fatto ottenere una legge, che prevede "la costituzione di una zona di rispetto intorno all'antica abbazia di Pomposa". E come non dire che i due legislatori di sinistra sappiano fare gli interessi del po• polo? Se sono stati rieletti lo scorso 28 aprile, per il primo, Nenni potrebl)e, in questo specifico momento, fargli affidare il ministero dell'Agricoltura. Per il secondo, pre• via raccomandazione di Toglietti, a Nenni, farlo no.minare ministro del Culto. Se poi tanto non è possibile, e dubitiamo che lo sia, il primo farebbe opera saggia andare a coltivare " noccioline" e il secondo potrebbe, senza dubbio alcuno, divenire un ottimo ed esemplare sagrestano. Con simili soloni... cosa di meglio si attendono i proletari della penisola? Dopo due mesi di com1Z1, di promesse, di programmi, di accuse e contro accuse dei molti partiti e partitini in lotta, si è arrivati alla tanto attesa giornata del 28 aprile. Se cosi oggi si può dire, l'opinione pubblica si è espressa virando più a sinistra che a destra, con preoccupante cedimento al centro. I comunisti hanno totalizzato con oltre un milione in più di suffragi rispetto alle precedenti elezioni. I socialisti di Nenni, sono riusciti a marcare il passo. Quelli di Saragat hanno avuto più voti. La socia! democrazia ha avuto le sue forze assottigliate in modo sensibile e impressionante. I liberali hanno fatto un notevole salto in avanti. I neo-fascisti hanno registrato un lieve e inconsistente aumento, mentre i monarchici sono quasi scomparsi. Tirato il totale, a occhio e croce, la situazione, poco più poco meno è quella della passata legislatura. In ogni modo sono state smentite tutte le profezie della vigilia, e la realtà ha dato un risultato ben diverso. E' generalmente riconosciuto che il risultato ha sorpreso le direzioni dei vari partiti e, logicamente ognuno è in cerca della giustificazione che meglio crede all'inatteso esito elettorale, e si ac· cinge a preparare la ricetta per il prossimo futuro. Per ora li fatto più importante, è che dopo più di un mese dalle elezioni, ancora siamo alle riunioni dei comitati direttivi dei vari partiti, alle consultazioni, ai sondaggi e al colloquio di ogni genere, in cerca di un orientamento atto a poter varare il nuovo ministero, che riesca a contentare destri, sinistri e centristi. Siamo ancora una volta nel vicolo cieco del cen• tro-sinistra, con le ambiguità di questo matrimonio, dove manca lealtà fede ed amore. Non mancano quelli che vorrebbero cambiare sentiero, con uno spostamento a destra, cosa che, più che difficile è pericolosa, e sarebbe come cadere dalla padella nella brace. Togliatti da parte sua, dopo aver tacciato i socialisti di Nenni di traditori, per aver aputo delle intese con la democrazia cristiana e con Saragat, adesso ha avanzato la proposta di dover partecipare al nuovo governo. Per essi tutto fa brodo. Fanfani è stato costretto a smontare dal• la sella e almeno per il momento è stato accantonato, salvo ad essere spolverato e rimesso in trono più tardi. Al suo posto è stato designato il segretario della D.C. Aldo Moro, e se riuscirà, cosa che sembra ardua, a mettere assieme un'altra edizione riveduta e corretta della passata combina• zione 1ninisteriale di centro - sinistra, con il bene placido di Nenni, il quale ha in mano tutte le carte per permettere ad un nuovo governo di funzionare, è il meno peggio che possa accadere. Potranno cambiare gli uomii, ma la musica sarà la medesima. Constatato cosi che la situazione politica italiana, con le elezioni dello scorso 28 aprile, non ha portato nessun radicale mutamento, è impensabile che questo possa avvenire nelle aule dorate di Montecitorio e di Palazzo Madama. Il Muratore UN RITAGLIO ,lell'Eco della Stampa ci informa che JIOWNTA', di ottobre, ha pubblicato una lettera che ci riguarda. In e.,a CONTROCORRENTE è attaccala acerba,nente. Sianio stati ,lefiniti "sciacalli " dell'anarcla.is,no. La ragione di questo linguaggio è quella di avere oapitato nelle ,w,tre colonne un conunento critico in cui erano 11ie11zionati Cesare Zaccarh, e Giovanna Berneri, entrambi deceduti. E' difficile compre,1dere un linguaggio conte questo. Abbiarno anche "isto lettere piene di vituperio contro di noi inviate a co,npagni che t,Ìvono centinaia ,li niiglia lontano da noi. Una cosa è ceri,, e dovrebbero saperlo coloro che uaano un linguaggio "itl~ J)l!revole contro di noi - noi non ci ,paventiamo tanto facilniente. Per la chiarezza vogliamo aggi1,r1gere che q11ando noi o qualcuno dei nostri collaboratori abbiamo qualche cosa da dire lo diciunio SPnza esitare. Non. è. colpa no&ira se la critica ,la noi pubblicata provoca reazione furibonda ed incosciente. Noi accordia,no ai cont• 11agtti collaboratori lo spazio per esprimersi quando reputano clte qualclie cosa è errata o rnal/atta. Se in compenso si vuole def,.nire il nostro sconfi11ato concetto di libert6. con ,lei nomi vili e osce11i, si faccia pure. Gli epiteti e le 111aleparole e le manifestazioni di odio, 11ou. tliniostreranno cl1e la critica da noi pubblicata non sia giu1tificata. E per ora bastt1. 28 CONTROCORRENTE - Aprile 1963
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