Controcorrente - anno XIX - n. 36 - mag.-giu. 1963

Simbolo di tirannia Il. PllPA Noi non versiamo lacrime sul suo cadavere nè portiamo il lutto. I giornali ci hanno detto che in tutta la sua carriera ecclesiastica regnò per 10 lustri. Se egli fosse morto prima di incominciare la sua carriera avrebbe sparso meno fango e meno veleno in questo mondo già pieno di affanni e di dolori. I gazzettieri a tanto al rigo lo hanno definito il Papa buono, consolatore degli afflitti, apostolo della pace universale e amico sincero di tutti i popoli di ogni razza e di ogni fede, compreso - si capisce bene - anche quella di tutti i devoti della forca, di tutti gli scannatori e di tutti gli arnesi da galera. No, il Papa che prende posto ufficiale fra i criminali e gli sterminatori di popoli come Franco, Hitler e Mussolini non può essere nè onesto e nè umano. L'ultima sorpresa c'è pervenuta dalle visite d'occasione conferite col maggior piacere al genero e figlio del famoso dittatore. E mentre ieri si dichiarava guerra senza quartiere al comunismo e all'ateismo militante su piano mondiale come lo chiamava lui, oggi per grazia di Dio e disgrazia dei popoli si è finito con lo scambio di infinite cortesie, telegrammi di auguri e cordiali strette di mano. Vera sorpresa della diplomazia ecclesiastica e della sua caverna segreta. Luogo schifoso dove si accoppiano e si fecondano tutte le turpitudini, tutte le indignità e tutti gli abbomini. In quella fortezza impenetrabile (Jeggi il Vaticano), all'ombra di quei muri tetri uno mercanteggia il suo buon Dio o l'altro calpesta la giustizia che lo immaledice. I cristiani del mondo libero, compreso il nostro presidente Kennedy, ad un voltafaccia cosi improvviso e cosi schifoso ne devono essere restati più che sconcertati. Noi conoscendo la loro serietà di meritrice sappiamo che sono tanto cinici, tanto bugiardi e tanto insinceri che nemmeno delle loro fedi di nascita si può essere sicuri. Tra loro gli sguardi, i sorrisi, i pensieri e anche le parole d'onore contano poco o meno. Ognuno sa di essere fraudolente e sospettato insieme. Ognuno ha le sue segrete intenzioni e sa perchè ha agito in quel dato modo. Ma nessuno osa dire il suo delitto, come nessuno porta il nome del proprio padre. Comunque sia, è bene che si sia dato al mondo questo spettacolo. Cosi tutti potranno capire che la massima, circa la politica fondamentale della chiesa Cattolica Romana espressa nel trattato di diritto canonico col motto: "Quando domina la fede, usa violenza; quando domina l'errore, usa la clemenza", resta sempre immutabile. Questa massima, in termini più chiari, può essere espressa col detto popolare: " Quando sei martello batti, quando sei incudine statti". Tale politica per quanto machiavellica, ha permesso alla chiesa di Roma attravedso tante procelle, tanti crolli di imperi e di monarchie, dl portare fin qua ' E MORTO in salvo la navicella di San Pietro. Ma a misura che si è andato sviluppando e consolidando il potere terreno della monarchia ecclesiastica, si è venuto ad indebolire il suo potere spirituale, cioè, l'autorità del papato. La chiesa di Roma, quando umile e sottomessa subi le persecuzioni più feroci ed i martirii più orrendi sotto gl'imperatori romani acquistò tale ascendente spirituale sui popoli, da convertire alla fede di ·Cristo i più accaniti persecutori, gli stessi imperatori, tutto il mondo pagano. Alleata con gli umili e con gli oppressi, riuscl a dominare i potenti, ma una volta alleatasi con questi ultimi, divenne nemica dei primi. La cheisa rimana sempre ossequiosa e devota ai tiranni, quando non potè accentrare nelle sue mani il potere politico, ma divenne feroce e tiranna essa stessa ogni qualvolta potè afferrare la direzione della pubblica amministrazione. La chiesa cattolica è rimasta perciò, attraverso i secoli, l'immagine immobile, immutabile della tirannia materiale e spirituale. Il Duce, più prudente (perchè più vile) di Hitler, credette di rafforzare la sua posizione quando concluse il famoso concordato col Vaticano. "La storia dimostra - proclamò in quell'epoca Mussolini - che tutti quelli che si sono messi contro la chiesa di Roma, in ultimo sono restati sempre sconfitti". La storia invece ha dimostrato il contrario di ciò che affermava il Duce, e cioè, che la chiesa cattolica ha sempre tradito i suoi alleati quando il continuare a sostenerli poteva fare pericolare la sua posizione. Francisco Franco, seguendo l'esempio ed il consiglio di Mussolini, si è alleato ai gerarchi della chiesa cattolica per attuare 'il suo delittuoso attentato contro il popolo ed il legittimo governo del suo paese. E la gerarchia cattolica sta facendo tutto quanto è in suo potere per aiutare la causa dell'insanguinato tiranno. Perchè nella causa del generale ribelle, vi è la difesa degl'interessi della chiesa. Con tutto questo carico di delitti e di barbarie della chiesa cattolica, Giovanni osava ancora cianciare che la chiesa desidera la pace e il benessere dei popoli. O rossore eterno! Potremmo ancora continuare, ma abbiamo già detto troppo di lui. .. E se non fosse per quello stuolo di incensatori che vorrebbero far passare la sua opera come elemento di sana educazione e aspirazione verso un mondo più giusto e più buono, avremmo perfino ignorato la sua fine. Gli uomini onesti e sinceri devoti alla causa del benessere e della libertà, si ricorderanno di lui quando i popoli di ogni razza e di ogni fede potranno sciogliersi dai ceppi in cui sono stati avvinti, ma per cancellare le bugiarde onoranze che oggi sono resi al Papa spento. San Jose, Calif. L. Cairo CONTROCORRENTE - Giugno 1963 25

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