismo teorico e pratico, che insieme salvasse la Francia dallo straniero e instaurasse in tutta Europa, colle sole forze spontanee del popolo, all'infuori di ogni accentramento di governo e di Stato, un nuovo ordine sociale di cose - infine la parte presa all'infelice sommossa di Bologna nel 1874, il suo bizzarro trafugamento dall'Italia dopo l'insuccesso, il suo isolamento a Lugano e la morte che lo colpi a Berna nello abbandono - quanta miniera di riflessioni, quanta sorgente d'inspirazione per noi! O vorremmo piuttosto considerare Bakounine l'uomo di penna e l'uomo morale - da quando, ufficiale d'artiglieria nel suo paese, in onta al nobil sangue onde discende, divenuto cospiratore, riparava in Francia (1845) per essere espulso poco di poi e tornarvi, celebre ed acclamato, nel 48, e quivi i romanzi della Sand sviluppavano primamente in lui il rampollo socialista - fino a quando le scissioni intestine delle tendenze autoritarie del socialismo tedesco, il funesto e contradditorio misticismo di Giuseppe Mazzini, spremevano dal suo ingegno e dal suo cuore quelle pagine di fuoco e fiamma che s'intitolano: "Lo Stato e l'Anarchia", "Gli Orsi di Berna" e "l'Orso di Pietroburgo" (Neuchatel 1870), CONTROCORRENTE- Agosto 1963 21
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