rRED C:OOK FRED J. COOK e' l'autore dell'importante articolo che pubblichiamo in questo numero di CONTROCORRENTE sul caso Sacco-Vanzetti - "Le mancanti impronte digitali ". Qu-esto articolo apparve originariamente in THE NATION del 22 dicembre 1962. Mr Cook -e' riconosciuto uno dei piu' abili giornalisti degli Stati Uniti. Si occupa di problemi di carattere sociale. E' competente. Coraggioso. Non esita a dare carattere scandalistico al materiale eh-e egli getta fra le gambe del pubblico. Anzi preferisce dare al materiale risultato dalle 1;ue inchieste il tono della rivelazion-e e dello scandalo. E' forse la migliore maniera di farsi leggere e richiamare l'attenzione del pubblico sui problemi discussi. Mr. Cook si -e' graduato in giornalismo alla Rutgers University del New J crs-ey e ha fatto del giornalismo la sua professione. Dopo avere speso i primi anni di tirocinio in alcuni giornali del New Jersey, passo' alla staff del "World-Telegram" di New York. Durante la sua attivita' giornalistica nella grande metropoli, Mr. Cook rivelo' attitudini speciali nel raccogliere mat-eriale adatto per la denuncia di macchine politiche e di istituzioni corrotte. Questa sua attitudine lo spinse a cercare una pubblicazione che gli permettesse di portar-e davanti al pubblico i risultati dei suoi studi e delle sue ricerche. Aveva bisogno di una tribuna che non gli mettess-e la mordacchia. Fu cosi' che fini' nel gruppo editoriale della ben nota rivista liberale 'l'lIE NATION. Questa rivista era nota per le sue campagne in difesa degli id-eali democratici e contro la corruzione esistente nei partiti e fra i politicanti sudicioni che si annidano nelle sfere governative di alto e basso rango. Durante il corso degli anni Mr. Cook ha pubblicato notevoli studi rn numeri speciali di THE NATION. Ne ricordiamo alcuni di sfuggita: - "THE WARFARE STATE" "THE PENTAGON" - "THE CORRUPT SOCIETY" - "THE ULTRAS" Come e' risaputo, l'elemento intellettuale e liberale americano, ha in piu' occasioni manifestato il proprio risentim-ento contro il tribunale di Dedham che emetteva la sentenza di morte contro Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Anche THE NATION, fino dai primi giorni della persecuzione contro Sacco e Vanzetti si schi-ero' con i gruppi che ne agitavano l'innocenza. Piu' di una volta abbiamo pubblicato nomi riveriti e illustri, ben conosciuti e stimati nomi di persone impegnate a tener viva nella vita sociale e culturale americana, la lotta in difesa dello spirito e della vita st-essa. Quei nomi erano usati per significare che gli intellettuali piu' noti di questo grande paese reclamavano la riabilitazione di du-e anarchici innocenti, bruciati sulla sedia elettrica per un delitto che non avevano commesso. Ci piace ricordare che fra quei nomi erano inclusi Eleonora Roosev-elt, Dorothy Canfield Fisher, Arthur Schlesinger, dell'Harvard University e di legioni di professori di tutte le piu' importanti universita' d'America. Nomi resonanti, conosciuti in Am-erica e nel mondo, come Anatole France, Romain Rolland, Bertrand Russell, Bernard Shaw, Albert Einstein, tutti insorti contro il delitto piu' crudele della storia. Quel delitto atroce aveva fatto singhiozzare l'umanita' in ogni piu' remoto angolo della terra. Nessuna sorpresa dunque eh-e Mr. Cook abbia sentito il bisogno, dopo quarantanni, di esaminare il caso per conto suo. L'analisi che presenta in questo articolo magistrale non lascia nessun dubbio sul suo risentimento contro un delitto eh-e solleva tutt'ora rabbia e indignazione contro le auto- , ita' che organizzarono il complotto e mandarono Sacco e Vanzetti alla sedia elettrica. Siamo lieti di poter annoverare Mr. Cook fra coloro che non sanno perdonare allo stato del Massachusetts di aver fatto strame della giustizia. a. f.
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