Controcorrente - anno XIX - n. 36 - mag.-giu. 1963

banane. . . aì trìonfl legali della maffla. Alla cassazione di Roma sono state confermate le condanne contro gli antifascisti che nel giugno del 1960 a Genova stroncarono con la loro azione di piazza il tentativo tambroniano a ripristinare il fascismo. Intanto qualche tempo prima i mafiosi-banditi frati di Mazzarino venivano assolti; (ora in appello condannati) -; assoluzione in appello dei mafiosi dapprima condannati all'ergastolo per l'assassinio del sindacalista Carnevale. Migliaia di assassinati e scomparsi in Sicilia per opera della mafia. Alla polizia di un paese che poliziescamente controlla ogni suo abitante, - cittadino o non, - non è mai stato possibile scovare i perpetratori di tanti delitti. Ora che d'un colpo dalla " onorata società" sono stati massacrati cinque agenti di polizia, due militari e due civili, le dormienti autorità hanno iniziata la battuta di caccia agli assassini. Vedremo se anche questa volta il tutto finirà col non trovare l'elefante nella bacinella d'acqua. Dopo le elezioni del 28 aprile in cui la maggioranza dei partiti han perduto voti ai comuunisti, socia! democratici e liberali, da tutte le destre si è levato un coro di recriminazioni contro Giovanni XXIII. Lo accusavano di aver dato aiuto e conforto alla causa comunista. Se il Roncalli non si fosse quasi subito dopo ammalato gravemente, chisà se a qualcuno non fosse venuta l'idea di attaccare falce e martello alla bandiera papalina. Oggi che l'Italia si arrabatta con un governo non governo in seguito al mancato accordo tra partiti socialista e demo-cristiano, per evitare, a detta di Nenni, lo scioglimento delle nuove camere, indizio di nuove elezioni e probabile altro salto in avanti del partito comunista e della destra " liberale"; partiti e fazioni nei partiti si accusano a vicenda per la situazione politica tragico-comica in cui trovasi il paese. Ogni soluzione della crisi è rimandata a dopo il congresso socialista che si terrà in ottobre. Intanto al governo rimarrà il governo che non governa. Ma, dato che la situazione è quella che è, non sarebbe il caso di provare a governare senza governo. Come si volta e gira la frittata, il risultato sembra esser lo stesso. CHI SI RIVEDE! - A voler disbrogliare la matassa e solvere di colpo lo intrigato imbroglio, è accorso non altro che Randolfo Pacciardi. Dopo l'affare dell'aeroporto di Fiumicino e la silenziosa soluzione del processo Pacciardi-Paese-Sera, dell'onorevole ex ministro non se n'è sentito più parlare. Per un momento/è sembrato che la batoste elettorali prese dal povero partito repubblicano avessero eliminato anche lui. Invece, risultato eletto per una delle tante anomalie delle pastette elettorali che favoreggiano la rielezione di certi uomini, l'onorevole ha ripreso fiato. Alle destre parlamentari della democrazia cristiana convenute a Venezia, il "repubblicano" ha indirizzato una lettera contenente la sua proposta di regalare all'Italia un governo tipo gollista, (presidenziale ail'americana, dice lui). Certe innegabili benemerenze del passato continuano a tenere in vita un enigma la di cui vera ftsonomia è ormai ben nota. * .. ~ * PEZZI GROSSI IN VIAGGIO. I potentati della politica internazionale han viaggiato tutti verso Berlino. E' stata una specie di gara di popolarità apparentemente vinta dal presidente Kennedy. Inoltre, pare certo che Kennedy dopo essere arrivato, guardato e parlato, abbia vinto qual• che altra cosa più sostanziosa dell'accoglienza clamorosa dei tedeschi occidentali. In Inghilterra il presidente ha trovato un governo sotto accusa perchè dello scandalo Keeler-Profumo; un governo dal prestigio ridotto a povera cosa. In accordo con MacMillan o MacMillan in accordo col ppresidente, il progetto per l'armamento atomico multi-nazionale della NATO è stato accantonato. E' stato un progetto che non ha trovato In dal suo nascere eccessivo entusiasmo presso alcun paese partecipe alla alleanza atlantica. In Italia Kennedy ha trovato un altro governo senza autorizzazione a governare e tanto meno a prendere impegni militari di carattere internazionale. Se positivo è stato il suo incontro con Paolo VI, il positivismo potrà essere stato soltanto tale da accrescere la sua popolarità " at home ". Il ricevimento popolare romano ha brillato per la sua indifferenza, mentre l'addio rumoroso del popolo napoletano è stato un caloroso tributo. In sostanza, tutto som• mato e sottratto, i risultati politici della visita in ltalia ammontano ad un netto zero. Il viaggio in Irlanda, come è stato detto, personalmente sentimentale, non ha mancato di valore propagandistico che gli sarà di aiuto negli S.U. In Germania però, a Bonn, le cose sono andate alquanto differentemente e il lato positivo assai più rilevante di quanto appare esteriormente. Kennedy è stato celiato per aver condotto nella Germania occidentale, e particolarmente a Berlino, una specie di campagna elettorale. De Gaulle che ha seguito subito su le orme di Kennedy, ha disdegnato di recarsi a Berlino dicendo di non essersi recato in Germania per partecipare ad una contesa elettorale. Comunque, i suoi colloqui con Adenauer, il designato futuro Cancelliere Erhart e altri membri del governo federale, si sono conclusi in un quasi completo fallimento. Tutta la stampa francese ammette Ja sconfitta degolliana e altrettanto fa la stampa tedesca. Kennedy è riuscito a fendere l'unione franco-germanica e gli eventi dei prossimi mesi ci diranno assai più. 4 CONTROCORRENTE - Giugno 1963

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