Tom O'Connor fece una importante scoperta che virtualmente annientò la credibilità dei testimoni nell'intero processo Sacco e Yanzetti. Il giornalista venne a sapere che gli agenti Pinkerton avevano partecipato attivamente nelle indagini sin dall'inizio, e seguendo questa traccia, mise alla luce dei rapporti originali preparati da questi ispettori sui quali i funzionari avevano mantenuto un discreto silenzio. Un'occhiata a questi rapporti mostrò la ragione di tale reticenza: i primi ricordi dei testimoni subito dopo l'avvenimento coincidevano ben poco con le testimonianze fornite per l'accusa durante il processo. Un testimone, che dapprima aveva detto di O non aver visto bene" e non aveva potuto descrivere il volto del bandito con il fucile, in tribunale presentò una descrizione dettagliata e perfetta. Diversi altri avevano originariamente descritto i baffi dell'omicida neri e rasi corti. '.)ra I baffi di Vanzetti non erano affatto corti; I suoi erano probabilmente tra i più lussureggianti che siano mai cresciuti e scendevano giù fino agli angoli delle sue labbra. E cosi, durante il processo una nuova parola si aggiunse al lessico dei testimoni. E straordinario l'uso che si fece del termine "ben tagliati". I baffi, dicevano tutti, sembravano essere stati tagliati. Nessuno mai provò che Vanzetti si fosse indugiato in tali tosature, ma in tale circostanza, trattandosi di anarchici, di stranieri radicali, la suggestione si sostituì facilmente alle prove. Vanzetti non assunse la propria difesa nel processo di Plymouth, affidandosi interamente a testimoni d'alibi. Questi sono in genere altrettanto sospetti e Inutili, a meno che in alcune rare occasioni vi sia qualche positivo, controllabile punto di riferimento. Tale era il caso di Vanzetti. Il 24 dicembre, per antica tradizione, gli immigrati italiani cucinavano anguille, e quello era un giorno ricco d'affari per il pescivendolo Vanzetti. Il giorno della rapina di Bridgewater, infatti, Vanzetti aveva tanti di quegli ordini per le anguille che egli impiegò il figlio tredicenne della sua padrona di casa, Beltrando Brini, per aiutarlo nelle consegne lungo le strade di Plymouth. Brini testimoniò a favore di Vanzetti; ed ancor oggi, dopo più di quarant'anni dall'avvenimento, in un'Intervista con Franc;s Russell, egli dà l'Impressione di perfetta buona fede. Prove documentate, scoperte in seguito, aiutano il Brini anch'esse nello stabilire che Vanzettl non poteva aver partecipato alla rapina di Bridgewater. Poco prima delle esecuzioni, il pomposo distributore di Cadillac e governatore Alvan T. Fuller, pieno di Incredulo sarcasmo verso l'alibi di Vanzettl, notò che la difesa non aveva un minimo elemento di prova documentata. Accettando la sfida, gli investigatori per la difesa rastrellarono le banchine di Boston; e finalmente, tra i commercianti del pesce con i quali Vanzettl aveva a che fare, ne trovarono uno i cui registri avevano annotato una spedizione di anguille al pescivendolo; questa coincideva perfettamente con il bisogno di \'anzetti di soddisfare le richieste tradizionali della sua clientela italiana per il 24 dicembre. Da queste scoperte dopo il processo, non vi può esser dubbio sull'innocenza di Vanzetti in connessione con la faccenda di Bridgewater. Le implicazioni da ciò sono devastanti, poichè la teoria di Stewart, sulla quale era basata l'intera accusa, era fondata sull'ipotesi che gli eventi di Bridgewater e South Braintree erano collegati e che gli stessi cinque uomini - Coacci, Boda, Orciani, Sacco e Vanzetti - erano responsabili per entrambi. Per prima cosa Orciani aveva provocato una gran falla nella teoria; Vanzetti ne causa un'altra nell'affare di Bridgewater. Bisogna rendere tributo al fanaticismo col quale la burocrazia, che una volta compromessa, difende il proprio errore, sostenne la teoria nella sua perfetta integrità. Vanzetti fu dichiarato colpevole nel processo di Plymouth. La sua nemesi, il giudice Webster Thayer, lo condannò dai dodici fino ai quindici anni di lavoro forzato. Il primo ostacolo per l'accusa venne eliminato. Vi era ora il secondo processo per gli omicidi avvenuti a South Braintree; già si mostrava innanzi il cammino verso la sedia elettrica. III. Il processo nel tribunale di Dedham fu una replica di quello di Plymouth, solo In scala più vasta, più tragica e più pregiudizievole. Le vite stesse di Sacco e Vanzetti erano in ballo. In ballo era anche la reputazione della burocrazia del Massachusetts. Nella "Tragedia a Dedham ", Francis Russell mette alla luce quest'ultimo elemento. La sua tesi è che l'affare, fino a quel momento, non aveva attratto molta attenzione presso la stampa del Massachusetts, e che quindi, se l'accusa sostenuta da Frederick Gunn Katzmann avesse perso, la sua reputazione non ne avrebbe sofferto molto. Questo è un ragionamento fallace. Un processo d'omicidio è il massimo dramma del Tribunale americano. Esso crea una straordinaria atlnosfera di tensione. Solo i gladiatori che combattevano per la vita e la morte nella arena di Roma potevano creare un simile dramma. L'accusa chiede la vita di un uomo; non può chiederla a meno che non vi sia completamente Impegnata - "deve" credere di essere nel giusto. Ogni spettatore sa che la vita stessa è In ballo, e quindi ogni parola e ogni testimonio acquistano un'importanza mai raggiunta in altre circostanze. L'aria stessa durante I momenti più vitali diviene tesa ed elettrlcizzata, carica di passioni, rigida nella suprema contesa; e gli avvocati rivali e i testimoni sono prigionieri di quest'atmosfera che fa diventare il processo, durante la sua durata, !I massimo avvenimento della loro CONTROCORRENTE - Giugno 1963 11
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