Controcorrente - anno XX - n. 37 - lug.-ago. 1963

Su "Controcorrente" ha scritto, durante il suo soggiorno americano, Gaetano Salvemini, amico personale di Felicani, il quale conserva in una sorta d'archivio numerosi manoscritti e lettere del grande storico italiano. Ormai Aldino Felicani è vecchio e malato, ma non rinuncia ancora alla sua battaglia per gli ideali umanitari. Di tanto in tanto raduna i professori della Harvard University di Boston, tra cui i due Schlesinger, padre e figlio, e sottopone loro una nuova iniziativa per la riabilitazione legale di Sacco e Vanzetti. Tra i firmatari dei suoi appelli si leggono i nomi di Joseph e Stewart Alsop, i due noti colomnists politici americani, la moglie e il figlio di Roosevelt, i sindacalisti George Meany e Walter Reuther, senatori e prelati di ogni Stato e di ogni confessione rel!giosa. Strenuo difensore Aldino Fel!cani, costretto ad abbandonare l'Italia per 24 condanne originate dal rifiuto di obbedienza militare, ricorda ancora con accento disperato le condizioni dei lavoratori emigrati nei primi anni del secolo e degli emigranti italiani in particolare. "Terribili" è l'aggettivo che ricorre più spesso nelle sue descrizioni, mentre parla con venerazione di Roosevelt, che "per primo accolse le idee di giustizia sociale che gli anarchlci italiani emigrati predicavano e che costarono la vita a Sacco e Vanzetti ". Felicani è stato un amico personale del due anarchici e un loro strenuo difensore sulle piazze, sui giornali, nelle campagne per la raccolta di fondi, nelle lotte anche recenti per la loro riabilitazione legale. Ha fatto anche da consulente in una serie di trasmissioni televisive sui canali americani, dedicate alla rievocazione della tragica vicenda di Sacco e Vanzetti. La riabilitazione morale dei due anarchici è ormai un fatto acquisito in tutto il mondo ed il merito è indubbiamente dell'opera instancabile di Aldino Felicanl. "Controcorrente" ha pubblicato testimonianze a favore di Sacco e Vanzetti inviate da Albert Einstein, Anatole France, Sinclair Lewis, H. G. Wells, Upton Slnclalr e da numerosi altri intellettuali di fama internazionale. "In una delle ultime visite nella cella della morte - dice Aldino Felicani - promisi di far risuonare i loro nomi e la loro innocenza nel mondo: intendo mantenere questa promessa fino all'ultimo giorno della mia vita. La protesta contro quel delitto è sempre viva. Non si contano più i libri che discutono quel caso, analizzandolo da ogni punto di vista. Gli studiosi giungono sempre alla stessa conclusione: Sacco e Vanzetti furono vittime di una diabolica congiura, sacrificati in odio alle loro idee di eguaglianza e giustizia sociale". Aldino Felicani è oggi un specie di pesce fuor d'acqua. Anarchico in un paese dove non ha senso il comunismo e dove non riesce ad attecchire il social!smo, Fel!cani è recentemente divenuto cittadino americano. Ha giurato di rispettare e di osservare quella costituzione che contiene tutti i principi di uguaglianza dell'anarchismo. L'ho fatto per i miei figli, spiega Felicani che per anni aveva rifiutato di assumere qualsiasi cittadinanza, perchè " cittadino del mondo ". Felicani è molto conosciuto e stimato negli Stati Uniti, perchè è un galantuomo. Ma è anche un romantico e questo spiega la sua fede nell'anarchismo. "I socialisti italiani - mi diceva in quella sera del settembre scorso - devono ricordare che se tolgono l'umano dal loro socialismo, diventano comunisti. C'è un solo modo per capire e riconoscere i comunisti e i fascisti: chi nega o trascura l'umano è un fascista o un comunista". " Controcorrente " Felicanl, come tutti gli anarchici, non è un politico. La politica è la morte della anarchia; l'entusiasmo, invece, ne costituisce l'ossigeno. Aldino Felicani è un entusiasta, pieno di acciacchi ma entusiasta. Non ha mai voluto stringere amicizia con Kennedy, perchè "è amico dei preti di Roma". L'anticlericalismo è oggi il denominatore che accomuna i restanti anarchici d'America. La loro rivista, u Controcorrente", pubblica di tanto in tanto frasi contro la Chiesa cattolica, il clero, la Repubblica italiana. In una nota polemica nei confronti di un settimanale italo-americano di New York si legge: "in quelle pagine stampate spurgano politicanti di tutte le risme e colori, laburisti, fascisti vecchi e nuovi, e vi salmodiano i preti della romana chiesa; consoli e proconsoli della repubblica papalina attualmente centrata e rimorchiata a sinistra .•. ; con il governo della repubblica che emana da piazza San Pietro ... ". Il Concilio Vaticano II.o viene sinteticamente indicato come il "coreografico ecumenico ". Si tratta, tutto sommato, dl un anticlericalismo mattacchione, anche se individualmente tenace. "Io non saluto più - mi diceva Felicani - quei compagni che si avvicinano ai preti". Sorprende tanta accanita prevenzione verso il mondo cattolico da parte di una persona che ha combattuto numerose battaglie per affermare la giustizia e l'uguaglianza tra gli uomini. Leggendo più attentamente le lettere degl! anarchici Italo-americani alla rivista, ho scoperto nel giorni successivi che l'anticlericalismo costituisce l'unico cemento che li tiene legati. Non vi rinunceranno facilmente, perchè si tratta di un anticlericalismo acritico, poco impegnato, fatto di luoghi comuni e, soprattutto infondato. E' quello più duro a morire. Intanto i cattol!ci americani aiutano Fellcanl nella battagliaglia ancora in corso per la riabilitazione legale di Sacco e Vanzetti. E' l'unica e forse l'ultima ):>attaglia degl! anarchici d'America. u L'avvenire d'Italia " Bologna 3 maggio 1963 Sergio De Marchia CONTROCORRENTE - Agosto 1963 11

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