nel non essere, ma non t,redica l'uguaglianza, la fratellanza, ed è contro la libertà per tutti, anche per i deboli. Concepisco lo Slirner materialista di fatto, per quando sia di origine idealista; il Kropotkin no, che predica l'amore e il mutuo appoggio, sublime programma che può essere effettuato solo se noi abbiamo fede nell'immortalità dell'anima. Riguardo poi all'emancipazione economica dell'individuo e alla sua elevazione morale, è necessario che tu tenga presente che l'esperienza storica c'insegna che la questione economica e quella spirituale sono cosi indivisibili, che decadendo questa o presto o tardi va a rotoloni quell'altra. Ma a sua volta la morale, come giustamente dimostra il Kant nella "Critica della ragione pratica" è legata alla metafisica. Il sapere insomma non è mai divisibile. Non possiamo separare nulla, neanche la matematica dalla geografia. INFATTI essendo l'essenza dello Spirito, egoismo (indicami, se puoi, una qualche esistenza, un qualche essere che non abbia in sé dello egoismo, però bisogna tener presente che l'egoismo spirituale si tutela in pratica nell'attuazione dell'altruismo) non vi è chi si sacrifichi a fondo perduto, anche perché l'uomo segue il principio di ragion sufficiente; non fa del bene se non con la speranza di un miglioramento postumo, o in vita, altrimenti sarebbe un'azione senza scopo, ossia manicomiale, perché urterebbe quel principio che è la colonna centrale del tempio della Ragione. Infatti in Russia, e prima ancora in• Francia al tempo della grande rivoluzione, si é dovuto riedificare il cristianesimo. E per abbattere il capitalismo, bisogna accelerare l'avvento profetizzato dalla Bibbia, !"avvento dcli' Anticristo che non fu Nietzsche, perché non sep1,e contrapporre ad esso una nuova religione tipicamente atea e perciò anticristiana. Ilisogna dunque eliminare il Cattolicesimo, ma non lo si 11uò annientare col nulla. Infatti il Paganesimo fu fronteggiato, vinto da una nuova religione, quella di Cristo. Inollre una civiltà senza religione é incompleta e non è quasi mai esistita. E affinché l'anarchia realizzandosi non cada nell'errore retrogrado della Russia, deve crearsi la sua religione antimitologica, antiritualc, antimiracolosa, antitcistica, antimessianica, antidolatrica e che conduca all'accordo fra fisica e metafisica, fra materialismo e spiritualismo, se si vuole agire seriamente, apportare con fermo proposito un po' di sollievo a questa umanità angosciala, altrimenti si fa del dilettantismo rivoluzionario. Dunque senza religione non si ha morale, non si ha emancipazione economica. E te lo dimostro. Perché i classici dell'anarchia furono antireligiosi? Perché temevano giustamente che l'affermazione: "Non cade foglia che dio non voglia" rendesse il proletario rassegnato a tutti i colpi inflitti dai governi, quindi l'impossibilità di una rivoluzione. Perciò si atteggiavano a miscredenti assoluti, ma era un atteggiamento, non una pl'ofonda convinzione in ispecie in J<ropotkin che seppe così rivelarsi eroicamente generoso, umanitario. Il suo libro "L'anarchia e la scienza moderna", in cui non gli riusci, o meglio, non potè Indicare con fatti positivi l'origine meccanica della vita, e l'altro, il "Mutuo appoggio" che predica l'amore, soffrono di una contradizione latente, perchè l'amore non può fondarsi sul dogma dell'esistenza della materia, che insegna la prepotenza dell'istinto. Bensì questa nostra sete di libertà ci può venire soltanto dalla spiritualità, in quanto l'anima é in essenza libera. Il meccanismo materialistico può sfociare solo coerentemente nel comunismo leniniano, ossia autoritario. Dunque nel Misticateismo non vi è pericolo di obliare le ragioni economiche, perchè ammette che in questo mondo la volontà non ha un'assoluta indipendenza, e ,per agir bene é necessario vivere bene. La volontà può far molto, ma non tutto. Il povero é costretto in un certo senso dalla società ad agir male. il che va anche a danno dell'evoluzione della sua spiritualità, perché non c'è un dio che chiude un occhio ed ha pietà per lui. Il suo processo evolutivo é vittima - non del tutto però - da organizzazioni extra. Noi dobbiamo togliere alla borghesia molle armi che le abbiamo scioccamente dato: la collura di cui il proletariato è povero, la religione, perciò ci accusa di empietà e di crilninalità e di violenza. Dobbiamo gettarle sul viso che anche noi abbiamo una fede più nobile della sua, e che non pretendiamo di credere CHE l'infinito danzare degli astri sia un giuoco fatto per riempire il tempo, come vuole il meccanismo materialistico. Del resto il borghese puù rispondere al proletario: " Tu vuoi il tuo benessere economico, perché affermi che dopo vi è il nulla. Proprio per questo tu non puoi rimproverarmi di tutelare - a tutto per tutto - i miei interessi, perché se c'è il nulla per te, vi è anche per n,c ". Perciò il materialismo acuisce la lotta cli classe a svantaggio del proletariato, perchè la lotta fra il borghese e il proletario è quanto mai impari, sicché quasi sempre <1uest'ultimo soccombe. Infatti quando lo scetticismo e il materialismo presero consistenza nel cuore degli uomini, i diritti del proletario furono barbaramente calpestati con le guerra, con i nazionalisn1i e la tirannide, ecco perchè la coscienza della morale religiosa è legata all'emancipazione cconon1ica. Dunque la mia religione é schiettamente antimessianica e perciò anticristiana - riconosciuta anche da molte riviste cattoliche - perché ammette che l'uomo essendo un fenomeno non può essere nello stesso tempo assoluto (l'uomo-dio é una contradizione di termini) è sempre in altre parole una povera cosa. Come vedi, il Misticateismo non è una astruseria difficile: è semplice, anzi è una concezione atta per le masse, però naturalmente la sua dimostrazione filosofica è ardue; questa difficoltà è di tutte le reli20 CONTROCORRENTE - Aprile 1963
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