Controcorrente - anno XIX - n. 35 - mar.-apr. 1963

umana spesso forme feroci di criminalità bestiale. Ebbene, il cardinale Mindszenty, osa parlare di libertà! Evidentemente come tutti I preti ed i dominatori di qualunque ideologia, esige la .~,a l1bertcì, quella libertà che la chiesa ha sempre reclamata ed esercitata senza limiti per sè sola, negandola sempre e permanentemente a tutti gli altri! E' giunta l'ora di smascherare questa ben orchestrata speculazione clericale, sopratutto dopo che il Vaticano ed il Kremlino hanno iniziato, a spese dell'umanità intera, i primi iniziali e semi•segreli e1nbrassons11ous, che preludono ben altre minacciose, gravi e letali alleanze sacerdotali-comuniste contro la libertà del pensiero e l'emancipaz,one umana da ogni forma di sfruttamento e di autorità. Nessun martirio ha mai miniman1entc a(frontano il signor Minùszenty, di profesIL FASCISMO Feltrinelli pubblica in due volumi le lezioni tenute nel '60 r, Milano sul trente,rnio 1918-1948. Basso, Veyas, Valiau.i rievocano l'llscesa al potere ciel fascismo, la Resistenza e il 1·itor110 "Il" democr<1till. L'esigenza sempre più diHusa nei giovani di conoscere il nostro passato prossimo, cosi ignorato o travisato, e la coscienza di questa esigenza da parte degli adulti, ha dato origine, in questi ultimi anni, a tutta una fiioritura di corsi, lezioni, conferenze sul fascismo, l'antifascismo e la Resistenza, prima a Roma, poi a Torino, poi a Milano e in molte nitre città. I due volumi dell'Universale Economica Feltrinelli (L. 500 caduno) usciti recentemente col titolo "Fascismo e anti/llscismo 1918-1936 e 19361948 • Leiioni e testim011ia11ze " raccolgono le 15 lezioni sulla storia d'Italia di quel periodo, tenu•e a Milano dal gennaio al giugno del 1961. Leggendoli, si ricava una visione complessa e aperta della storia di questi trenta anni cruciali della nostra storia nazionale: una visione resa tanto più completa e stimolante dal fatto che le relazioni introduttive sono state tenute da persone tutte di sicura fede antifascista, ma di diversa ideologia e appartenenza politica, e che tra quanti hanno portato il loro contributo e la loro testimonianza si trovano al tempo stesso uomini politici di primo piano, resistenti, combattenti e organizzatori di tutti i partiti, personalità in ogni campo della cultura. In tutti è viva la coscienza di alcuni ideali etici e politici che stanno alla base cl ella nostra democrazia; e ugualmente viva l'esigenza storica di vedere il fascismo non come una parentesi chiusa in sè, ma come qualcosa che già esisteva prima ciel ventennio e che ancora perdura in altre forme. Nel suo studio sulle origini del fascismo, Lelio Basso ne cerca le radici nel passato sione sacerdote e divenuto poi attivo cospiratore contro il governo marxista. Quale opera utile, necessaria all'esistenza fisica dei propri sim li egli ha mai esercitata? Nessuna. Appartiene al rango degli sfrullatori e dei parassiti sociali. Sembra ora gli stiano preparando un tr,onfale viaggio ed un più trionfale arrivo, qul, a Roma nella cosidetta capitale della cristianità, ove poi potrà vivere grassamen te e lautamente i suoi restanti anni aureolato da una scroccala luce di martirio che post-mortem, forse, lo farà pervenire alla ... santità degli altari. I liberi pensatori d'Italia ne prendano sin d'ora buona nota e sappiano serenamente ed energicamente smascherare di fronte l'opinione pubblica la spudorata ennesima in1p0stura e montatura clericale. E. M. Roma, 14 Aprile 1963. RICORDATO e ne individua le componenti nell'esasperazione d'un ceto medio inquieto, nella volontà intransigente degli agrari di umiliare i lavoratori, nella pretesa della grande industria di dominare totalitariamente il potere pubblico; e, studiando la crisi della classe dirigente e le lotte sociali del primo dopoguerra, Paolo Alatri chiarisce come il grande problema di quel tempo fosse l'alternativa tra la soluzione rivoluzionaria e quella reazionaria. N;no Valeri descrive in modo estremamente erncace le circostanze i ncui si svolse la marcia su Roma e Salvatorelli spiega quelle che accompagnarono il delitto Matteotti e la crisi del 1924-1926. ?eretti Grlva esamina dal punto di vista legale e giuridico le strutture generali del regime fascista e Vittorio Loa ne spiega la politica economica. Giorgio Amendola illustra l'opera ciel Tribunale Speciale e lo sviluppo dell'antifascismo all'interno e Carlo Bo, studiando l'ideologia del regime, chiarisce che non ci fu mai una vera ideologia fascista, ma soltanto una sovrastruttura improvvisata volta per volta sotto la spinta dell'azione, e animata e coordinala esclusivamente da una ragione retorica. Leo Valiani traccia un quadro vigorosamente sintetico della crisi della democrazia in Europa nel periodo tra le due guerre, Ernesto Ragionieri analizza le origini e le caratteristiche della seconda guerra mondiale, e Ferdinando Vcgas la posizione particolare dell'Italia durante il conflitto. ,\rriviamo cosi al 1943, l'anno in cui l'antifascismo si trasforma in Resistenza armata. Riccardo Bauer illustra le origini, i gruppi sociali e la formazione dell'antifascismo, mentre Roberto Battaglia tra lta lo sviluppo dell'inlerveito armalo fino alla insurrezione, e Riccardo Lombardi studia i molti e complessi problemi politici della Resistenza. Una lezione di Luigi Meda è dedicata alla Resistenza a Milano, e il corso si chiude con uno studio di Ferruccio CONTROCORRENTE - Aprile 1963 23

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