a pagarne le spese. La quistione morale, ha avuto comunque un peso relativo, perchè in Inghilterra lo sanno perfino i ciottoli delle strade, che in tema di " dolce vita " non hanno nulla da invidiare a quella di Roma. E' il ministro che non doveva mentire e poi ritrattarsi, e la paura di compromettere la sicurezza nazionale, che hanno maggiormente allarmato e scandalizzato ... Di fronte agli attacchi ed ai calci tirati un po' da tutti, Macmillan è riuscito a mantenersi in sella, bcnchè questo è un altro colpo mortale al conservatorismo inglese, che è destinato quanto prima a fare la valigie. Le modelle... continueranno sempre a far cadere nella pania Tori, Torettl e Sir. E' questa la storia di tutti i tempi e specie per quelli che possono spendere a spandere senza controllo. E pensare che poi gli stessi puritani... sono i primi che gridano allo scandalo. L'ex Ministro Guardasigilli Palmiro, che ne pensa della pazza criminalità di Stalinbaffone, che ha sempre sostenuto e difeso; del suo tramonto decretato da Krusciov, ed ora della sua risuscitazione, iniziata da parte dello stesso Krusciov, che adorò, lo approvò e lo sopportò supinamente durante tutta la sua bestiale carriera per spodestarlo e liquidarlo dopo la sua morte, e per oggi, come oggi, fare marcia indietro e iniziarne la riabilitazione? Sappiamo in partenza che la nostra richiesta non avrà risposta da parte di Palmiro, il " Migliore". Essa però regge alla pari per quanti seguono le orme dell'infallibile, e che come lui hanno osannato e magnificato le gesta dei tiranno rosso, e le buffonate del suo successore, in tema dl approvazione, liquidazione, bando e riabilitazione. Il Muratore LABUROCRAZIA, QUANTOCOSTA Si dovrebbe almeno saperlo. Che poi il conto della spesa non si sia mai conosciuto, dovrebbe dipendere dal fatto che la Ragioneria dello Stato non si è finora preoccupata di renderlo noto, o anche perchè farne il conto deve riuscirgli particolarmente difficile. E' certo, ad ogni modo, che il Ministro del Tesoro il quale, almeno lui, dovrebbe esserne informato, ne sa tanto poco che ha creduto necessario di dover affidare l'incarico di accertarsene ad una speciale Commissione, la quale essa pure, per quanto presieduta da un ex-deputato e ministro che ha continuato finora ad occuparsi per conto dello Stato dei problemi della produttività, non è riuscita ad un accertamento che possa ritenersi preciso. Secondo il Bilancio in corso, 1962-63, la somma registrata per il funzionamento della Burocrazia risulterebbe in 1332 miliardi di lire, che sarebbe, però, soggetta a tutte le variazioni in corso per corresponsioni straordinarie, aumenti, premi, ecc. Ci sono poi, a confessione della stessa Commissione, le "spese nascoste" nelle pieghe dei vari capitoli del Bilancio e che non figurano come tali. Cosi che la Commissione ha dovuto concludere che la spesa effettiva deve essere molto superiore a quella registrata come tale. Anche se non è riuscita a stabilire di quanto sia superiore, la Commissione ha dovuto tuttavia constatare che una larga parte del personale statale è In soprannumero e non è produttiva. Tra le rimunerazioni pagate e il rendimento, ha affermato che non c'è nessun rapporto. Mentre in tutte le Aziende il costo è annullato e superato dall'utile (e guai se non lo fosse!) in quella dello Stato, quando la spesa non è a vuoto addirittura, si registra una perdita. Come si può rimediare? Con qualche ritocco o spostamento? No, il rimedio non può trovarsi altrimenti che organizzando in altro modo, razionalmente e produttivamente, come In tutte le altre aziende, grandi e piccole, il personale, perchè sia fonte di entrate e non già di perditte. Esattamente cioè come noi abbiamo sempre sostenuto. Ma chi ascolta? Il bello è che nei calcoli del reddito nazionale le spese per il personale statale vengono messe a far mucchio e ad elevare in aumento il reddito, comprese le crescenti spese che lo Stato fa in perdita per il proprio apparato burocratico! da "Noi, Repubbllca.nt" 28 CONTROCORRENTE - Giugno 1963
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