Controcorrente - anno XIX - n. 36 - mag.-giu. 1963

col berretto poi si girò e colpl due volte il Parmenter, ferendolo mortalmente. Il suo compagno, l'uomo dal cappello di feltro, corse per la strada, afferrando le cassette contenenti le paghe. Nel frattempo l'uomo col berretto si girò e sparò due colpi contro un passante che sembrava volesse intervenire. A questo punto, la Buick con le tendine svolazzanti ai lati si avvicinò. Un uomo saltò dal predellino e corse incontro all'agonizzante Berardelli. Si accovacciò su Berardelli e sparò un ultimo colpo fatale sul corpo della guardia. Quindi lanciò una raffica contro le finestre di una fabbrica che si affacciavano sulla strada e saltò di nuovo nella macchina raggiungendo i due banditi. Ora, secondo l'accusa, uno dei tre partecipanti alla violenta azione era Sacco; ma peculiarità della sua teoria - e un'indicaSHAl't: (.lr nu~IA t rN,iliui: S.-c.cuV.anuUI l;<H('): dnd I •r.1vr 1>.ott'1lt.t •I fh&: zione del modo irragionevole in cui fu costituita - si può notare nel fatto che, se la si crede, occorre credere anche che Sacco era due degli uomini allo stesso tempo. Prima di .tutto egli era l'uomo col berretto che colpi tre volte Berardelli. Katzmann fece grandi sforzi per provare che costui fu Sacco. Egli mostrò che Sacco aveva avuto un berretto delle stesse dimensioni, colore e forma. Dimostrò che era straordinaria la somiglianza tra il berretto della scena del delitto e quello trovato nella casa di Sacco. Quando si recava al lavoro, Sacco attaccava Il suo berretto a un gancio, e a forza di mettere e togliere, si era formata una lacerazione nella fodera Interna. Un simile buco venne trovato In quella del berretto rinvenuto sulla scena del delitto. Quindi Sacco, secondo l'accusa, era l'uomo dal berretto. L'unica difficoltà CONTROCORRENTE - Giugno 1963 13

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