in una fabbrica di scarpe, era stato libero quel giorno, per recarsi a Boston e ottenere un passaporto per un viaggio in Italia. Vanzetti era un venditore ambulante di pesce e non poteva dipendere sulla parola dei suoi clienti per un alibi. Il processo in maggio I due uomini furono imputati e processati nel maggio 1921. L'accusa fece sfilare un numero di testimoni oculari che dissero di aver visto gli imputati nella banda dei grassatori. La difesa produsse un numero superiore di testimoni i quali affermarono che gli imputati non erano fra i grassatori. Diversi altri testimoni attaccarono la reputazione dei testimoni d'accusa. STRATTON GRANT L'accusatore (o procuratore o pubblico ministero, n.d.r.) introdusse un berretto trovato sulla scena del delitto, che il padrone di Sacco dichiarò essere simile al berretto che Sacco portava spesso sul lavoro. Sacco dichiarò che il berretto non era il suo, d'altro lato sembrò che il berretto non gli stesse bene. Lo stato cercò anche di provare che il revolver trovato addosso a Vanzetti al momento dell'arresto era lo stesso ch'era stato tolto a Berardelli da uno dei banditi. La signora Berardelli testimoniò che il revolver di Vanzetti era simile a quello di suo marito; un perito balistico testimoniò che il revolver aveva un nuovo grilletto - Berardelli aveva fatto mettere un nuovo grilletto nel suo revolver poco tempo prima del delitto. Le bugie che Sacco e Vanzetti dissero al momento deWarresto furono portate fuori come evidenze di "consapevolezza della colpa". La difesa ammise che gli arrestati avevano dato l'impressione di colpevolezza, ma aggiungeva che essi credevano di essere stati arrestati per la loro idea politica e non per assassinio. Il loro interrogatorio ebbe luogo durante Il periodo del "Terrore Rosso", quando i radicali stranieri erano deportati e la paura dei lanciatori di bombe imperversava (o dominava) negli stati dell'east. Finalmente l'accusa presentò un perito balistico il quale dichiarò "di essere inclinato a credere" che la rivoltella di Sacco aveva sparato il proiettile che aveva ucciso Berardelli, ed un altro che dichiarava che era "compatibile" assumere che il proiettile rosse uscito da quella pistola. Due periti balistici testimoniarono per la difesa, dichiarando che il proiettile, nella loro opinione, non avrebbe potuto uscire dalla pistola di Sacco. A questo punto furono prodotte altre evidenze balistiche; il proiettile che uccise Berardelli era di un tipo raro, non più manifatturato. Un perito della difesa e due dei suoi assistenti, non erano riusciti a trovare simili cartucce nelle loro ricerche in tutto lo Stato del Massachusetts. Sacco aveva sei di quelle cartuccie in tasca al momento del suo arresto. Gli alibi Gli imputati offrirono i loro alibi. Diversi uomini teslimoniarono che essi avevano comperato del pesce da Vanzetti all'ora che rendeva impossibile per lui di essere a South Braintree all'ora del delitto; alcuni rimasero confusi nell'interrogatorio di contesto e si contraddissero. Il Console italiano di Boston, e numerosi altri testimoniarono che Sacco ern in Boston per ottenere il passaporto il 15 aprile come egli aveva dichiarato al padrone della fabbrica ove lavorava. In base alle prove presentate la giuria condannò entrambi, Sacco e Vanzetti. Dopo il loro processo, il caso divenne ancora più complicato. Walter R. Ripley, foreman della giuria, ammise di aver portato nella camera delle deliberazioni, delle cartuccie in suo possesso per confrontarle con quelle della rivoltella di Vanzetti, in violazione alle regole delle evidenze. Un'altra più seria violazione: si riferì che Ripley avrebbe detto ad un amico prima del processo che i due "guineas" dovevano essere impiccati non importa se essi erano colpevoli o innocenti. Un poliziotto testimoniò che il capo della giuria era noto di nutrire (o avere) forti pregiudizi contro gli italiani. Il giudice Webster Thayer, uomo pettegolo e piuttosto semplicione, aveva l'abitudine di intavolare frequenti e indiscrete conversazioni fuori dell'aula della corte, stando a quanto hanno dichiarato cinque testimoni. In una occasione recitò ad un amico parte della sua arringa alla giuria, ripetendo spesso "questo sarà sufficiente per tenerli a posto, non credi?" In una altra occasione egli disse ad una sua conoscenza: "Hai visto come ho conciato quei bastardi di anarchici, l'altro giorno," Il capitano William Proctor, un testimone per lo stato, il quale aveva detto al processo che il proiettile che aveva ucci,o Berardelli era "compatibile" con la teoria di essere passato per la canna della pistola di Sacco, ammise, dopo il processo, che il District Attorney aveva concepita quella risposta per influenzare la giuria. Quello che aveva inteso dire con l'uso della parola "consistent" (compatibile) era che il proiettile era uscito da una rivoltella Colt, calibro 32 - delle quali ve ne erano allora in esistenza 300,000. Proctor mori, prima 6 CONTROCORRENTE - Aprile 1963
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