APiombo I Il prolungato sciopero dei minatori francesi, è stato una delle peggiori crisi sindacali del regime di De Gaulle. La spontanea e immediata solidarietà di tutte le altre categorie di lavoratori è stata la dimostrazione più loquace e' significativa degli umori della gente del lavoro della quinta repubblica, cosa che avrebbe potuto far cai:nbiare le carte in tavola, quando meno s, prevedesse. Il generale che in un primo tempo aveva minacciato 0 di provvedimenti disciplinari di natura drastica non ha più osato. ' Sette settimane di sciopero, senza defezioni, di azione precisa e unanime di questa categoria di lavoratori, che ha trovato larghi e solidali consensi, prima fra il proletariato francese, e dopo dalle masse lavoratrici del mondo, ha fatto abbassare il capo di De Gaulle, che ha avuto amaramente ringoiare la sfida dei primi giorni, e cedere alle richieste dei minatori, decisi a tutto pur di ottenere le migliorie economiche e sociali desiderate. Ed hanno ben vinto. Contro l'ottusa e caparbia resistenza e le minacce del monturato generale dispotico, i minatori francesi hanno saputo vincere la loro battaglia. Quando la classe operaia incrocia le braccia e compatta consapevole della sua missione, coll'assenza dei parolai, dei pompieri, dei cialtroni e dei traditori, sempre pronti e preparati al compromesso e alla rinuncia, non gli potrà mai non arridere la vittoria. Quando si comincia a scuotere dalle fondamenta, il risultato è positivo. Vanno in frantumi piedistalli e statue, inesorabilmente. I minatori di Francia, hanno dimostrato, come tanto è possibile. E' superfluo affermare che ad essi va la nostra solidarietà, e l'augurio di sempre più dicisive vittorie, per l'affermazione dei diritti della classe lavoratrice. Il "Congresso del Popolo" dell'Indonesia ha adottato all'unanimità una risoluzione che ha proclamato Sukarno presidente a vita. Appena il presidente Sukarno ha accettato la nomina, il partito comunista gli ha immediatamente dato il suo appoggio. Sukarno che ha detto di sentirsi coperto dalla "protezione di Dio" ha dichiarato che non sarà mai liquidato. E' importante annotare, che i membri del " Congresso del Popolo " che hanno proceduto a nominarlo capo dello stato indonesiano a vita, e naturalmente con voto unanime ... sono stati precedentemente TUTTI nominati dallo stesso Sukarno. Cosi Sukarno I! divenuto capo incontrastato dell'Indonesia, per virtù ed opera del suoi partigiani, con il riconoscimento dei comunisti e con la protezione di Dio. Manca il meglio. Manca l'espressione della volontà del popolo Indonesiano, che egli e la sua combriccola, si ostinano a voler abusivamente e prepotentemente dominare e governare. Come tutti gli altri, anche questo n do avrà il suo pettine. Verso la metà del mese di marzo a San Josè, Costa Rica, si son dato convegno sette presidenti americani. Questo convegno, della durata di tre giorni, è stato definito dal presidente Kennedy " il piccolo vertice". I presidenti intervenuti: Costa Rica, Honduras, El Salvador, Panama, Nicaragua, Guatemala e Stati Uniti. Scopo della riunione, esaminare i problemi economici e generali dell'America Centrale, e naturalmente quelli inerenti Cuba. Per quanto concerne Cuba il più feroce è stato il presidente del Guatemala "Ydigoras Fuentes ", il quale avrebbe detto: " Il solo mezzo con cui si possa risolvere la quistione cubana, sono le baionette". Kennedy ha respinto la linea dura e pensa che il castrismo sarà isolato " non con un muro di cemento e mattoni o con sbarramenti di ferro spinati, ma con un muro formato da uomini ligi alla missione della propria libertà e sovranità". Il discorso ci sembra un po' latino ... e non sappiamo a cosa ha voluto alludere Kennedy e quale valore dare a queste sue ultime affermazioni. E' solo desiderabile che alle parole seguano i fatti. . . che non disgiungano dalla "propria libertà e sovranità"... quella degli altri. Almeno per noi, libertà e sovranità, sono di tutti o di nessuno. E tanto, a scanso di equivoci. Parlando al Congresso del partito comunista della Germania orientale, Krusciov ha avuto parole di compiacimento per il muro della vergogna, eretto nella città di Berlino. Ha testualmente detto: " Tre anni fa c'era una frontiera piena di squarci, attraverso cui passavano tipi sospetti e abietti. Ora ciò non avviene più. E' un successo? Sì, è un successo per la Repubblica Tedesca Popolare ". Che possa qualificarsi.... "un successo della repubblica comunista tedesca ... " lo avere ammazzato perecchie diecine di cittadini, che hanno con ogni mezzo cercato di aprirsi un varco attraverso questo muro, per raggiungere il lato opposto in cerca di una madre, di una sorella, di un figlio, di una sposa e di una fidanzata, e per sottrarsi alle angustie di un regime di repressione è cosa che per noi, è stato finora difficile concepire. Ma che Krusciov osi affermarlo è ancora meno digeribile, e certamente ci vuole una certa dose di impudenza e una faccia più che granitica, per osannare e gloriarsi di questa frontiera e di questo muro, che gronda sangue, ed è costato e costa tante 26 CONTROCORRENTE - Aprile 1963
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