NEW YORK - R. - Non mancherà occasione di occuparci dei banditi della penna di altri tempi. Il nostro collaboratore "Matita Rossa" si propone appunto di stanare nelle vecchie pubblicazioni documenti che vale la pena conservare. Nei prossimi numeri nelJa rubrica "gente", sarà dedicato spazio generoso a molti episodi della vita coloniale che contribuirono a creare i fenomeni Barsotti, Vicario, Cantelmo, eccetera eccetera. Grazie delle buone parole e degli auguri. * CARRARA - R. - La mia relazione con Alberto Meschi è durata molti anni. Ci conoscemmo nel 1912. Le vicissitudini di ogni genere non hanno rotto l'armonia fra noi. Ha collaborato a CONTROCORRENTE tino a tanto che la sua salute glielo ha permesso. Assicura il tuo informatore che è male informato. Contraccambio i saluti a te e ai compagni del gruppo. * PATERSON - G.. \. - La tua lettera (la prlma ricevuta dopo quarantanni>, mi ha sorpreso. Non mi ha sorpreso il "tono" che la caratterizza. Evidentemente gli anni passati non ti hanno toccato. Nessuna sorpresa dunque che anche tu senta il bisono di aggiungere la tua sassata in direzione di N. S. E' più facile -tirare sassi che ragionare. Devo farti osservare però che non esiste nessuna analogia fra i due casi da te menzionati. La tirata che fai contro "Nomade" rivela una attitudine mentale contro la quale non c'è rimedio. Di una cosa posso assicurarti: egli non è lo ,. sciancato sindacalista" contro il quale vomiti tanto, e che sarebbe stato un mangia anarchici, durante la reazione wilsoniana, secondo quello che affermi tu. Lo " sciancato sindacalista" che 1nenzioni puoi trovarlo vicino se davvero Jo desideri. - Ti è vicino di casa ... Se non temessi di provocare mezzo finimondo pubblicherei la tua lettera, inclusa l'analisi del malocchio col rimedio che suggerisci. Soltanto la preghiera a San Gennaro dovresti farla tu ... Di certe cose te ne devi intendere ... * NEW ARK - R. - Libero Tancredi fu in America nel 1911. Pubblicò "Il Novatore", una rivista mensile della quale si servi per fare una campagna denigratoria contro Domenico Zavattero, Luigi Fabbri ed altri elementi del movimento anarchico. Tutta la sua pita è staio un confusionario e un pescatore nel torbido. Partigiano della guerra, fini come gli altri mestatori, nel movimento fascista. Per qualche tempo fu dissidente, anche in quel movimento. Attaccò Mussolini e gli altri membri della paranza fascista. Non possiamo dire se sia morto ammazzato come il duce. Siamo dolenti di non poter essere più precisi. Saluti rossi. * NEW YORK - L. - Il Gruppo Carlo Tresca di Philadelphia è ancora in esistenza. Avrai notato che di quando in quando dà segno di vita. Non potremmo dirti che cosa sia avvenuto di quello che Tresca lasciò nel suo uWcio quando fu ammazzato. Coloro che pretesero continuarne l'opera con la pubblicazione dc "li Martello", mandarono tutto alla malora. Hanno provato di essere dei confusionari. E' tutto quello che possiamo dirti. Saluti rossi. * HOBOKEN - A. - Non ci risulta che della H Mazzini Society " sia rin1asta nessuna traccia. L'ultimo suo factotum fu Edoardo Vergara. Funzionò da segretario nel periodo in cui Battistim fu presidente. Cianca e Tarchiani erano ritornati in Italia da molto tempo. Non saprei chi ti potrebbe fornire quelle informazioni. Fatti sempre vivo. Ti leggo volentieri. Ti stringo la mano. * COSENZA - G. R. - Mi è spiaciuto di non poter rispondere alla tua del 16 aprile. Le buone intenzioni sono state sopraffatte da incidenti di diversa natura. Tengo assai a chiarire la nostra posizione nell'incidente che menzioni. Il motivo della mia lettera era appunto di protestare contro il malcostume che sembra si faccia strada anche da voi. Cercherò di farmi vivo presto. Molti cordiali saluti. * BOSTON - D.M. - Tu hai ragione da vendere. Solo pochi anni ra quel bel tomo faceva il sindacalista rivoluzionario. Non aveva pazienza. Era pronto a buttare nel macero coloro che esitavano a prendere una posizione di intransigenza. Ora guardalo un po'! Non sorp,·cnderebbe vederlo in processione con la candela accesa in com• pagnia delle comari che portano al collo la medaglina con la figura della vergine. Buffone! * BRONX - R. T. - Voglio sperare che tutto sia meglio con te. Credevo di ricevere qualche cosa, ma evidentemente non è stato possibile. Ti faccio molti auguri. * NEWTON - L. D. G. - Vedo molto raramente " Il Progresso" e non avevo letto il tributo di Vomito al compare Farese. Nessuna sorpresa. Avrebbe fatto bene a ricordare la loro militanza in sostegno del duce e del fascismo. Essi hanno sostenuto il fascismo quando Mussolini asserviva l'Italia al dominio tedesco. * PHILADELPHIA - R. - Ti furono spediti i sei libri di Vanzetti, "Non piangete la mia morte" circa due settimane addietro. Ricevesti? Molti saluti a tutti voi. * PA'llERSON - S. - Gaetano Salvemini nacque a Molfetta 1'8 settembre 1873. Finì i suoi giorni a Sorrento, rifiutando ogni assistenza religiosa, il 6 settembre 1957. Per altri commenti ti consigliamo di leggere il quaderno SALVEMINI di nostra edizione. Costa 50 soldi. Saluti rossi. CONTROCORRENTE - Avrile 1963 31
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